
Un progetto di grande valore sociale, quello seguito dalla fotografa Sheila McKinnon, che si intitola “Born Invisible”. Si vuole dare visibilità a tutte quelle bambine, donne, ragazze che hanno un destino già segnato e la loro voce non viene ascoltata.
La McKinnon non fa semplici foto, ma i suoi scatti sono seducenti, grazie al colore che cattura l’attenzione verso la figura centrale, dando immediatamente una “comprensione emotiva” allo spettatore sulla tematica: la parità di genere, i diritti negati, la sessualità e il ruolo delle donne. 
 In mostra vi sono in visione cinquanta fotografie ed è a cura di Victoria Ericks, ambasciatrice in Italia per la onlus Women for Women International e promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Se volete “sentire” la voce della bambine nate invisibili, l’appuntamento è sino al 28 settembre 2014 al Museo di Roma in Trastevere.
