“Nata di giovedì”, un viaggio teatrale nella psiche umana

In un’epoca in cui il diventa sempre più uno specchio delle complessità umane, “Nata di giovedì” si presenta come un’opera emblematica che invita alla riflessione. Questo spettacolo, scritto da Mikaela Dema e diretto da Massimiliano Auci e Giovanna Cappuccio, si avvale della straordinaria interpretazione di Giorgia Serrao per esplorare temi profondi come la violenza di genere, gli stereotipi sociali e la lotta interiore tra essere sé stessi e conformarsi alle aspettative altrui.

Un’interpretazione che sfida i confini dell’io

Il fulcro della narrazione ruota attorno a Serena, una donna che si dibatte tra le aspettative della società e le sue aspirazioni personali. Il personaggio di Serena, interpretato con maestria da Giorgia Serrao, è una figura complessa, una “piccola antilope” che si trasforma in “animale feroce”, simbolo della lotta interiore contro le oppressioni sia esterne che interne. La sua vita è una costante oscillazione tra due uomini: Nicola, che incarna il desiderio edonistico e soffocante, e Pietro, simbolo di una relazione di potere distorta in cui Serena assume un ruolo oppressivo.

Il testo di Dema mette in luce come la violenza di genere e gli stereotipi siano radicati nelle strutture sociali, suggerendo che il confine tra vittima e carnefice possa essere sorprendentemente sottile. Questa dualità viene esplorata con una delicatezza che tocca profondamente, spingendo lo spettatore a riflettere sulla propria posizione nel tessuto sociale.

Note di regia: minimalismo e potenza evocativa

La regia di Auci e Cappuccio porta sul palco un minimalismo scenico che accentua la potenza della narrazione. La scelta di ridurre gli elementi scenici al minimo permette al pubblico di concentrarsi interamente sull’interpretazione di Serrao e sulla forza delle parole. Il disegno luci, curato da Matteo Fasanella, diventa così lo strumento principale per guidare lo spettatore attraverso i meandri della mente di Serena, creando un’atmosfera intima e coinvolgente.

La vicinanza fisica tra gli spettatori e lo spazio scenico del Teatrosophia intensifica ulteriormente questa esperienza, trasformando la rappresentazione in un vero e proprio viaggio emotivo che si svolge tanto sul palco quanto nella mente di chi guarda.

Info utili

Nata di giovedì” sarà in scena al Teatrosophia, situato in via della Vetrina 7 a Roma, dal 29 febbraio al 3 marzo 2024. Gli orari degli spettacoli sono dalle 21:00 da giovedì a sabato, e alle 18:00 la domenica. I biglietti hanno un costo di 14,00 euro più 5,00 euro per la tessera associativa a tariffa intera, e di 11,00 euro più 5,00 euro per la tessera associativa a tariffa ridotta. È possibile effettuare prenotazioni contattando il numero 06 68801089 o il 353.39.25.682. Al termine di ogni spettacolo, Teatrosophia offre ai suoi ospiti un aperitivo, creando un momento di condivisione e riflessione che arricchisce ulteriormente l’esperienza teatrale.

“Nata di giovedì” non è solo uno spettacolo, ma una finestra aperta sulle dinamiche più intime dell’animo umano, una riflessione sulle maschere che indossiamo e sul prezzo della libertà personale in un mondo che troppo spesso ci spinge a nasconderci. Un’opera da non perdere per chi ama il teatro capace di interrogare, emozionare e provocare.

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