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Art Forum Würt a Capena. L’arte in azienda.

art_forum_wurth_esternoUn'azienda produttrice di materiali tecnici e utensili di ferramenta può diventare un museo d'arte contemporanea? Certo! E l'esempio si trova proprio a due passi dalla capitale.
Uscendo da Roma, diramazione Roma Nord, poco prima di Fiano Romano, si incontra lungo la strada tra case e capannoni industriali, la struttura del Gruppo Würth, “leader mondiale nella distribuzione di viteria, minuteria metallica e plastica, utensileria a mano, elettrica e pneumatica, prodotti chimici, abbigliamento ed attrezzatura antinfortunistica, sistemi di immagazzinamento ed allestimenti per officine”.

artforumwurth_internoMa non si tratta di un semplice capannone industriale! Vale la pena fare una sosta, attraversare i curati giardini, ed entrare all'interno della struttura che insapettatamente ospita un museo d'arte contemporanea, le cui opere provengono delle ricche collezioni di Reinhold Würth, proprietario dell'omonimo gruppo industrale tedesco.
Reinhold Würth nasce nel 1935 e a quattordici anni inizia a lavorare nella ferramenta del padre; a diciannove prende la direzione dell'azienda e la trasforma nel corso del tempo in una multinazionale.
Negli anni Sessanta acquista un acquarello di Emile Nolde, il primo di una lunghissima serie ancora non conclusa. Convinto che l'arte negli ambienti lavorativi aiuta a migliorare il rapporto coi dipendenti, questo geniale collezionista ha raccolto nel corso degli anni 12.500 opere d'arte, dall'Impressionismo ai movimenti contemporanei. L'Art Forum Würth di Capena venne inaugurato nel 2006, con il duplice scopo di dare una possibilità ai lavoratori di godere della bellezza delle opere d'arte da una parte, e dall'altra di invitare il pubblico esterno ad usufruire liberamente delle collezioni: l'ingresso è totalmente gratuito! E la sede di Capena non è l'unica ad ospitare il Museo: degli 86 paesi in tutto il mondo che ospitano una sede della società, 10 hanno al loro interno anche lo spazio espositivo.
Si potrebbe definire un'intelligente manovra di marketing, che ha avuto pieno consenso sia dal pubblico, che dai lavoratori, che dalle istituzioni, tanto che le attività si sono progressivamente intensificate con un'eco sempre maggiore.
Pisarro, Sisley, Munch, Jean Arp, Magnelli, Hans Hartung, Sonia Delaunay, Christo, sono solo alcuni dei nomi della collezione, ai quali si aggiungono quelli delle art_forum_wurth_internoesposizioni temporanee che nulla hanno da invidare ai grandi musei. Basta ricordare, ad esempio, la mostra del 2009 “Il Mondo Fantastico di Piacasso”, dedicata al grande artista spagnolo.
Attualmente, fino al 5 marzo, è in mostra l'artista portoghese José de Guimarães, “Mondi, Corpo e Anima”. L'artista ha più volte collaborato col Gruppo occpuandosi della grafica pubblicitaria dell'azienda la quale, a sua volta, conserva la raccolta più completa delle sue opere. Con questa esposizione l'artista, che diversi anni ha vissuto in Angola, confronta se stesso con una serie di sculture africane.
E non mancano le numerose attività e laboratori didattici per bambini, nonché l'opportunità di organizzare feste di compleanno all'interno degli spazi del museo.
Insomma, entrare all'Art Forum Würth vuol dire incontrare operai, impiegati, dirigenti d'azienda, collezionisti d'arte, appassionati, visitatori…un bel tentativo di armonizzare produzione industriale e produzione creativa, sviluppo economico e sviluppo culturale, in un'area provinciale conosciuta unicamente per la presenza di piccole e medie imprese.

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