L’eclettico cantautore italiano Sergio Caputo ritorna sulle scene musicali con un nuovo tour che promette di offrire al pubblico esperienze sonore irripetibili. Due spettacoli distinti, “Ne approfitto per fare un po’ di musica” e “Sergio Caputo Trio”, mostreranno le molte sfaccettature del suo inconfondibile stile, amalgamando jazz, pop e swing attraverso brani iconici e nuove composizioni. L’artista, con la sua consueta ironia e la sua visione musicale raffinata, si prepara ad attraversare l’Italia, facendo tappa in diverse città emblematiche.
Un viaggio musicale tra brani storici e nuove composizioni
Sergio Caputo torna a calcare i palcoscenici italiani con “Ne approfitto per fare un po’ di musica”, performance che prende il nome dal primo album dal vivo pubblicato nel 1987. Questo spettacolo si trasforma in un vero e proprio viaggio musicale che spazia tra brani storici e nuovi lavori, arricchiti da eleganti arrangiamenti jazz-pop. Il set è composto da un ensemble di musicisti straordinari: Alessandro Marzi alla batteria, Fabiola Torresi al basso, Lorenzo De Luca al sax alto, Luca Iaboni alla tromba, Paolo Vianello al piano e Alberto Vianello al sax tenore.
Lo spettacolo non è semplicemente un concerto, ma un’esperienza che unisce ironia, poesia urbana e virtuosismo musicale. L’anima artistica di Caputo guida il pubblico attraverso un percorso sonoro unico, dove i confini tra jazz, swing e pop si fondono in un’armonia inconfondibile. Questa tappa del tour farà sosta in alcune delle più prestigiose location teatrali d’Italia, tra cui l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e il Teatro Cartiere Carrara di Firenze.
L’intimità del “Sergio Caputo Trio”
Parallelamente, Caputo offre un’esperienza più intima con il “Sergio Caputo Trio”. Questa formazione mette in risalto la vena jazz dell’artista, esplorando il suo repertorio in una versione acustica e minimale. Il trio vede Caputo condividere il palcoscenico con Alessandro Marzi alla batteria e Fabiola Torresi al basso, creando un dialogo musicale che accende la magia dell’interplay.
L’approccio intimo del trio restituisce un senso di autenticità e spontaneità che cattura l’ascoltatore. Questo spettacolo mette in risalto l’essenza della musica di Caputo, arricchita dal suo decennio di esperienza americana che ha affinato non solo le sue doti musicali, ma anche il suo rapporto empatico con il pubblico. Caputo si presenta come un ribelle musicale, un artista che sfugge alle categorizzazioni, capace di mantenere viva la tradizione jazzistica pur reinventandola con il suo tocco personale.
Un artista tra Italia, Francia e America
Sergio Caputo è una figura che ha saputo navigare tra i contesti culturali italiani e internazionali. Tra Italia e Francia, dove attualmente risiede, Caputo ha collezionato influenze e maturato un’esperienza, anche oltreoceano negli Stati Uniti, che ha contribuito a definire il suo stile musicale distintivo.
La sua carriera è caratterizzata da 19 album pubblicati e migliaia di concerti realizzati, dimostrando la sua capacità di reinventarsi continuamente, esplorando nuove dimensioni artistiche. La sua musica riflette questo spirito libero e il desiderio di sfuggire alle convenzioni, un marchio di fabbrica che continua a conquistare sia il pubblico italiano che quello internazionale.
Info utili
Per chi desidera assistere agli spettacoli di Sergio Caputo, i biglietti sono disponibili su Ticketone. La tournée farà tappa a Roma il 22 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, per proseguire il 22 gennaio al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e il 26 febbraio al Teatro Cartiere Carrara di Firenze.
Ogni concerto è un’occasione unica per vivere l’energia e la passione che Caputo sa infondere nella sua musica.
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