La cultura teatrale romana si arricchisce di una nuova opera che riesce a fondere l’intensità della narrazione storica con la delicatezza della commedia umana. “E fummo vivi”, scritto e diretto da Veronica Liberale, si prepara ad andare in scena presso il Teatro Trastevere, rievocando momenti cruciali della storia italiana attraverso un’interpretazione unica e coinvolgente. Il debutto è previsto per il 27 settembre, con repliche il 28 dello stesso mese e poi nuovamente il 1 e 4 ottobre.
Il contesto storico e l’ambientazione dell’opera
Ambientato nel quartiere popolare di San Lorenzo a Roma, “E fummo vivi” ci riporta agli anni ’20, un periodo caratterizzato dalle tensioni della crisi dello Stato Liberale e dall’ascesa del fascismo. Questo scenario fa da sfondo a una storia di ribellione, poesia e riscatto. La scelta di San Lorenzo non è casuale: il quartiere è simbolo di resistenza e di vitalità culturale, un luogo che ha saputo trasformare le avversità in occasione di fermento sociale e politico.
Il cuore del dramma è incarnato dai personaggi di Pina, una lavandaia determinata, e sua figlia Maria, che esprime la propria sensibilità poetica su scampoli di stoffa. Attorno a loro gravita un’umanità ferita ed emarginata, che si muove in un contesto difficile ma vivo. La narrazione trasporta il pubblico in una realtà di mortificazione e violenza che, tuttavia, non fa altro che accrescere la voglia di riscatto e di dignità.
La messa in scena e il cast di “E fummo vivi”
La pièce è un tributo all’identità popolare e alla forza degli ultimi. Veronica Liberale, che ne è anche l’autrice, ha ideato una regia capace di mettere in risalto l’asprezza della vita quotidiana senza perdere l’ironia amara che è tipica della saggezza popolare. Integra perfettamente teatro e canzone, grazie alla partecipazione canora di Romina Bufano e il contributo artistico di Marco Zordan nel ruolo del Sor Capanna.
Il cast, composto da attori come Fatima Ali, Camilla Bianchini, Fabrizio Catarci, e Guido Goitre, riesce a incarnare attraverso le proprie interpretazioni il dolore e la speranza. La regia è affiancata dall’assistenza di Elena Tomei, la cui collaborazione arricchisce l’intera messa in scena di dettagli curati e suggestivi.
Il significato e l’impatto culturale della rappresentazione
“E fummo vivi” si presenta come un inno alla resistenza e alla perseveranza. Pur affondando le sue radici in una delle pagine più buie della storia italiana, l’opera offre una luce diversa, quella data dalla voce del popolo. La narrazione, intrisa di emozioni forti e di una raffinata ironia, rende omaggio a coloro che, nonostante le difficoltà, hanno saputo conservare la propria dignità e la capacità di cantare le proprie sofferenze.
L’iniziativa è supportata dal Comitato di Quartiere San Lorenzo, che ha voluto fortemente che questa storia fosse raccontata attraverso il teatro. Questo intervento sottolinea l’importanza della memoria storica e del suo ruolo di veicolo educatore, invitando il pubblico a riflettere sul passato per meglio comprendere il presente.
Info utili
Lo spettacolo “E fummo vivi” si terrà presso il Teatro Trastevere, situato in Via Jacopa de’ Settesoli, 3 – Roma. I biglietti sono disponibili al prezzo intero di 13 euro e a quello ridotto di 10 euro. È prevista inoltre una tessera associativa. Le rappresentazioni nei giorni feriali inizieranno alle ore 21:00, mentre la domenica lo spettacolo sarà alle 17:30. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 06 5814004 o il 328 3546847.
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