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Serie A: UDINESE – ROMA 1-2

Gara emozionante ma non bella, nobilitata dalla terza doppietta di Totti in un ristretto lasso di tempo: sei gol a Lazio, Fiorentina e Udinese che fruttano 7 punti utilissimi alla causa della squadra di Montella. Più interessante la ripresa, primo tempo che scivola via tatticamente. Guidolin intuisce la serata storta quando Sanchez, dopo averlo illuso con un recupero in extremis, dà forfait nel riscaldamento concedendo spazio a Denis accanto a Di Natale. Montella replica con una trequarti offensiva soprattutto a sinistra – dove c’è Vucinic – a sostegno della punta di riferimento Totti. Il tecnico giallorosso punta soprattutto a bloccare gli attacchi friulani sugli esterni. Impresa che non riesce granché sul settore dove opera Isla, che in assenza dello squalificato Inler al centro, propone una sorta di regia esterna. Sul versante opposto invece se la cava bene Rosi, che con Armero inscena un duello tutta corsa. Tanta strategia che frutta poco. Doni deve stare attento solo su una battuta dalla distanza di Abdi, Handanovic è invece più decisivo su un tentativo di autogol di testa di Denis. In avvio di ripresa, Roma più convinta, anche se la voglia di fare lascia spazi invitanti: su uno di questi, Isla per poco non azzecca il diagonale vincente. La prima svolta della gara la offre Pinzi, ingenuo nel commettere un fallo da rigore su Pizarro, decentratissimo e quindi innocuo. Dagli undici metri, Totti ripropone dopo parecchio tempo il ‘cucchiaiò e beffa Handanovic. La Roma, oltre ad andare vicina al raddoppio con un colpo di testa di Juan (salvataggio sulla linea di Domizzi), gestisce discretamente il vantaggio. I giallorossi iniziano però a soffrire sull’ingresso di Corradi. La fisicità del centravanti incide, soprattutto nella sponda a seguire per Di Natale, che dai lamenti del primo tempo – aveva chiesto di uscire – si trasforma in co-eroe della serata con un sinistro di controbalzo. Mancano un paio di minuti, più quattro di recupero, ma il bello deve ancora venire. L’arbitro Damato fa saltare i nervi ai friulani quando annulla il gol del sorpasso di Asamoah: giusto, a vedere la parte finale del replay – tocco di mano del ghanese -, più dubbio se si analizza la parte iniziale, con una spinta maligna di Perrotta. In questi casi si usa dire: il rigore non sarebbe stato uno scandalo. Tra chi recrimina, chi tira un sospiro di sollievo, e chi gioca: Riise entra in area da sinistra, Totti si avventa sull’assist e con un esterno destro rimette la Roma in carreggiata proprio all’ultimo secondo.

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