Il cuore della Capitale torna a pulsare arte e creatività grazie all’inaugurazione della quinta edizione di “Interazioni Festival”, un appuntamento atteso con impazienza dagli appassionati di cultura contemporanea. Quest’anno, l’evento, diretto da Salvo Lombardo, ha scelto il titolo significativo e provocatorio “Piène”, come forma di resistenza e risposta a un’epoca contrassegnata da assenze e tensioni globali. Il festival, che prende il via il 30 settembre, è organizzato da Chiasma in collaborazione con l’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio e sostenuto dal Ministero della Cultura e SIAE. Fino al 5 ottobre, Roma ospiterà oltre venticinque eventi tra spettacoli di danza, performance, workshop e talk coinvolgendo artisti e spettatori in un dialogo continuo e vibrante.
Protagonisti e tematiche del festival
La kermesse artistica si svolgerà in due sedi principali: Centrale Preneste, storica dimora del festival, e Spazio Diamante, nuovo ospite dell’evento. Quest’anno, “Interazioni Festival” presenterà un fitto programma di eventi caratterizzato dalla presenza di artisti di rilievo che esploreranno temi di grande attualità. Tra gli argomenti affrontati, ci saranno il postcoloniale e la questione decoloniale, portati alla ribalta da nomi come Francesco Di Gioia, Carmine Conelli e Giulia Grechi. Si discuterà anche di femminismo e transfemminismo attraverso le opere di Ilenia Caleo e Martina Ruggeri, mentre le tematiche LGBTQ+ saranno trattate da artisti come Igor x Moreno e Niki Petrocchi.
Oltre al nutrito elenco di temi sociali, il festival metterà in scena opere che indagano il rapporto tra corpo, percezione e memoria, come testimoniano le installazioni performative e i dibattiti che inviteranno il pubblico a riflettere sulla cultura dell’inclusione. Le performance invaderanno gli spazi romani, trasformando i luoghi in palcoscenici di interazione e dialogo tramite la partecipazione attiva del pubblico.
Programma di eventi e incontri
Il festival si aprirà con un evento simbolico, il laboratorio “Dance Well” di Vera Borghini e Carlotta Bortesi, che coinvolgerà persone affette da Parkinson utilizzando l’arte come strumento terapeutico. A seguire, l’installazione video “Terra dei Padri” di Francesco Di Gioia offrirà scorci sull’oscuro periodo dell’occupazione italiana in Libia, attraverso le poesie di Fadil Hasin Ash-Shalmani. Altro appuntamento di rilievo sarà la presentazione del libro “Il rovescio della nazione” di Carmine Conelli, che affronta la questione meridionale con uno sguardo critico al colonialismo europeo.
Tra le performance serali spicca “Il pubblico bene” di Simone Azzu e Martino Corrias, che unisce teatro e musica elettronica, creando un mosaico di voci e suoni che raccontano una Sardegna in lotta tra tradizione e modernità. Concluderà la serata “Lesbos | Λέσβος 2174” di Ilenia Caleo e Martina Ruggeri, una performance trans-femminista che invita a una riflessione sensibile e tattile sul futuro dell’identità collettiva.
Info utili
Questa edizione del festival si svolgerà dal 30 settembre al 5 ottobre in due sedi: Centrale Preneste (via Alberto da Giussano, 59) e Spazio Diamante (via Prenestina, 230/B). Gli eventi sono gratuiti con alcune performance a pagamento. Per i biglietti e le prenotazioni, si consiglia di visitare la piattaforma Eventbrite.
Raggiungere gli spazi è semplice grazie alle numerose opzioni di trasporto pubblico: Centrale Preneste è servito da bus 81, 112, 113, 213, 312 e 409, tram 5, 14, 19, e la metro C (fermate Pigneto o Malatesta). Spazio Diamante si raggiunge con bus 150F, N12, tram 5, 14, 19, e la metro C (fermate Pigneto o Malatesta).
(Foto: Dance Well – Vera Borghini; credits ph Francesco Iovine)