L’arte non ha sbarre: il murale di Edoardo Ettorre a Rebibbia

“L’arte non ha sbarre” è un’iniziativa che si propone di portare l’arte dentro e fuori le carceri, attraverso una serie di laboratori e la creazione di murales. Curato da Oriana Rizzuto e sostenuto dalla Regione Lazio, il progetto ha vinto il Bando Vitamina G e si svolge nella sezione femminile del carcere di Rebibbia. L’obiettivo principale è sensibilizzare il pubblico sulle difficoltà della vita carceraria e promuovere l’importanza della formazione e rieducazione dei giovani detenuti. Questa edizione vede protagonista Edoardo Ettorre, giovane street artist premiato come Rivelazione 2023 al MArtelive, che ha realizzato un murale esterno dedicato a Caterina Martinelli.

L’opera di Ettorre sarà inaugurata il 12 dicembre 2024 in via dell’Erpice, con la partecipazione del Municipio IV, rappresentato dal Presidente Massimiliano Umberti e dall’Assessore alla Maurizio Rossi, oltre ad altre realtà locali. Caterina Martinelli, a cui è dedicato il murale, è ricordata come una figura di resistenza civile. Partecipò a manifestazioni contro la povertà al Tiburtino III e fu tragicamente uccisa nel 1944 durante un tumulto. La sua storia di coraggio e sacrificio è rappresentata nel murale, che diventa un tributo potente ed emotivo alla sua memoria.

La storia di Caterina Martinelli nel murale di Ettorre

Caterina Martinelli, simbolo di coraggio e resistenza, è al centro del murale realizzato da Edoardo Ettorre. La sua storia è una testimonianza di lotta contro l’indigenza, culminata tragicamente il 2 maggio 1944, quando fu uccisa da un agente della PAI durante un assalto. Martinelli, madre di sei figli, morì proteggendo la sua bambina, un gesto che incarna il suo spirito indomito. L’opera di Ettorre, con il suo stile pittorico spontaneo e gestuale, rende omaggio a questa figura storica, sottolineando l’importanza della memoria collettiva.

Oltre al murale, il progetto prevede la ristrutturazione del campo da calcio adiacente, un gesto simbolico per restituire alla comunità locale uno spazio di aggregazione. Questo intervento non solo abbellisce l’area, ma rafforza il legame tra il carcere e il territorio circostante, promuovendo un messaggio di inclusione e solidarietà.

Attività didattiche e opere all’interno del carcere

All’interno del carcere di Rebibbia, le attività didattiche sono state guidate dalla psicoterapeuta Valentina Iavasile e condotte dalle artiste Tiziana Rinaldi Giacometti e Chiara Anaclio. I laboratori, incentrati su temi di libertà, autodeterminazione e parità di genere, hanno coinvolto le recluse, culminando nella creazione di opere significative. Tiziana Rinaldi Giacometti ha raffigurato una donna di spalle che cammina verso il futuro, tenendo per mano la sua bambina, simbolo di libertà e speranza. Chiara Anaclio, invece, ha creato un giardino ideale, un segno di speranza e miglioramento per il quotidiano delle detenute.

Il progetto è stato realizzato dall’associazione “L’Arte non ha sbarre”, in collaborazione con Agnese Panzieri, e prodotto da MArtesocial. Fa parte dei progetti speciali della Biennale MArtelive, sotto la direzione artistica di Giuseppe Casa. Queste iniziative non solo arricchiscono il panorama artistico, ma svolgono un ruolo fondamentale nel processo di rieducazione e reintegrazione delle persone detenute, offrendo loro nuove prospettive e strumenti per il futuro.

Info utili

L’inaugurazione del murale di Edoardo Ettorre dedicato a Caterina Martinelli si terrà il 12 dicembre 2024 in via dell’Erpice, alla presenza di rappresentanti del Municipio IV e altre realtà locali. L’evento è parte del progetto “L’arte non ha sbarre”, che si svolge nella sezione femminile del carcere di Rebibbia e coinvolge detenute in attività artistiche e didattiche. Non sono stati specificati costi di partecipazione o orari di apertura per l’evento.

(Fonte e immagine: Alessandra Ventimiglia – Ufficio Stampa)

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