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Milan – Roma: i giallorossi senza scuse

rosetti"Ma come si fa, ma come si fa, ma come si
fa!!!" Queste le parole di un noto radiocronista romanista mentre
commentava la triste prestazione della Roma a San Siro. Già. Come si fa?
Bisognerebbe chiederlo agli undici giallorossi scesi in campo contro il Milan.
Come hanno fatto a non fare bottino pieno contro una squadra vuota, priva di
gioco e di mordente? Volendo andare a scomodare Aristotele e i suoi sillogismi,
se il Milan sta a pezzi e il Milan ha battuto la Roma, vuol dire che la Roma
sta ancora più a pezzi degli uomini di Leonardo, ancora incredulo di aver vinto
la partita.

E non mi interessa l'errore arbitrale di Rosetti, anche
se gravissimo. Non mi interessa perchè al momento dell'azione di Menèz e del
rigore non dato la Roma doveva, e ribadisco doveva, stare almeno sul 2 a 0 se
non 3 a 0.

Ancora una volta la Roma senza Totti si è dimostrata una
Rometta. Senza personalità. Tutti spuntati. Nessuno che desse la sensazione di
poter fare quel qualcosa in più. Ciò che in gergo viene detto "fare la
differenza". E non si può neanche sempre giustificare tutto e tutti con il
discorso degli infortuni. Vucinic, per esempio, non ha ancora segnato in
campionato. Un po' poco per un attaccante pagato fior di milioni di euro.

Eppure la partita si era messa bene per i colori
giallorossi fin dai primi minuti dell'incontro quando, una completa e assurda
distrazione difensiva dei rossoneri permetteva a Menèz, finalmente in giornata,
di presentarsi davanti a Dida e di battere freddamente a rete. Pronti, via e
uno a zero per la Roma. Meglio di così non poteva cominciare. La Roma in
vantaggio contro un Milan disastrato. Gli uomini di Ranieri invece di dare il
colpo di grazia girano a vuoto.Nel primo tempo, bisogna dirlo, producono anche
qualche bella occasione ma nulla di veramente pericoloso per la porta del
Milan. Nonostante fra i pali ci fosse un Dida completamente frastornato.

Nel secondo tempo, non solo la Roma non cambia marcia, ma
scala fino ai regìmi minimi, dando fiato e vigore alle scarse aspettative del
Milan. Burdisso si esibisce in un fallo completamente inutile su Nesta nella
propria area di rigore. Rosetti non ci pensa un attimo ad assegnare il penalty.
Anche qui non si deve discutere se il rigore ci fosse o meno. Qui c'è da
discutere di come sia possibile che un professionista come Burdisso non
accompagni semplicemente Nesta, e non Cristiano Ronaldo, verso il fondo del
campo. Di fronte aveva un difensore, spalle alla porta e all'area. Non avrebbe
potuto fare nulla. Al massimo provare a guadagnarsi un calcio d'angolo. E
allora mi domando: Che bisogno c'era di fare quell'intervento che, palla o
piede che sia, non conta ciò che viene colpito ma viene punito il gesto? Rigore
trasformato e Milan che pareggia. Assurdo. Ma, ormai si sa, la Roma è in grado
di far rivivere pure i morti e non si accontenta di regalare il pareggio ai
rossoneri ma scopre il fianco al contropiede dei diavoli. Pato fa una magia da
quel fuoriclasse che è e buca Doni. Milan 2, Roma 1. Ci sarebbe anche lo spazio
per il terzo gol dei rossoneri se non fosse per l'espulsione di Ambrosini.

Niente da fare dunque per i sogni di rimonta della Roma.
Ranieri subisce la prima sconfitta in campionato. Anche se giuste le proteste
fatte da giocatori, allenatore e Presidente della Roma riguardo all'arbitraggio
scarso più che scandaloso, non bisogna cercare nelle sviste arbitrali nessuna
scusa per la Roma. Ai giallorossi mancano la testa e la determinazione.
Altrimenti Pizarro non si sarebbe fatto ammonire in quel modo gratuito
scagliando la palla lontano per rabbia. Lui e molti altri dovrebbero farsi un
bel bagno di umiltà e ricominciare ad essere dei giocatori veri e non a mezzo
servizio.

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