Roma, la città spesso identificata con il Colosseo, i fori e le basiliche o come un importante pezzo della storia ha in realtà anche una viva anima tecnologica.
Nel V Municipio, a nord-est del centro storico, lungo l’asse della via Tiburtina, attraversata dal fiume Aniene si è insediata l’area industriale denominata “Tiburtina Valley”: il maggiore polo manifatturiero romano. Anche questa zona è stata soggetta al fenomeno della deindustrializzazione che sta sostituendo le vecchie fabbriche con servizi e centri commerciali ma per arginare tale dinamica, è stato sviluppato il Polo tecnologico o Tecnopolo Tiburtino.
Il Tecnopolo Tiburtino, promosso dalla Società per il Polo Tecnologico Industriale Romano, ospita insediamenti produttivi e di ricerca di tre settori trainanti dello sviluppo economico: l’aerospaziale, l’elettronico e l’ICT (Information & Communication Technology).
L’investimento iniziale della Società nata nel 1995 (di cui la Camera di Commercio è socio maggioritario col 95% del capitale sociale) è stato di 55 milioni di euro.
Il disegno urbanistico dell’area prevede l’alternarsi di strutture produttive e di ricerca a residenze e servizi: alberghi, centri commerciali, centri sportivi, centri direzionali e centri congressi.
Una galleria dei servizi ospita la rete idrica, elettrica e di teleriscaldamento, oltre all’ovvio cablaggio in fibra ottica trattandosi di una realtà focalizzata alla tecnologia.
Tra le principale aziende insediatesi ci sono Alenia, Alenia Spazio, Elettronica, Telespazio, Vitrociset, Edisontel e uno stabilimento tipografico per il Corriere dello Sport, altre aziende hanno già acquistato spazi all’interno della Software House: un edificio completamente cablato concepito per l’insediamento di piccole e medie imprese del settore informatico.
Raggiungere il tecnopolo è semplice, l’area è stata concepita anche nell’ottica di facilitare gli spostamenti del personale che si auspica di far aumentare con il tempo. Vi è uno svincolo dedicato sull’autostrada A24 facilmente raggiungibile dalla zona di Tiburtina.
Inoltre, appena fuori dalla Capitale, situato in un contesto paesaggistico ambientale notevole, vi è anche il Tecnopolo di Castel Romano che si trova più precisamente tra Roma e l’area industriale del Lazio meridionale. Il tecnopolo è collegato a centri universitari e a partner nazionali ed internazionali attivi nei settori dei materiali speciali, delle biotecnologie e dell’ambiente.
Attualmente svolgono la propria attività a Castel Romano il Centro Sviluppo Materiali, il Parco Scientifico e Biomedico S.Raffaele di Roma e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA, ex APAT (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente).
Da evidenziare l’interessante servizio, offerto alle aziende che si trovano fuori dai poli, denominato “Lo Sportello Tecnologico”. Grazie ad una convenzione stipulata tra la Camera di Commercio di Roma, il Consorzio Tecnopolo di Castel Romano e il Consorzio Roma Ricerche, tutte le piccole e medie imprese con sede nella provincia di Roma possono beneficiare di un progetto di trasferimento realizzato da uno dei Consorzi.
Le modalità di accesso e la descrizione del progetto è ben documentata e reperibile all’URL http://www.tecnopolo.it
L’obiettivo primario dei tecnopoli è quello di creare veri e propri centri integrati di opportunità e servizi, luoghi di dialogo tra cultura scientifica e imprenditoriale.
Il sistema dei tecnopoli romani è stato ideato con l’obiettivo di realizzare aree organizzate e in grado di attrarre investimenti ad alto contenuto tecnologico, al fine di migliorare e qualificare lo sviluppo e l’occupazione nell’area romana.
Sul modello di importanti esperienze europee Roma ha replicato una realtà fondamentale che la proietta nel futuro.