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1° Roma No Limits Urban, la corsa più pazza del mondo

roma_no_limits_1Chi l’ha detto che uno come Rambo si vede solo sugli schermi del cinema? Beh siete ancora in tempo per ricredervi poiché domenica prossima, 4 ottobre 2009, la capitale sarà invasa da oltre 500 Rambo de’noantri, che sfideranno se stessi cercando di superare i propri limiti con la Roma No Limits, 6°edizione di un evento che per la prima volta approda a Roma.
Arriva nella capitale, lungo gli argini del Tevere, dopo essere stato ospitato per ben 5 gettonatissime edizioni nei boschi intorno Anguillara, sul lago di Bracciano, e prendendo di diritto il nome di “1° Roma No Limits Urban”, anche detta la corsa più pazza del mondo.
L’originale gara, è organizzata anche quest’anno dall’International Marathon Club, capitanato da un agguerrito e tenace Umberto Silvestri, ideatore e organizzatore della manifestazione che spiega con queste parole il cambio di scelta della location: “Pur modificando la location di svolgimento e ovviamente qualche aspetto tecnico, non si modificherà la logica e la filosofia della Roma No Limits. La decisione di portare la gara nella Capitale è dettata dalla volontà di diffonderne l’immagine in un contesto più ampio dove l’attenzione dei media e del pubblico potrà essere certamente superiore rispetto al passato. Non abbandoniamo Anguillara ed il suo territorio, scenario perfetto per la manifestazione dove gli amministratori locali ci hanno sempre sostenuto, ci torneremo in futuro, ma conquistare l’attenzione di tutti i romani è fondamentale per la crescita dell’evento.

roma_no_limits_2Il percorso si snoderà per circa 20 chilometri, con partenza alle 9,00 presso lo Stadio dei Marmi in cui sarà allestito anche il Villaggio “Roma No Limits”, per costeggiare poi il Tevere fino all’Isola Tiberina, e ritorno. L’arrivo sarà invece posto lungo l’argine destro del Tevere all’altezza dello Stadio Olimpico.
Non c’è nessuno schema preciso o imposto nell’affrontare la gara: si può correre o camminare, si può competere singolarmente con l’Extreme Marathon, oppure in una squadra, il Survivor Team,  composta da 3 elementi, di cui uno di sesso diverso; ovviamente i team avranno alcune prove in più da superare, fatte a posta per mettere alla prova lo spirito di squadra e di collaborazione dei componenti… l’importante è solo seguire le istruzioni e usare fair play.

Le prove da superare non sono ancora state rivelate ma i nostri eroi per un giorno avranno di sicuro a che fare con fango, corde, ostacoli e ponti da attraversare; è bene tentare di farle tutte, (al contrario si rischia la squalifica), ma se qualche ostacolo dovesse essere per qualcuno insormontabile, lo spirito della gara impone almeno che ci sia impegno e voglia di tentare, vuole vedere gente che si diverte e che prova a sfidare se stessa, senza paura di sporcarsi o di scapigliarsi, l’avventura è il gioco più bello che c’è!
Seppure non ce ne dovrebbero essere perché la gara richiede autosufficienza, è bene sapere che saranno allestiti alcuni luoghi strategici in cui si può trovare acqua e beni di prima necessità, per quelli che sono chiamati dei ristori obbligatori, nei quali tutti gli atleti dovranno fermarsi per poter proseguire. A Ponte Milvio inoltre saranno messi a disposizione dei bagni chimici, i punti di assistenza medica, e a fine gara un pasta party e delle docce rigeneranti.

A dare lustro a questa 1°Urban No Limits italiana c’è anche l’inserimento di una competizione per le celebrazioni del 60° anniversario dell’inserimento dell’ Italia nel Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM), che è stata ufficializzata martedì 29 settembre scorso al CONI, presso il Salone d’onore, alla presenza del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, del capo di Stato Maggiore della Difesa e del Presidente del CONI Giovanni Petrucci; si svolgerà nel contesto della gara generale, il “Cism Day Run”, una competizione nella competizione riservata agli atleti militari.

Ricapitolando, alcune ultime raccomandazioni a chi si accinge ad affrontare la fatiche di Ercole domenica e a quanti invece si affacceranno curiosi ed increduli dalle sponde del Tevere: domenica mattina a Roma non si correrà una normale maratona bensì qualcosa di diverso, un’avventura in cui è più facile trovare delle difficoltà, in cui si dovrà mettere da parte l’agonismo per aiutare chiunque ne trovi sulla nostra strada; una gara che si corre a Roma, in posti esclusivi per storia e bellezza, che possono fare da meravigliosa cornice ma non possono essere sporcati o deturpati…In bocca al lupo a tutti!

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