Palazzo Chigi ad Ariccia accoglie nuovamente un capolavoro di Caravaggio con l’opera “La presa di Cristo.” La città di Ariccia è pronta a diventare un punto di riferimento per gli appassionati d’arte grazie a una nuova esposizione che avrà luogo dal 26 settembre 2025.
Un capolavoro del Caravaggio torna ad Ariccia
Dopo il successo delle mostre a Napoli, Salerno e Gorizia, l’opera “La presa di Cristo” ritorna finalmente a Palazzo Chigi, grazie a una convenzione di comodato stipulata dal Comune di Ariccia con l’antiquario Mario Bigetti. Questa collaborazione consentirà di esporre il famoso dipinto per cinque anni, portando nuovamente al centro dell’attenzione un’opera di grande rilevanza storica e artistica. L’accordo è stato ufficialmente approvato dal Ministero della Cultura, garantendo che il quadro rimanga sotto la giusta tutela e valorizzazione per il suo valore inestimabile.
L’attribuzione dell’opera a Caravaggio è supportata da grandi esperti come Denis Mahon e Mina Gregori, e, nonostante le polemiche sollevate dalla versione dublinese del dipinto, gli studiosi sono unanimi nel riconoscere in questo capolavoro la mano del maestro. Le differenze strutturali e le caratteristiche distintive dell’opera, come la cornice originaria “nera rabescata d’oro” e le variazioni emerse dalle indagini diagnostiche, ne rafforzano l’importanza e l’autenticità.
Il contesto storico e artistico dell’esposizione
Palazzo Chigi, grazie alla sua storia e alla sua eleganza, offre il contesto perfetto per ospitare “La presa di Cristo” come parte di un più ampio percorso artistico presente all’interno della dimora. Visitarlo sarà come fare un tuffo nel passato, riscoprendo le medesime atmosfere che nei secoli hanno accolto opere di artisti di rilievo come Orazio e Artemisia Gentileschi. Questa esposizione non rappresenterà solo un’occasione per ammirare un’opera d’arte, ma permetterà di vivere un’esperienza culturale e storica integrata.
Introdurre l’opera in uno spazio che storicamente ha ospitato alcuni dei capolavori del Caravaggio permette ai visitatori di apprezzarla nel modo in cui era inizialmente destinata ad essere vista. Al tempo dei Savelli, il palazzo custodiva anche la “Negazione di Pietro,” oggi parte della collezione del Metropolitan Museum di New York. Il ritorno della tela caravaggesca ad Ariccia rinnova l’interesse per il dialogo tra arte e contesto storico che la città offre.
Verso un’esperienza culturale unica
La mostra permanente del dipinto a Palazzo Chigi intende essere più di una semplice esposizione. Inserito nella Sala Borghese, “La presa di Cristo” diventa un elemento integrante della quadreria del palazzo, permettendo di osservare come l’arte possa evolversi in un contesto architettonico di valore. Questa offerta culturale unica mira a promuovere una maggiore comprensione del lavoro di Caravaggio, inserendo l’opera all’interno del tessuto culturale e storico di Ariccia.
A livello locale, la presenza del dipinto rappresenta un valore aggiunto per il turismo, attirando non solo appassionati d’arte, ma anche studiosi e storici interessati a studiare e osservare con attenzione quest’opera controversa e al contempo affascinante. La mostra, infatti, si propone come un ponte tra il passato e il futuro, attirando un pubblico eterogeneo e accendendo nuove discussioni sull’attribuzione e sull’originalità delle opere di Caravaggio.
Info utili
Da venerdì 26 settembre 2025, sarà possibile visitare “La presa di Cristo” nella Sala Borghese di Palazzo Chigi. Gli orari di visita sono dalle 10:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:00 nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 30 marzo. Durante la stagione primaverile ed estiva, gli orari estendono il pomeriggio fino alle 18:30. I visitatori possono contattare il Palazzo Chigi ad Ariccia per ulteriori dettagli al numero di telefono 069330053.
(Foto: “Presa di Cristo” del Caravaggio, collezione privata)