Negli spazi del Teatro Cometa Off di Roma, sta per prendere vita “Quelli che restano”, un profondo e toccante spettacolo teatrale che affronta temi universali legati alla perdita e al lutto. Questo progetto è stato scritto da Marta Ferrarini ed Emanuela Vinci, diretto da Davide Celona e sarà in scena il 24 e il 25 novembre 2025. In questa originale creazione, la storia ruota attorno al dramma e alla riflessione di quattro amici che si confrontano con l’importante decisione di partecipare al funerale di un quinto amico, che si è tragicamente suicidato.
Un incontro tra introspezione e narrazione complessa
Il nucleo di “Quelli che restano” si basa su una domanda fondamentale: cosa rimane quando una persona cara se ne va? È un interrogativo che si manifesta attraverso i quattro protagonisti, Nadia, Emma, Flavio e Jacopo, i quali si ritrovano nel parchetto della loro infanzia a riflettere sul significato di presenza e assenza a seguito della morte del loro amico Milo. La drammaturgia di Marta Ferrarini ed Emanuela Vinci esplora queste tematiche in maniera innovativa, intrecciando i piani narrativi del presente con quelli del passato, dando vita a un racconto ricco di complessità.
Mentre i protagonisti si confrontano con il dolore della perdita, emergono dinamiche nascoste, verità scomode e conflitti familiari. Il linguaggio teatrale adottato dalla regia di Davide Celona enfatizza queste sfumature, facendo ricorso a corpo e musica per creare un viaggio emotivo, che spinge il pubblico a riflettere su ciò che significa realmente “rimanere”.
Il gruppo, il lutto e l’identità familiare
“Quelli che restano” non è solo una pièce teatrale, ma un vero e proprio viaggio che porta alla luce le ferite ereditarie e familiari dei protagonisti. I personaggi navigano in una realtà in cui il lutto è condiviso e dove la società gioca un ruolo cruciale nel modellare le loro identità. La scelta di esplorare non solo le relazioni personali, ma anche l’ambiente familiare e sociale, rappresenta un tentativo di esaminare quanto l’eredità generazionale influisca sulle vite individuali.
Le autrici del progetto, Ferrarini e Vinci, attingono dalle loro esperienze personali di figlie, esplorando la rilevanza della presenza e dell’assenza dei genitori nella formazione dell’individuo. È una narrazione che mette a nudo la vulnerabilità umana, esplorando il branco come un rifugio, metafora di una società che a volte può accecare, ma che contemporaneamente offre un senso di protezione e appartenenza.
La realizzazione di una visione artistica condivisa
Nato dalla comune visione di Marta Ferrarini ed Emanuela Vinci, “Quelli che restano” si inserisce all’interno del programma “Labor Work”, indetto dall’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini. La collaborazione tra le due autrici nasce da un profondo legame personale e professionale, fondato su una visione artistica condivisa che abbraccia l’uso di un linguaggio teatrale aperto a diverse influenze e necessario per affrontare temi intimi, collettivi, e politici.
Entrambe artiste, Ferrarini e Vinci, si sono distinte nel panorama teatrale grazie al loro lavoro innovativo e alla capacità di parlare a un pubblico giovane attraverso storie che toccano corde emotive universali. La regia di Davide Celona, con la sua esperienza poliedrica di attore, coreografo e performer, ha ulteriormente arricchito la dimensione multisensoriale dello spettacolo. Grazie alla collaborazione con importanti professionisti della scena teatrale italiana e internazionale, “Quelli che restano” promette di essere un’esperienza di impatto sia visivo che emotivo per il pubblico.
Info utili
“Quelli che restano” sarà in scena al Teatro Cometa Off di Roma nei giorni 24 e 25 novembre 2025, alle ore 21. Il biglietto ha un costo unico di 16 euro. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il teatro al numero 06 57284637.
Leonardo Lutrario, Luca Molinari, Marta Ferrarini ed Emanuela Vinci daranno vita a una narrazione potente e coinvolgente, sotto la sapiente regia di Davide Celona, nel quartiere Testaccio di Roma, in una location che da sempre è sinonimo di arte e cultura.
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