Esterno della Basilica di Santa Maria in Via Lata

La Basilica di Santa Maria in Via Lata

Esterno della Basilica di Santa Maria in Via Lata Per via Lata si intende quel tratto della via Flaminia che nella Roma antica andava dalla Porta Fontinalis alla Porta Flaminia. Proprio da questa strada prende il nome la Basilica di Santa Maria in Via Lata.

Come per tanti altri antichi edifici religiosi, pure qui troviamo una leggenda. Vi si narra che Paolo di Tarso vi abbia qui trascorso del tempo a causa degli arresti domiciliari prima del processo. Qua venne, al principio, realizzato un oratorio (ossia un luogo della cristianità, di solito di modeste dimensioni, destinato alla preghiera ed al culto privato di famiglie o comunità). Si tratta, in sostanza, di un ambiente sotterraneo dov’era presente pure una cripta con un rilievo marmoreo, opera di un collaboratore del celebre architetto e pittore Pietro da Cortona.
La struttura superiore della chiesa, invece, venne realizzata nel IX secolo. Fra il VII e il IX secolo vennero poi aggiunte le decorazioni della struttura inferiore. Alla fine del Quattrocento, tale chiesa subì un profondo rifacimento per volere di Papa Innocenzo VIII. Altro rifacimento avvenne nel Seicento, e stavolta venne guidato dell’architetto Cosimo Fanzago.
La chiesa ha diverse opere d’arte tra le quali un’icona della Vergine avvocata del XIII secolo, alla quale si attribuiscono alcuni miracoli. La cappella alla sinistra dell’abside ospita la “Madonna con bambino e santi Ciriaco e Caterina” di Giovanni Odazzi. Infine, da notare la presenza di alcuni quadri di Agostino Masucci.

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