Il 22 ottobre 2025, il Teatro Olimpico di Roma apre le sue porte a un evento straordinario, “Rebibbia: la Città invisibile”. In occasione del 40° anniversario della scomparsa di Italo Calvino, l’Associazione Ottava Arte presenta uno spettacolo teatrale multimediale ispirato all’opera dello scrittore, che coinvolge detenuti, ex detenuti e personale della Polizia Penitenziaria. La regia è affidata a Laura Andreini e Francesca Di Giuseppe, che hanno strutturato lo spettacolo facendo emergere la complessità dei legami tra memoria, casa e detenzione, arricchita dalla partecipazione di attori e volti noti.
La genesi di uno spettacolo unico
“Rebibbia: la Città invisibile” non è solo uno spettacolo teatrale, ma rappresenta il culmine di un progetto artistico che nasce e prende vita all’interno delle mura carcerarie, nello specifico nella Casa Circondariale di Rebibbia. Nel contesto dei Laboratori d’Arte che si svolgono nel carcere, a dirigere il progetto sono Laura Andreini e Francesca Di Giuseppe, dando vita a una nuova forma d’arte condivisa.
L’ispirazione principale viene dagli scritti di Italo Calvino, che forniscono un ideale quadro di riferimento per esplorare i concetti di casa e ricordi. Ricorrendo a una narrativa che collega il vissuto di coloro che hanno conosciuto la reclusione, lo spettacolo si snoda attorno alla simbolica figura di Itaca. Le esperienze dei detenuti diventano così i pilastri su cui si fonda la sceneggiatura, dove arte e poesia si combinano per dare voce a luoghi dell’anima e della memoria personali e collettive.
Arte e poesia come vie di fuga
Il tema centrale che emergono da “Rebibbia: la Città invisibile” rappresenta un sussurro, un’invocazione che tenta di uscire dal silenzio di una prigione letterale e figurativa. Le parole di Calvino aiutano a costruire un ponte tra le esperienze personali dei protagonisti e il pubblico, attraverso un linguaggio che diventa battito e codice Morse. È l’arte, infatti, a porsi come mezzo attraverso il quale i partecipanti riescono a trasmettere un’aperta richiesta di ascolto e comprensione.
Parte dell’unicità dello spettacolo è data dalle videoriprese di Paolo Modugno e dalle animazioni di Alessandro De Nino, che ne completano la struttura multimediale. Vi è anche la straordinaria partecipazione di figure come Alessandro Marverti e l’Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria Cinzia Silvano, a testimoniare l’importanza di un progetto davvero corale e inclusivo.
Il ruolo centrale di Rebibbia nella cultura
Il Teatro del Carcere di Rebibbia, negli ultimi due decenni, ha saputo configurarsi come vero e proprio centro culturale, contribuendo al reinserimento sociale dei detenuti attraverso le arti performative. Fondato nel 2003, ha offerto una piattaforma per oltre 2.000 detenuti, con un impegno costante anche da parte di artisti di fama internazionale. Il Teatro non solo facilita nuove opportunità per gli interpreti, ma ha anche lasciato un segno tangibile nella comunità circostante, diventando un punto di riferimento culturale nel quartiere Tiburtina di Roma.
La partecipazione dello spettacolo all’interno della Festa del Cinema di Roma sottolinea il valore e l’impegno riconosciuti a livello istituzionale e culturale. Grazie al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio, “Rebibbia: la Città invisibile” si pone non solo come evento artistico, ma anche come occasione di riflessione sulla funzione riabilitativa e umanizzante del teatro.
Info utili
L’appuntamento con “Rebibbia: la Città invisibile” è per il 22 ottobre 2025 alle ore 11:30 presso il Teatro Olimpico di Roma. L’orario è pensato per favorire la partecipazione degli studenti. L’ingresso è libero e gratuito, ma è necessaria la prenotazione nominale tramite mail rebibbiafestival@gmail.com; eventuali informazioni si possono avere al numero telefonico 069079216.
Il Teatro Olimpico si trova nel quartiere Flaminio, nelle vicinanze della fermata Metro A “Flaminio” e dispone di comodi collegamenti tramite tram e diverse linee di autobus. Per maggiori informazioni, è possibile contattare l’organizzazione tramite l’indirizzo email specificato nel materiale informativo.
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