Nel contesto affascinante della Città Eterna, si apre una mostra che fonde storia e cultura nell’ineffabile cornice dei Mercati di Traiano. “1350. Il Giubileo senza papa” rappresenta un tuffo nel passato, offrendoci una prospettiva unica sul secondo Giubileo indetto a Roma in un momento storico peculiare. La mostra, che sarà disponibile per il pubblico dal 9 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, svela una narrazione che intreccia figure storiche di rilievo, eventi drammatici e il ricco tessuto culturale dell’epoca.
Un viaggio indietro nel tempo: il Giubileo del 1350
Nell’anno 1350, Roma si trova al centro di un avvenimento unico: il secondo Giubileo, promosso dal Comune di Roma e fortemente influenzato da personalità di spicco come Cola di Rienzo e Francesco Petrarca. A differenza del primo Giubileo del 1300, quest’evento si svolge durante la “Cattività avignonese”, periodo in cui i papi risiedevano ad Avignone, lontani dalla città eterna. Nonostante l’assenza del pontefice, Roma divenne un fervente punto di incontro per pellegrini animati da fede e devozione.
Visitando la mostra ai Mercati di Traiano, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in questo vibrante momento storico. Attraverso una serie di opere d’arte spesso poco conosciute, provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali, gli spettatori potranno esplorare le dinamiche e le sfide del tempo. Le statue di San Michele Arcangelo e Santa Veronica, insieme a sculture e dipinti, raccontano storie di fede e di vita di figure chiave e persone comuni che vissero questi eventi straordinari.
Le figure di Cola di Rienzo e Francesco Petrarca
All’interno della mostra, un’attenzione particolare è riservata a due protagonisti dell’epoca: Cola di Rienzo e Francesco Petrarca. Il primo, noto per il suo carismatico leadership politica a Roma, e il secondo, famoso poeta e umanista, condivisero una passione fervente per la città e giocarono ruoli significativi durante il Giubileo e gli anni successivi.
Cola di Rienzo è raffigurato nel disegno di Palagio Pelagi mentre spiega le antiche epigrafi ai Romani, testimoniando il suo contributo alla riscoperta e alla celebrazione del passato romano. Petrarca, ammiratore di Roma, viene evocato attraverso opere che ne evidenziano il mito e le gesta, rivelando come la sua presenza abbia influenzato la cultura e la politica dell’epoca. Queste figure, insieme ad altre, conferiscono alla mostra una profondità narrativa che rende il racconto storico avvincente e accessibile.
Tragedie e quotidianità del 1350
Il Giubileo del 1350 non fu privo di sfide e drammi. La Peste Nera del 1348 colpì duramente la popolazione europea, Roma inclusa, seguita dal devastante terremoto del settembre 1349. Queste calamità, presentate nella mostra, sono affiancate da finestre sulla vita quotidiana dei romani di quel tempo. Manufatti e reperti storici esposti documentano con dettaglio lo stile di vita e le difficoltà affrontate dalla cittadinanza.
Sorprendentemente, alcuni di questi manufatti sono stati recuperati appositamente per l’evento e non erano mai stati esposti al pubblico prima d’ora. La chiusura della mostra è dedicata al ritorno del papa a Roma e al rilevante ruolo giocato da santa Caterina da Siena. La narrazione è arricchita da modellini del XVIII secolo, che illustrano un progetto decorativo per la chiesa di Santa Caterina da Siena. L’esposizione offre così un esauriente quadro del passato della città, intrecciando storia, arte e cultura in un mosaico unificato.
Info utili
La mostra “1350. Il Giubileo senza papa” si terrà ai Mercati di Traiano, Museo dei Fori Imperiali, in Via IV Novembre, 94 – 00187 Roma, dal 9 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026. Gli orari di apertura sono tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, con ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 060608, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.
(Foto: Opera di Laurent Pécheux; © Venerabile Arciconfraternita di Santa Caterina da Siena a Roma)