Massimo Ranieri 1def

Massimo Ranieri e le luci del varietà al teatro Olimpico

Massimo Ranieri 1defMassimo Ranieri va in scena al Olimpico di Roma dal 13 al 25 maggio con un nuovo spettacolo musicale e teatrale “Viviani Varietà”, opera che ricorda la nascita del varietà napoletano che è legato alla maschera di Pulcinella, alla gente di Napoli, ai suoi vicoli, alla bellezza del suo folklore. Satira, storia, musica e canzoni fanno da cornice alla bravura del protagonisti e alle eccellenti esibizioni del cast scelto con molta accuratezza e diretto da Maurizio Scaparro.

Massimo Ranieri, esponente di grande successo della musica leggera italiana e grande interprete dell’anima napoletana, si è fatto apprezzare nel corso della sua carriera anche per le sue indiscusse doti di showman attore e regista teatrale. Ha lavorato in tv anche con Anna Magnani ma la svolta della sua formazione artistica avviene nel 1980 con l’incontro del grande maestro Giorgio Strehler.

Il suo esordio teatrale avviene con “Napoli chi resta e chi parte” proprio di Raffaele Viviani con la regia di Giuseppe Patroni Griffi.

Massimo Ranieri dà voce e volto sul palco a Raffaele Viviani, attore, autore, commediografo, poeta, musicista, che segnò la storia del teatro non solo napoletano ma anche internazionale.

Viviani ereditò dal padre la passione per il teatro e dopo una fanciullezza difficile trascorsa con i numeri da circo, le marionette del teatro popolare di strada, divenne presto un personaggio di fama internazionale. Cantò il vero cuore di Napoli, con le sue ricchezze, le sue miserie, le sue ribellioni, in dialetto napoletano perché meglio rappresentava i bisogni primari di una plebe e di una umanità disperata, ma vitale. Protagonisti i soggetti della vita quotidiana di quartiere: guaglioni, sciantose, venditori ambulanti, mendicanti. Un teatro diverso, appassionante, non solo pittoresco, non solo umorismo, ma attento alle dinamiche sociali e alla creatività.

Massimo Ranieri 2 defLo spettacolo è una ricostruzione della tournée del 1929 quando con la sua compagnia di musicisti, lascia Napoli, s’imbarca sul piroscafo Duilio che da Napoli portava gli emigranti verso Buenos Aires in cerca di fortuna nel nuovo mondo.

La lunga traversata diventa l’occasione per provare uno spettacolo di varietà. Ma il vero debutto avviene sulla nave con il pubblico degli emigranti imbarcati. Sceglie gli artisti tra le persone a bordo e tra canti, balli, versi, rende lo spirito di un’epoca, quando un intero popolo sofferente si avventurava nei viaggi della speranza con il suo bagaglio di paure e di sogni.
Ranieri e Scaparro ricostruiscono una galleria di ritratti e figure in musica che Viviani aveva immaginato nella sua opera. Personaggi tipo, scugnizzi, prostitute, girovaghi, riempiono le sale di terza classe della nave che solca le acque dell’oceano mentre scorrono le note di melodie antiche, struggenti e familiari. Ranieri e gli attori cantano rigorosamente dal vivo e accompagnati dall’orchestra. Il regista spiega il significato di questo lavoro, ricordando che il varietà si è trasformato da quello che era in origine: oggi è un fenomeno culturale, autonomo per originalità delle idee, confronti e provocazioni. Viviani nel suo teatro privilegiava quel vasto materiale culturale che era la Napoli dei quartieri e quella urbana, aperto alle influenze del varietà europeo. Il talento di Ranieri saprà magicamente interpretare l’amore per la sua terra e la sua gente che ha ispirato la vita e le opere del grande artista del novecento.
Un evento teatrale che parla di storia, di costume, di , di tradizioni, da non perdere, che ci potrà emozionare, divertire e rendere consapevoli della ricchezza del nostro passato fondamentale per valutare il presente e guardare al futuro.

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