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L’Aida alle Terme di Caracalla

Aida1.jpgLo scorso 15 luglio ha debuttato nella splendida cornice delle Terme di Caracalla, una delle opere più coinvolgenti, maestose, passionali e drammatiche che siano mai state scritte. Non a caso, la penna è quella di Giuseppe Verdi, il grande compositore italiano di fine 800, che in Aida fece culminare la sua maturità stilistica.
Ancora fino al 5 agosto è possibile vedere le repliche di questo spettacolo sensazionale, che con una incredibile scenografia e con i talenti che vi prendono parte, all’interno di uno degli scavi archeologici più suggestivi del mondo, riesce ad ammaliare davvero il suo pubblico.

Aida_locandina.jpgTanti fattori si riuniscono per rendere l’Aida unica nel suo genere e una delle opere liriche più apprezzate da sempre. Primo fra tutti lo stile inconfondibile del maestro Verdi. In quest’opera riversò tutto ciò che di più caro aveva imparato nella sua carriera artistica, soprattutto una cifra stilistica più matura e una ventata di novità che lo indirizzò sulla strada della modernità. Creata su misura per le particolari caratteristiche della vocalità italiana, l’Aida fu commissionata a Giuseppe Verdi dal kedivè d’Egitto, cioè dal sovrano, per celebrare l’apertura del Canale di Suez. 
E fin dalla prima rappresentazione, avvenuta al Cairo la vigilia di Natale del 1871, riscosse un grandioso successo che, negli anni, non l’ha mai abbandonata. E’, infatti, una delle opere più rappresentate e apprezzate al mondo.

Si suddivide in quattro atti e fa fede al libretto di Antonio Ghislanzoni. La sua, è una delle storie d’amore più struggenti che siano mai state raccontate. La scenografia, che contribuisce notevolmente ad accendere le emozioni, è una delle più sfarzose e imponenti che vengono allestite su un palco da opera. E se poi consideriamo anche il magico contesto delle Terme di Caracalla, allora si viene proprio catturati e trascinati meravigliosamente in un altro mondo, lontano e appassionato, quello della giovane coppia di innamorati Aida e Radamès.
Lei, una principessa etiope che viene catturata e schiavizzata in Egitto; lui, un comandante militare dell’esercito egiziano che per il folle sentimento che prova nei confronti della sua donna tradisce il suo re e la sua patria e viene sepolto vivo. Aida decide di morire con lui ed insieme affrontano il tragico destino. Questa è la storia dei due amanti che da più di un secolo fa il giro del mondo e commuove ogni volta migliaia di spettatori. Altre emozioni si mescolano alla vicenda: il forte sentimento che lega padre e figlia – il Re d’Etiopia Amonasro e Aida – la gelosia di Amneris, figlia del Re d’Egitto e promessa sposa di Radamès, nei confronti di Aida e le sue trappole innescate per sbarazzarsi di lei.
Un turbinio di emozioni che ci lasciano senza fiato e appassionano, ogni volta come se fosse la prima volta, i veri amanti di opera.

Per questa edizione alle Terme di Caracalla, Aida viene interpretata a giorni alterni da Micaela Carosi, Raffaella Angeletti e Amarilli Nizza; Radames da Walter Fraccaro, Piero Giuliacci, Carlo Ventre e Salvatore Licita.
Dalla prima volta in cui il capolavoro verdiano venne rappresentato nel palco del celebre complesso archeologico, nel 1938, moltissimi e importantissimi direttori di orchestra si sono succeduti; da Oliviero De Fabritiis a Gabriele Santini, fino all’attuale Daniel Oren.

L’Aida rappresenta da sempre un appuntamento immancabile nel calendario dell’estate romana, tanto che lo scrittore Giorgio Vigolo suggerì di rinominare le Terme di Caracalla con l’appellativo “Aideo”. La proposta non venne presa in considerazione, ma l’Aida continua a essere un punto di forza del cartellone estivo dell’opera di Roma, e noi ci auguriamo che continui ad esserlo per i prossimi mille anni!

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