Roberto Franchitti, scultore di origini romane con radici molisane, porta per la prima volta nella Capitale la sua mostra di sculture intitolata “I Custodi della Memoria”. L’inaugurazione, prevista per l’11 ottobre, avrà luogo nella Galleria Apollina del Circolo dei Viaggiatori, un melange tra galleria d’arte e salotto culturale situato nel cuore del quartiere Parioli. Questo spazio, dal 12 al 17 ottobre, diventerà un luogo di incontro tra arte e cultura, grazie alla presenza di circa venti opere dell’artista.
Un percorso tra identità e trasformazione
Le opere di Roberto Franchitti si distinguono per la loro capacità di esplorare temi complessi come identità, memoria e trasformazione. Franchitti utilizza materiali di recupero – pelli, ferri arrugginiti, radici, cortecce e legnami – per dare vita a sculture che non solo riprendono vita, ma che vengono elevate alla categoria dell’arte. La sua abilità nello trasformare materiali umili in opere d’arte si ricollega al tema della trasformazione, centrale nel suo lavoro e rappresentato emblematicamente nella sua opera dedicata a Perseo e Medusa.
Tali sculture incarnano un processo di metamorfosi non solo materiale, ma anche concettuale. Questo percorso artistico trova una sua massima espressione in un’esperienza multisensoriale che combina scultura, musica e letteratura. Attraverso l’interpretazione musicale del Maestro Gian Mario Conti e la narrazione di Gina Ingrassia, le opere di Franchitti si trasformano in un dialogo sensoriale che esplora sottilmente il confine tra arte e percezione.
L’invito a un viaggio onirico
Gina Ingrassia, curatrice della mostra, invita i visitatori a immergersi in un viaggio onirico sin dall’entrata nello spazio espositivo. La fusione tra sonorità e scultura crea un’ambiente sospeso tra il reale e l’immaginario, un luogo dove le opere di Franchitti chiedono di essere ascoltate, aspettando di raccontare storie incorporate nel loro stesso essere. Le sculture si fanno carico di un’eredità culturale ricca e variata, unendo culture e mondi diversi.
Questa mostra non è solo un’esibizione artistica ma anche un invito alla riflessione sui grandi interrogativi etici e filosofici. L’opera di Franchitti si muove tra le dimensioni dello spirito e dell’esistenza, tessendo relazioni con la società e la sua evoluzione. Ogni scultura è un viaggio interiore che invita il visitatore a sfiorare il mito e ad interrogarsi sulla propria condizione esistenziale, senza cercare risposte facili o banali.
La presentazione alla Galleria Apollina
La Galleria Apollina, location suggestiva e accogliente nel cuore del quartiere Parioli, ospiterà le opere di Franchitti fino al 17 ottobre. Questo spazio, in bilico tra la galleria d’arte e il salotto culturale, si presta perfettamente all’evento, offrendo un ambiente intimo e raccolto dove poter apprezzare la complessità delle sculture esposte. L’inaugurazione, fissata per sabato 11 ottobre alle ore 18.30, sarà accompagnata da un reading musicale per arpa, creando un altro livello di connessione tra arte e percezione.
L’ingresso alla mostra è libero, ma è previsto su appuntamento. Questo permetterà ai visitatori di godere delle opere in un contesto più personale e raccolto, consentendo una fruizione più intensa e riflessiva delle sculture straordinarie di Franchitti. L’invito è esteso a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza artistica unica, dove il tempo sembra sospendersi tra le mura accoglienti della Galleria Apollina.
Info utili
La mostra “I Custodi della Memoria” di Roberto Franchitti sarà aperta al pubblico dall’11 al 17 ottobre presso la Galleria Apollina, situata in Via Antonio Bertoloni 45, Roma. L’inaugurazione si terrà il 11 ottobre alle 18.30, con ingresso libero. L’apertura al pubblico è su appuntamento, per informazioni è possibile contattare gli organizzatori tramite i recapiti forniti.
L’evento offre l’opportunità di immergersi in un viaggio tra identità e trasformazione, attraverso la contemplazione delle sculture di Franchitti e la partecipazione a un’installazione multisensoriale unica.
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