Aspettando Mr. OK

Non è ancora Natale, eppure già molti a Roma aspettano il Capodanno. Per la festa, si dirà. Sì, ma non solo. Il Capodanno è l’appuntamento per una delle cerimonie più nordiche che un paese caldo come il nostro possa avere: il lancio dal ponte Cavour di Mr. OK.

È vero, i tuffatori ormai sono molti, ma nel cuore dei romani resta sempre la tradizione che vede lui, Mr Ok, come il protagonista del folle quanto entusiasmante gesto. Il capostipite della genìa, per la cronaca, era un belga nato nel 1899 e giunto a Roma nel ’45, che nel giorno del suo compleanno, ai primi di gennaio, usava buttarsi dal ponte come gesto di buon augurio.

Ponte Cavour, che è alto 16 metri, consente un tuffo decisamente plastico, ma in realtà molto pericoloso: l’acqua del Tevere, infatti, in quel punto non è molto profonda ed è particolarmente melmosa, oltre ad essere notevolmente fredda.

Ma tant’è, qui a Roma alle tradizioni non ci si rinuncia. E i coraggiosi partecipanti sono sempre più numerosi, come anche gli emozionati spettatori.

Sì, perché sono in tanti, ogni anno ad assistere alle spericolate esibizioni dei nostri emuli, appassionati che arrivano da tutte le parti del mondo. Anche i mezzi di informazione internazionali, come l’americana CBS News, ad esempio, come la britannica BBC, ne hanno dato nel corso degli anni puntuale notizia.

Un appuntamento immancabile, dunque, per il quale vale la pena di svegliarsi di buon mattino, ed assicurarsi un posto in prima fila che permetta di godere da vicino lo spettacolo. La soddisfazione, alla fine, è generale: dei tuffatori, paghi dell’aver compiuto il coraggioso gesto; del pubblico, che ha potuto festeggiare il nuovo anno regalandosi un brivido per una volta non di freddo; e del Tevere, che dopo aver conosciuto momenti di gloria, si ritrova afflitto da inquinamento e dimenticanza, ma che grazie a iniziative come questa, può tornare una volta tanto protagonista nella sua città.

Scritto da VS