Il mondo della fotografia celebra uno dei suoi protagonisti dimenticati con “Alfredo Regoli, un fotoreporter in motocicletta,” una mostra affascinante che si terrà a Palazzo Chigi in Ariccia dall’11 ottobre al 30 novembre 2025. A cura di Francesco Petrucci, l’esposizione riesce a catturare l’epoca d’oro delle cartoline illustrate nel Lazio attraverso l’obiettivo di Alfredo Regoli, un nome familiare tra gli appassionati di questo genere d’arte. Con la sua inseparabile “Gilera 125,” Regoli ha documentato un’era di trasformazioni sociali e paesaggistiche, offrendo una rappresentazione vivida di un passato che ormai sopravvive solo nei ricordi e nelle sue fotografie.
Alfredo Regoli: un fotografo tra campagne e città
Alfredo Regoli, il fotografo commemorato in questa mostra, non era soltanto un creatore di immagini; era un testimone del suo tempo. Nato in un’epoca in cui il mondo era in rapida evoluzione, Regoli si aggirava per i paesaggi rurali e urbani del Lazio, documentando le tante sfaccettature di un territorio che cercava di rinascere dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Era un’epoca in cui la valorizzazione del territorio diventava un obiettivo comune, e le sue immagini ne sono una perfetta testimonianza. Le sue cartoline non immortalavano soltanto i monumenti storici o le bellezze paesaggistiche, ma catturavano anche la quotidianità della gente comune.
I suoi lavori spaziavano dalle immagini di semplici eventi quotidiani, come le donne che lavavano i panni al vascone del paese, fino ai paesaggi più spettacolari, inclusi borghi innevati e cavalli al pascolo in riva al mare. Ogni immagine di Regoli è un tassello che contribuisce a formare l’archivio storico-fotografico del Lazio, recuperando momenti che altrimenti sarebbero caduti nell’oblio. La mostra celebra il centenario della nascita di Regoli, un ultimo omaggio a un pioniere della fotografia di cui molti avevano perso traccia.
L’importanza storica e culturale dell’opera di Regoli
L’opera di Alfredo Regoli è uno specchio che riflette un’epoca di grandi cambiamenti, non solo nel Lazio, ma in tutta Italia. Le sue cartoline documentano il passaggio da un mondo rurale a un’epoca di urbanizzazione e progresso economico senza precedenti. In un certo senso, le sue fotografie rappresentano una nostalgia per un tempo in cui la vita scorreva più lentamente, ma ricordano anche come il passato abbia plasmato il presente. Le sue cartoline mostrano le automobili dell’epoca, testimoniando il boom economico degli anni ’50 e ’60, e parallelamente ci ricordano i monumenti ancora segnati dai ricordi del conflitto bellico, che sarebbero stati restaurati solo successivamente.
Oltre alla natura artistica e documentaristica delle sue cartoline, Regoli possedeva una clientela d’élite, che includeva tra i suoi più affezionati clienti dei celebri ristoranti romani come Meo Patacca e il Caffè Greco. Questa combinazione di elementi fa emergere un quadro ricco di dettagli culturali e storici, rendendo l’opera di Regoli unica e preziosa per chiunque sia interessato alla storia regionale del Lazio e alla sua trasformazione nel tempo.
Un viaggio attraverso il Lazio con la “Gilera 125”
Il viaggio di Alfredo Regoli non è stato solamente un viaggio geografico attraverso il Lazio, ma anche un viaggio nel tempo. Viaggiando con la sua “Gilera 125,” Regoli esplorava angoli talvolta dimenticati della regione, portando alla ribalta la bellezza e l’autenticità di quei luoghi. Le valli verdi, le montagne maestose e le spiagge isolate erano tutte parte della sua tela fotografica. Con la passione e l’occhio di un vero artista, Regoli ha dato voce a una regione desiderosa di essere riscoperta e apprezzata.
L’esplorazione dell’area ha portato ad una massiccia produzione di cartoline, che, dalle più remote località del Lazio fino ai quartieri residenziali di Roma, sono diventate una vetrina delle gemme nascoste della regione. È attraverso queste immagini che i visitatori della mostra possono oggi comprendere la complessità e la diversità di un Lazio in cambiamento, una regione la cui storia e cultura meritano di essere conservate e celebrate.
Info utili
La mostra si terrà presso Palazzo Chigi in Ariccia, situato in Piazza di Corte, 14 – 00072 Ariccia (Roma). I biglietti d’ingresso sono disponibili al costo di € 10,00 per il biglietto intero e € 7,00 per quello ridotto. Sono previsti biglietti cumulativi per l’ingresso a Palazzo Chigi e alla mostra temporanea. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 nel periodo dal 1° ottobre al 30 marzo, e dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30 dal 1° aprile al 30 settembre.
(Foto di Alfredo Regoli, Nettuno, Castello di Torre Astura, cartolina)