Ogni città si può osservare sotto diversi punti di vista. Roma ha tanti punti di vista d'autore: sono quelli degli scrittori romani che la amano, la odiano, la sopportano o la supportano, che la conoscono profondamente o la sfiorano appena rimanendo comunque colpiti dalla sua unicità. Le loro voci corrispondono a infiniti colori e sfumature che ci danno un quadro sempre nuovo da osservare in ammirazione. Ecco quali sono i libri da leggere assolutamente su Roma.
Sin dal periodo della Resistenza, le donne si sono adoperate per realizzare l’Europa libera e unita in cui viviamo oggi. Il libro Pioniere. Le donne che hanno fatto l’Europa (Edizioni Settenove), a cura di Pina Caporaso, Giulia Mirandola e Michela Nanut, ne individua undici, vissute in periodi storici differenti, ma tutte impegnate nel campo dei diritti civili, in particolare di genere.
Quando la protagonista di Domani interrogo (Marsilio), l’ultimo romanzo della scrittrice romana Gaja Cenciarelli, varca la porta della scuola dove ha accettato una supplenza di un anno, non sa che sarà l’inizio di una storia d’amore.
Silvia Dai Pra’ torna in libreria con I giudizi sospesi (Mondadori), appassionante saga familiare contemporanea ambientata tra Roma e il litorale.
Stefano Salvi è uno scrittore capace di catapultare chi legge in scenari inaspettati, in ambienti riservati ai soli addetti ai lavori. Dopo aver sondato il mondo delle ONG in Buone Cause, nel suo ultimo romanzo Forbici e topi (Scatole Parlanti) scandaglia l’ambito della ricerca scientifica.
Luana Troncanetti viene definita una scrittrice che ha “il senso della carne”, e questa peculiarità si riconferma nel suo ultimo avvincente romanzo Omicidio alla Garbatella (Frilli Editori).
Leonardo Luccone torna in libreria con Il figlio delle sorelle (Ponte alle Grazie), romanzo appassionato e sofferto sulla difficoltà di ricostruire il passato, le sue ossessioni, le sue svolte.
Bugie di famiglia di Nella Frezza (Salani Editore) è uno di quei rari romanzi capaci di unire una narrazione appassionante a uno sfondo storico e sociale dettagliato.
Regista cinematografico e televisivo, - ha diretto la seconda unità del film TV Crimini e alcune parti della serie TV Distretto di Polizia e RIS -, Paolo Geremei è passato dall’obiettivo alla penna pubblicando Romane (Golem Edizioni), venti ritratti di donne ambientati in altrettanti quartieri della capitale.
Nel ‹‹secondo inverno dell’era del contagio›› lo scrittore Guido Maria Brera si aggira in cerca di un fantasma tra i binari della Stazione Termini, nelle aule de La Sapienza, sulla collina di Monte Mario dove un tempo c’era il bar Zodiaco.
Valeria Gargiullo esordisce con Mai stati innocenti (Salani Editore), un romanzo intenso e crudo sull’eredità che grava su chi è nato in un posto difficile.
Marco Di Tillo torna in libreria con un imperdibile romanzo, L’orco di Mussolini (Mursia Editore), in cui coniuga la sua abilità di giallista con l’amore per la storia.
Con Amori e Pandemie (Il Sole 24 Ore) Elisabetta Fiorito scrive un diario del Covid 19 acuto e toccante, ripercorrendo i momenti salienti di un periodo che ha cambiato le vite di molti.
Nel suo ufficio alla ONG Children’s Foundation Marta osserva la sofferenza in formato 50x70: sono i poster di posti come Ruanda, Timor, Somalia, Bosnia, Afghanistan, Libia, Haiti e Siria.
Nel suo ultimo romanzo Migrante per sempre (Baldini+Castoldi) Chiara Ingrao attraversa i confini territoriali e affettivi che hanno segnato gli spostamenti di tanti emigranti italiani.
Rientrato nella dozzina del premio Strega 2021, L’anno che a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini (SEM) è la sceneggiatura lirica e insieme grottesca di un tempo e un luogo che rivendicano con voce roca la propria esistenza.
Nell’ultimo romanzo di Giulia Caminito L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) c’è una promessa di asprezza, un filo di tensione costante che lega Gaia, la protagonista, alla madre Antonia, e che le accompagna nel loro continuo peregrinare da un posto all’altro, da una casa all’altra.
Dopo la pioggia di Chiara Mezzalama (edizioni e/o) è un romanzo attraversato da una sensazione di disastro incombente, di minaccia globale.
Con Figlia del cuore (Marcos y Marcos) Rita Charbonnier dà nuovamente voce a un personaggio femminile indimenticabile.
Dell’amore e altre forature (ediciclo editore) di Nico Maraja è un diario di viaggio in bicicletta che tra salite e discese rappresenta una metafora di vita.
Con I tuoni, edito da Ponte alle Grazie, Tommaso Giagni si conferma uno dei più lucidi narratori della periferia romana contemporanea.
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Il portale EZ Rome e' una testata giornalistica di carattere generalista registrata al tribunale di Roma - Numero 389/2008
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