Di lì in poi per espresso volere del Santo Padre viene rinnovata ogni anno a ricordo della Natività del Salvatore, un Presepe ai piedi dell’obelisco alla cui destra viene eretto l’albero di Natale donato ogni anno da una regione montana diversa dell’Europa.
Il Presepe sul sagrato della basilica, come una vera e propria opera architettonica di grandi dimensioni, ha iniziato ad essere costruito già a metà novembre, una rituale che, cadendo sempre nello stesso periodo, scandisce per i romani l’inizio dei preparativi per il Natale.
Già da un paio d’anni Papa Benedetto ha un po’rivoluzionato il classico schema della natività nella capanna, ambientando la Natività nella casa di Giuseppe a Nazareth e non a Betlemme, come racconta il Vangelo di Matteo. Turisti e cittadini dovranno però attendere il 24 dicembre per vedere la versione del presepe 2009, quando Papa Benedetto XVI inaugurerà la Sacra Famiglia.
L’abete alto oltre 30 metri con un diametro di 7, ha quasi 100 anni e fa parte degli alberi della zona che devono essere abbattuti per permettere la sopravvivenza della piante vicine.
Le oltre 14 tonnellate di legno verranno riutilizzate dopo le feste per creare sculture da mettere in vendita per raccogliere fondi da devolvere in favore dei più bisognosi.
La Vallonia ha inoltre donato, oltre all’imponente abete, circa 40 alberelli più piccoli che andranno ad ornare sale ed ambienti della Città del Vaticano.
Dopo essere stato tirato, messo in sicurezza, e aver riparato i danni che i migliaia chilometri di trasporto avevano arrecato, il laboratorio elettrotecnico ed elettronico del Governatorato del Vaticano, sta provvedendo all’allestimento dell’albero della specie picea abies, con più di 2000 palline di plastica color oro e argento e con 1500 led luminosi.
L’abete addobbato e posto dinnanzi alla Basilica Vaticana come simbolo universale di pace, verrà accesso nel pomeriggio del 18 dicembre di fronte al ministro dell’Economia della Regione Vallonia, Jean- Claude Marcourt, all’ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede Franck de Coninck, e del vescovo di Liegi, Aloys Jousten.
Insieme all’albero di Natale in Piazza Venezia e il mercatino di Piazza Navona, il presepe e l’albero in Vaticano rappresentano uno degli avvenimenti ed i simboli che per Roma e i romani tutti, anche se con una diversa valenza che senza dubbio varia tra credenti e non, segnano l’arrivo del Natale.
Certo è che per chi ha una fede cristiana veder rinnovarsi ogni anno il miracolo della Natività ai piedi dell’obelisco della piazza cristiana per eccellenza e l’albero di natale svettare nella splendida cornice del colonnato del Bernini, ha un sapore e un atmosfera tutta particolare che solo Roma sa regalare.