Alla Casa della Memoria e della Storia presentazioni di due volumi

in occasione del 170esimo anniversario della caduta della Repubblica Romana 21 giugno ore 17.30 Casa della Memoria e della Storia Via San Francesco di Sales, 5 – 00186 Roma presentazione dei volumi La Repubblica Romana di Roberto Carocci e All’ombra del pino di Enrico Solito

All’ombra del pino di Enrico Solito (Castelvecchi Editore)
Prefazione di Cecilia Strada
Introduzione di Oliviero Diliberto

Maggio 1881. È una notte di tempesta quella in cui il ministro Benedetto Cairoli, ex garibaldino, si ritrova con una pistola puntata alla tempia. A minacciarlo è Anna, una vecchia popolana di Trastevere, che vuole costringerlo ad ascoltare la verità su un diabolico caso criminale risalente al febbraio 1849: a Roma è la Repubblica Romana ed Ermanno, un giovane volontario toscano arrivato in città nel pieno del Carnevale, assiste a un omicidio. Da quel momento si ritrova invischiato, tra morti e tradimenti, nel dramma di una città assediata dai lealisti francesi e di una generazione che vede svanire i propri sogni. In un clima di cupa disperazione in cui tutto scivola lentamente verso la fine della Repubblica, Ermanno lotta insieme ai suoi amici per arrivare alla verità. Ma quando la resistenza sarà sembrata vana, il potere aver schiacciato le speranze e anche un nuovo amore, un popolo si solleverà ancora contro la sopraffazione e la violenza…

Enrico Solito (Roma, 1954)
Vive a Firenze, dove esercita la professione di pediatra e neuropsichiatra infantile, e collabora attivamente con Emergency. È autore di numerosi romanzi storici e di molti scritti apocrifi con protagonista Sherlock Holmes. È stato il primo italiano a essere ammesso al più antico gruppo holmesiano (“The Baker Street Irregulars”) ed è membro dell’Associazione Sherlockiana Italiana “Uno Studio in Holmes”, di cui cura la rivista «The Strand Magazine».
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La Repubblica Romana 1849
prove di democrazia e socialismo nel Risorgimento di Roberto Carocci (Odradek Editore)
Nei cinque mesi di esistenza della Repubblica Romana del 1849, il Risorgimento italiano si traduceva in un’insurrezione sociale finalmente vittoriosa, dando vita a uno straordinario tentativo di democrazia radicale al cui interno si mossero e si misurarono tensioni più esplicitamente socialistiche.
Cacciato il regime clericale paternalista e autoritario di Pio IX, la Roma repubblicana fu meta di alcune delle maggiori personalità del suo tempo come Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Carlo Pisacane che permisero un ulteriore slancio alla realizzazione di un’ipotesi di autogoverno basata sulla redistribuzione della ricchezza e su un potere politico non coercitivo. Trasformatasi in capitale della democraziaitaliana, l’Urbe fu inoltre approdo del radicalismo europeo, diventando un centro transnazionale dei reduci non rassegnati del ’48.
Se pure per un breve ma intenso periodo di tempo, dopo secoli di oscurantismo, Roma si trasformava nel cuore pulsante del Risorgimento, capitale di un’idea di nazione, repubblicana ed egalitaria bruscamente interrotta dalla violenta reazione europea.

Roberto Carocci ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza. Si occupa di storia del lavoro, del movimento operaio e del movimento anarchico, collabora con diverse riviste scientifiche e specialistiche; tra le sue pubblicazioni, la monografia Roma sovversiva. Anarchismo e conflittualità sociale dall’età giolittiana al fascismo (1900-1926), Odradek 2012.

Introduce: Bianca Cimiotta Lami – Presidente Fiap Roma e Lazio
Presenta: Giuseppe Monsagrati – Consigliere regionale Fiap
Coordina: Francesco Maria Fabrocile – Storico

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA Via San Francesco di Sales, 5
Dal lunedì al venerdì, 9.30 – 20.00 – sito web comune.roma.it/

 

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