Il dramma contemporaneo troverà nuova voce a Roma con lo spettacolo “David Come quando eravamo felici”, scritto e diretto da Marco Di Stefano. Un evento che esplora le insondabili profondità dell’animo umano, rappresentato dal 14 al 16 novembre all’Altrove Teatro Studio. Questa riflessione teatrale si ispira a tragici avvenimenti di cronaca che purtroppo appaiono con una certa frequenza sulle prime pagine, evidenziando la sottile linea che separa la normalità dalla tragedia.
Un racconto di violenza e introspezione familiare
Lo spettacolo “David”, al centro della sua narrazione, mette in scena la prospettiva di un padre il cui figlio adolescente, proveniente da una famiglia borghese e apparentemente normale, compie un gesto atroce e incomprensibile. La storia si sviluppa attorno a un evento di violenta follia: un giovane di 13 anni, figlio di un medico e di un’avvocatessa, prende un’arma e compie una strage a scuola. La scelta di concentrarsi su un personaggio ritenuto centrale in queste storie, un padre, dà allo spettatore uno sguardo intimistico e disperato sulla vita dopo un evento del genere.
La narrazione s’interroga su cosa aleggia sotto la superficie delle dinamiche familiari ordinarie. Marco Di Stefano, ispirato da tragici fatti di cronaca avvenuti sia negli Stati Uniti che in Europa, sintetizza queste esperienze in un testo che scava nel profondo del dolore e delle domande senza risposta che seguono atti di violenza così estremi. Il pubblico è invitato a riflettere sui “mostri” che la società cerca di relegare ai confini dell’umanità, mentre lo spettacolo esplora anche la possibilità che questi “mostri” siano, in realtà, parte integrante del nostro tessuto sociale.
David: un dramma ispirato a reali tragici eventi
Marco Di Stefano non solo scrive e dirige “David”, ma dà anche voce ai timori contemporanei di un genitore. Egli stesso padre, Di Stefano attinge alle sue paure più intime nella creazione di questo dramma. Un episodio che simboleggia queste preoccupazioni si è verificato il 3 maggio 2023, quando a Belgrado un ragazzo di 13 anni ha usato l’arma del padre per una strage a scuola, riecheggiando eventi simili accaduti nella città di Erfurt nel 2002.
Questi tragici avvenimenti pongono in discussione l’idea di sicurezza tra le mura domestiche e sollevano interrogativi sulla capacità dei genitori di comprendere o prevedere le azioni dei propri figli. “David” vuole essere un tentativo di rendere visibili gli aspetti più oscuri dell’esperienza umana attraverso il teatro, rendendo lo spettatore testimone dell’insidiosa complessità dell’esistenza e della fragilità dei rapporti famigliari.
La produzione e l’esperienza teatrale
La produzione è guidata dall’Associazione Interdisciplinare delle Arti, a dimostrazione dell’impegno nella multidisciplinarietà e nell’inclusione di molteplici prospettive artistiche. Il valore aggiunto dello spettacolo risiede nella collaborazione con La Confraternita del Chianti e Karakorum Impresa Sociale SRL, ampliandone l’impatto culturale e sociale.
Con Andrea Trovato protagonista e la voce di Miro Baldini a far da eco ai pensieri più profondi, la messa in scena si arricchisce della maestria tecnica di Marcello Seregni al disegno luci e all’ambiente sonoro. L’equilibrio tra narrazione, recitazione e ambientazione scenica promette un’esperienza emotivamente coinvolgente, capace di far riflettere su tematiche di estrema attualità e sulla natura umana.
Info utili
Lo spettacolo “David Come quando eravamo felici” sarà in scena all’Altrove Teatro Studio, situato in Via Giorgio Scalia 53, Roma, dal 14 al 16 novembre. Gli spettacoli si terranno nei giorni di venerdì e sabato alle ore 20 e la domenica alle ore 17.
I biglietti hanno un costo di 15 euro per l’intero e 10 euro per il ridotto. Per ulteriori informazioni o prenotazioni, è possibile contattare telefonicamente al numero 3518700413 o via e-mail a ipensieridellaltrove@gmail.com.
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