Il Teatro Trastevere di Roma ospiterà dal 27 al 30 novembre 2025 uno spettacolo che promette di scuotere il pubblico con la sua forza drammatica e il suo antico dolore: “Cigno, Cigno”, scritto e diretto da Antonio M. Monaco. Ispirato a uno dei più noti e terrificanti fatti di cronaca italiani, il massacro del Circeo, questo atto unico si prefigge di portare alla luce la brutalità umana attraverso la rappresentazione artistica. Non è solo alla narrazione dei fatti che assiste il pubblico, ma a una riflessione profonda su quanto il tempo non sia riuscito a cancellare, bensì a scolpire ancor più a fondo nelle memorie collettive.
La memoria di un tragico evento al Teatro Trastevere
Le ferite lasciate dal massacro del Circeo sono cicatrici nella memoria collettiva italiana. A 50 anni di distanza, “Cigno, Cigno” si propone di rivisitare questo evento non tanto per rievocarne l’orrore, quanto per affrontare il persistente dolore che esso evoca. Il Teatro Trastevere, un’istituzione culturale nel cuore di Roma, diventa il palcoscenico ideale per questa rappresentazione che ambisce a scuotere gli animi degli spettatori e a ricordare l’importanza di non dimenticare gli errori del passato.
La pièce, scritta e diretta da Antonio M. Monaco, prende vita grazie all’interpretazione di un cast giovane e talentuoso: Arianna Ferrucci, Giulia Fortuna, Alessandro Straface, Edoardo Di Giuseppe e Riccardo Maggiani. La scelta di un gruppo affiatato di attori risuona con l’obiettivo di incarnare non solo la brutalità dei fatti, ma anche l’umanità ferita e distrutta da tali eventi.
Un atto unico che scuote le coscienze
La sfida di “Cigno, Cigno” è quella di rappresentare un evento storicamente doloroso con sensibilità e consapevolezza artistica. Non è solo il racconto della triste vicenda del Circeo, ma una riflessione sulla brutalità umana e sull’importanza della memoria storica. Antonio M. Monaco, attraverso la sua scrittura e regia, sfrutta il medium teatrale per esplorare le emozioni profonde e inquiete che scaturiscono dal ricordo di tali orrori.
Il massacro del Circeo, troppo spesso raccontato solo sommariamente, trova in questo spettacolo una nuova dimensione drammatica e poetica. “Cigno, Cigno” non si limita a riportare i fatti, ma scava nelle implicazioni etiche e umane, offrendo allo spettatore non solo una rappresentazione dell’orrore, ma anche un momento di riflessione su quanto il male umano possa perdurare nel tempo.
Un cast coinvolgente per una storia indimenticabile
A dar vita a questo dramma immersivo c’è un cast che promette di lasciare un segno. Arianna Ferrucci, Giulia Fortuna, Alessandro Straface, Edoardo Di Giuseppe e Riccardo Maggiani sono chiamati a un compito arduo: rappresentare la tensione e l’emozione di un evento che non si può dimenticare. La loro interpretazione si basa su una forza espressiva che cerca di toccare le corde più profonde dell’animo umano, offrendo al pubblico un’esperienza di grande impatto emotivo.
Il Teatro Trastevere ospiterà queste quattro giornate d’arte e memoria, dove il pubblico sarà testimone non solo di una rappresentazione scenica, ma del potere del teatro di evocare il passato per interrogare il presente. Vedere “Cigno, Cigno” significa mettersi di fronte a uno specchio della nostra umanità, per riconoscere il dolore e non permettere che si perpetui nel silenzio.
Info utili
Lo spettacolo andrà in scena dal 27 al 30 novembre 2025 presso il Teatro Trastevere, situato in Via Jacopa de’ Settesoli 3, a Roma. I biglietti hanno un costo di 13 euro per l’intero e 10 euro per il ridotto, per cui è necessaria una tessera associativa. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21 nei giorni feriali e alle 17:30 nei giorni festivi.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, il Teatro Trastevere può essere contattato ai numeri 06 5814004 e 328 3546847.
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