Nel cuore di Roma, il Teatro Tor Bella Monaca si prepara ad accogliere “Il cuore debole di Antonio”, una delle prime rappresentazioni del “LE VOCI DEL PRESENTE 2025”, un festival di drammaturgia contemporanea che darà voce ai nuovi autori e alle tematiche più attuali. Sensibilizzando il pubblico su eventi passati, lo spettacolo rappresenta un’occasione per riflettere sulla complessità di crescere e fare scelte che a volte sono imposte dalle circostanze.
Una Roma di sogni e contraddizioni
La drammaturgia di Simone Giacinti, intitolata “Il cuore debole di Antonio”, racconta una storia che intreccia sogni giovanili e amare realtà. Interpretato da un cast di talentuosi attori, Giovanni Bonacci nei panni di Antonio, Giacomo Bottoni come Er secco, Flavio Francucci nel ruolo di Daniele e lo stesso Simone Giacinti che interpreta Er pecorella, lo spettacolo è diretto dal regista Francesco Giordano con la collaborazione del sound designer Munendo e Lorenzo Parrotto come aiuto regia.
Il 4 giugno del 1989 si apre a questi ragazzi come un giorno di eccitazione e avventura, dove il viaggio verso Milano, armati di sciarpe giallorosse, rappresenta una fugace illusione di libertà e cameratismo. Tuttavia, il sogno di una giornata vissuta all’insegna del tifo si trasforma rapidamente quando la realtà si impone in tutta la sua crudezza. La narrazione accompagna i protagonisti attraverso diversi luoghi, partendo da un appartamento di periferia per proseguire su viali alberati, treni e autobus, per culminare in un bar dove i frammenti delle loro vite sembrano disegnare un mosaico di speranze infrante.
La fragilità della giovinezza di fronte alla violenza
Lo spettacolo esplora le esperienze di quatro adolescenti che cercano di conciliare il desiderio di sentirsi grandi con la loro giovane età. C’è una certa nostalgia nel modo in cui “Il cuore debole di Antonio” ci riporta in un’epoca in cui molti di noi possono ritrovarsi. Sono ancora fortemente presenti i ricordi di gioventù, fatti di partite di calcio e cortei di tifosi. Ma è proprio in questo contesto di spontaneità e innocenza che fa irruzione l’ombra della violenza, un male capace di trasformare un gioco spensierato in un incubo fatto di paura e impotenza.
Simone Giacinti, attraverso una drammaturgia potente e evocativa, ci consegna una riflessione sulla fragile linea che separa i sani ideali giovanili dall’abisso della sopraffazione, dove spesso il forte impone la propria legge sui più deboli. Questo si manifesta chiaramente nella fatidica giornata di Antonio De Falchi, un giovane tifoso la cui morte segna un tragico punto di svolta. A Milano, il 4 giugno 1989, insieme ad Antonio, sembra morire anche una parte dei sogni collettivi di un’intera generazione.
Un dialogo aperto con il pubblico
Al termine della rappresentazione di sabato, “Dialoghi al presente” offrirà un’opportunità unica per approfondire le tematiche dello spettacolo con il cast e Tonino Cagnucci, scrittore e direttore editoriale de “Il Romanista” e “Radio Romanista”. Questo dialogo con il pubblico è pensato per indagare ulteriormente le dinamiche rappresentate e amplificare la voce di una narrativa che collega il passato al presente attraverso un filo conduttore di emozioni condivise.
La partecipazione attiva del pubblico non solo rafforza il messaggio dello spettacolo, ma crea anche una piattaforma di confronto che può portare a una profonda comprensione reciproca. Attraverso questi dialoghi, emergono nuove prospettive che permettono agli spettatori di riflettere sul loro ruolo nella complessità dei rapporti sociali.
Info utili
Lo spettacolo “Il cuore debole di Antonio” andrà in scena al Teatro Tor Bella Monaca Sala Grande il 4 ottobre alle ore 19:00 e il 5 ottobre alle 17:30. L’evento fa parte del progetto “LE VOCI DEL PRESENTE 2025”, sostenuto dal Ministero della Cultura e vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. L’ingresso è gratuito ma su prenotazione obbligatoria, contattando il teatro al numero 062010579 o tramite WhatsApp al 3920650683.
Vi ricordiamo che il Teatro Tor Bella Monaca è facilmente raggiungibile tramite la Metro C, Metro A e autobus 20. Non dimenticate di prenotare il vostro posto per un’immersione nel dramma contemporaneo che vi porterà a riflettere su aspetti profondi della società e della vita quotidiana.
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