Nel cuore del Bioparco di Roma è avvenuto un evento straordinario che segna un importante passo avanti nella conservazione della biodiversità. Grazie al progetto europeo LIFE EOLIZARD, nel rettilario del Bioparco sono nate 52 rarissime lucertole delle Eolie, conosciute scientificamente come Podarcis raffonei. Queste piccole, ma straordinarie creature, testimoniano il successo di sforzi congiunti dedicati alla conservazione di una specie minacciata di estinzione, con l’obiettivo di reintrodurle nell’arcipelago delle Eolie la prossima primavera.
Obiettivi e metodo del progetto LIFE EOLIZARD
Il progetto LIFE EOLIZARD si pone come un faro nella lotta contro l’estinzione delle specie a rischio. Questa iniziativa ha l’obiettivo di diminuzione della scomparsa della Podarcis raffonei attraverso un programma di conservazione sia in ambienti controllati che naturali. Il focus del progetto è stato quello di creare condizioni ottimali per la riproduzione di queste lucertole nel Bioparco di Roma. Grazie a uno screening genetico approfondito, sono state formate coppie con l’obiettivo di garantire una massima diversità genetica tra i nuovi nati. Queste coppie sono state collocate in terrari studiati per offrire le condizioni ideali alla deposizione e incubazione delle uova.
Gli sforzi dello staff del Bioparco hanno portato alla nascita di 52 individui, un risultato considerevole ottenuto attraverso tecniche avanzate di controllo delle condizioni ambientali, come l’uso di incubatrici termoregolate con temperature e umidità ideali. Durante tutta la fase dell’incubazione, durata in media 40 giorni, è stato condotto un attento monitoraggio per verificare la fertilità delle uova e assicurare uno sviluppo embrionale sano.
Importanza della conservazione della lucertola delle Eolie
La lucertola delle Eolie è un esempio di specie endemica minacciata a causa della perdita dell’habitat e della competizione con altre specie invasive, come la lucertola campestre Podarcis siculus. La particolarità di ogni popolazione di questa lucertola risiede nelle sue caratteristiche cromatiche e morfologiche uniche, rendendola un simbolo perfetto di biodiversità micro-insulare. Questi aspetti rendono cruciale il suo mantenimento, non solo per conservare la biodiversità locale, ma anche per studiare i meccanismi evolutivi che hanno portato a tali distinzioni.
Il progetto LIFE EOLIZARD mira a creare santuari sicuri per questo rettile, attraverso un programma di allevamento in cattività basato su tecniche scientifiche rigorose. La collaborazione di un partenariato diversificato e competente, comprendente istituzioni accademiche e enti di ricerca come l’Università di Roma Tre e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è fondamentale per ottenere risultati duraturi nella protezione della Podarcis raffonei.
La roadmap per il futuro del progetto e della specie
Con la nascita di questi 52 esemplari, il progetto LIFE EOLIZARD compie una tappa fondamentale per il futuro della specie, ma il lavoro è tutt’altro che concluso. I prossimi mesi vedranno un focus sulla raccolta di dati genetici e comportamentali, così come il potenziamento delle popolazioni esistenti nelle Eolie. Questo comporterà continui monitoraggi e interventi di rafforzamento che rappresenteranno la prosecuzione del progetto, cruciale per la sopravvivenza a lungo termine della lucertola delle Eolie.
La scommessa del progetto è quella di non limitarsi soltanto a un successo immediato, ma di lavorare per garantire una popolazione autosufficiente e stabile, in grado di sostenersi da sola nel suo ambiente naturale. Progetti come LIFE EOLIZARD non sono solo salvaguardie ecologiche, ma testimonianze dell’impegno collettivo nella protezione del patrimonio naturale, esaltando un modello di conservazione che potrebbe essere replicato in altre regioni critiche del pianeta.
Info utili
Le rare lucertole delle Eolie non sono visibili al pubblico presso il Bioparco di Roma, in quanto si trovano in una nursery appositamente preparata per garantire loro la massima tranquillità. Il Bioparco continua a monitorare costantemente il loro sviluppo per assicurare che crescano nelle migliori condizioni possibili fino al loro rilascio previsto per la prossima primavera.
(Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco)