- Cosa: L’anteprima nazionale dello spettacolo Baby Reindeer / Piccola Renna, interpretato da Francesco Mandelli.
- Dove e Quando: All’Argot Studio di Roma, dal 27 al 30 novembre.
- Perché: È la prima messa in scena italiana dell’acclamato monologo di Richard Gadd che ha ispirato la serie cult di Netflix.
L’attesa è finita per uno degli eventi teatrali più intriganti della stagione capitolina. Arriva per la prima volta in Italia, in una prestigiosa anteprima nazionale, la versione teatrale di un fenomeno che ha recentemente sconvolto e affascinato il pubblico globale. Stiamo parlando di Baby Reindeer / Piccola Renna, il testo crudo e onesto che, prima di diventare una miniserie da record su Netflix, è nato come un potente monologo teatrale. A raccogliere la pesante eredità dell’autore originale Richard Gadd sarà un volto notissimo dello spettacolo italiano, Francesco Mandelli, pronto a sfidare se stesso in un ruolo dalla complessità psicologica devastante, sul palco storico dell’Argot Studio di Trastevere.
Un fenomeno globale tradotto per la scena italiana
La genesi di Baby Reindeer è ormai nota a molti, ma vederla trasposta sul palcoscenico offre una prospettiva nuova e viscerale. Tutto nasce dall’esperienza autobiografica del comico e sceneggiatore scozzese Richard Gadd, che ha trasformato un trauma personale in arte. La storia segue le vicende di Donny, un aspirante comico che lavora come barista in un pub di Londra, la cui vita è segnata da un costante senso di frustrazione e fallimento. Un giorno, in un momento di semplice umanità, Donny offre una tazza di tè a una donna trasandata entrata nel locale. Quel singolo atto di gentilezza, apparentemente innocuo, innesca una reazione a catena terrificante: la donna sviluppa un’ossessione morbosa per lui, insinuandosi in ogni piega della sua esistenza fino a minarne l’equilibrio mentale e la sicurezza fisica.
Questa produzione rappresenta un unicum nel panorama teatrale nostrano: è la prima volta che il testo viene tradotto e messo in scena in Italia. L’opera originale aveva debuttato con enorme successo all’Edinburgh Fringe Festival nel 2019, gettando le basi per quella che sarebbe diventata nel 2024 una miniserie vincitrice di tre Emmy Awards, inclusi quelli per la miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista. La versione italiana, tradotta da Massimiliano Farau, promette di mantenere intatta quella miscela esplosiva di adrenalina, ironia tagliente e profonda inquietudine che caratterizza la scrittura di Gadd. Non si tratta solo di una storia di stalking, ma di un’esplorazione lucida e spietata delle illusioni umane, della solitudine e delle conseguenze imprevedibili delle nostre azioni quotidiane.
La metamorfosi di Francesco Mandelli
La scelta di affidare il ruolo del protagonista a Francesco Mandelli segna un punto di svolta interessante nella carriera dell’artista. Noto al grande pubblico per la sua verve comica e dissacrante, esplosa su MTV alla fine degli anni Novanta e consacrata dal successo de I Soliti Idioti, Mandelli è in realtà un artista poliedrico: attore, regista, scrittore e musicista. Dalle esperienze cinematografiche in film campioni d’incassi come Manuale d’amore e Natale a New York, fino alla conduzione di programmi cult e alla pubblicazione di romanzi di successo come Mia Figlia è un’Astronave, Mandelli ha sempre dimostrato una capacità camaleontica di adattarsi a linguaggi diversi. Tuttavia, questo monologo richiede un registro interpretativo che scava nelle zone d’ombra dell’animo umano, lontano dalle maschere comiche che lo hanno reso celebre.
In questo one man show, Mandelli sarà chiamato a reggere da solo il peso della narrazione, incarnando le paure, le nevrosi e la vulnerabilità di Donny. Sotto la guida esperta della regia, l’attore dovrà navigare tra i registri dell’ironia, che funge da meccanismo di difesa del protagonista, e quelli del dramma psicologico. La sfida sarà quella di restituire al pubblico la tensione palpabile di un uomo braccato, non solo da una stalker esterna, ma anche dai propri demoni interiori e dal senso di inadeguatezza. La performance si preannuncia intensa e travolgente, un banco di prova che potrebbe rivelare nuove sfumature del talento drammatico di Mandelli, confermando la sua maturità artistica raggiunta anche attraverso esperienze recenti come la regia cinematografica e il ritorno al teatro d’autore.
Una regia d’autore e una produzione di qualità
A dirigere questa complessa operazione è Francesco Frangipane, nome di rilievo nel panorama della regia teatrale e cinematografica italiana. Direttore artistico dell’Argot Studio dal 2008 e della compagnia Argot Produzioni, Frangipane ha costruito negli anni una solida reputazione grazie a lavori che spaziano dalla drammaturgia contemporanea al cinema d’autore. La sua filmografia recente include titoli apprezzati come Dall’alto di una fredda torre, che gli è valso il premio come Miglior Opera Prima, e la sceneggiatura de Il punto di rugiada, premiata con il Nastro d’Argento 2024 per il Miglior Soggetto. La sua sensibilità registica, abituata a maneggiare testi densi e psicologicamente stratificati – si pensi alla “Trilogia di Mezzanotte” di Filippo Gili o alle collaborazioni con Vanessa Scalera – appare ideale per orchestrare le dinamiche claustrofobiche di Baby Reindeer.
L’allestimento si avvale di un team creativo di alto livello, con le musiche di Roberto Angelini, la scenografia di Francesco Ghisu, il disegno luci di Giuseppe Filipponio e i costumi di Eleonora Di Marco. La produzione, curata da Argot Produzioni insieme a Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito e Nidodiragno/CMC, conferma la vocazione dell’Argot Studio come fucina di sperimentazione e qualità. Portare a Roma, in uno spazio intimo come quello di Via Natale Del Grande, un testo così attuale e discusso dimostra il coraggio di proporre un teatro che dialoga strettamente con la contemporaneità, offrendo al pubblico non solo intrattenimento, ma un’occasione di riflessione profonda sulle dinamiche relazionali tossiche e sulla fragilità della psiche umana.
Info utili
- Date: Dal 27 al 30 novembre.
- Orari: Giovedì e venerdì ore 20:30; sabato ore 19:30; domenica ore 17:30.
- Luogo: Argot Studio, Via Natale Del Grande 27, Roma.
- Biglietti: 15€ intero + 5€ tessera associativa.
(Foto: credit ph Francesco Capitani)
