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Napoli – Lazio: il pari salva la panchina di Ballardini ma non migliora la classifica

lazioAl San Paolo di Napoli si affrontano due squadre che, sia pure per motivi diversi, hanno assoluto bisogno di una vittoria. I padroni di casa per consolidare una serie positiva iniziata con l’arrivo di Mazzarri, gli ospiti per salvare la panchina di Ballardini e, soprattutto, per tirarsi fuori dal pantano della zona retrocessione.

Le due formazioni scendono in campo adottando, almeno apparentemente, il medesimo modulo. Il 3-4-2-1. In realtà Brocchi e Kolarov, esterni di centrocampo degli ospiti, in fase di non possesso si abbassano spesso sulla linea dei difensori, tra i quali figura Guglielmo Stendardo, recentemente reintegrato in rosa. L’esordio stagionale per il centrale biancoceleste, interprete di una buonissima gara, arriva proprio nella sua città natale. I padroni di casa partono in maniera aggressiva e all’8’ serve tutta la bravura di Muslera per chiudere lo specchio della porta a Maggio, sfuggito a Kolarov. Lo scampato pericolo sveglia la Lazio che, pur non riuscendo a rendersi pericolosa,  prende in mano le redini del gioco. Zarate e Foggia cercano di far male alla difesa del Napoli, affondando in velocità dalla parte di Zuniga, schierato sulla sinistra al posto dello squalificato Aronica e palesemente in difficoltà in un ruolo non suo. La pressione laziale produce i suoi frutti al 30’: Zarate si libera in area e scaglia un destro a girare che impatta sul braccio di Rinaudo. Il talento argentino reclama un rigore che tutto sommato poteva starci, l’arbitro Saccani non rileva gli estremi per la concessione del penalty ammonisce l’attaccante per proteste. Il primo tempo si chiude con Lavezzi a terra. Il Pocho intercetta con la testa una potente punizione di Kolarov che lo stordisce. Ci vogliono alcuni istanti prima che riesca a riprendersi, fortunatamente senza conseguenze.Ripresa, il Napoli rientra in campo con maggior convinzione e stringe d’assedio la Lazio. Gli innesti di Datolo e Denis, subentrati a Zuniga e Pazienza, giovano ai partenopei che spingono alla ricerca del gol. Dal canto suo Ballardini sostituisce Foggia con Lichtsteiner, arretrando ancora di più il baricentro della formazione capitolina. La squadra di Mazzarri però, come i biancocelesti nel primo tempo, è poco incisiva e crea la prima vera occasione solo al 32’: Hamsik calcia alle stelle un pallone che avrebbe meritato miglior sorte.Di fatto la partita si conclude qui, la Lazio soffre ma riesce a controllare gli avversari senza correre troppi rischi. Lo 0-0 finale, sostanzialmente giusto, non risolve i problemi della squadra capitolina. L’ennesimo nuovo modulo ha prodotto una maggiore solidità difensiva, ma vedere Zarate spazzare la palla al limite della propria area è sconfortante. Desta perplessità l’aver scelto di lasciare Rocchi in panchina: nel secondo tempo la sua abilità in contropiede sarebbe forse stata preferibile alla staticità del Jardinero. Speriamo che il punto portato a casa faccia morale, perché certamente non fa classifica. Non è certo un successo aver riagganciato il Bologna! Bologna che sarà di scena domenica prossima all’Olimpico, in uno scontro salvezza fondamentale per il prosieguo di questa sciagurata stagione. La speranza è che il punticino raccolto col Napoli sia il preludio a una convincente vittoria coi felsinei nel prossimo turno di campionato e, soprattutto, che in caso contrario si corra ai ripari prima che sia davvero troppo tardi.
Avanti Lazio.

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