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Serie A: LAZIO – CHIEVO 1-1

I fischi dell’Olimpico fanno da sottofondo all’ennesima occasione persa dalla Lazio di Reja: i capitolini si fanno imbrigliare in casa da un Chievo che non va oltre il compitino, riuscendo però ad attuare al meglio il piano partita che prevedeva il ritorno da Roma con almeno un punto. I biancocelesti occupano al momento il terzo posto in solitaria ma la risalita robusta di Palermo e Udinese aggiunta alle gare da recuperare di Inter e Roma fanno pensare ad un’imminente uscita dalle posizioni di testa. Pioli conferma il 3-5-2 vincente contro il Napoli, il collega goriziano risponde con un rombo di centrocampo in cui si rivede dal primo minuto Bresciano, sin qui titolare in una sola occasione in campionato: la mossa non ripaga il tecnico. La prima chance capita sui piedi di Kozak: il ceco va avanti in area più per inerzia che per convinzione ma il suo tocco, pur maldestro, supera Sorrentino, rendendo necessario il salvataggio sulla linea di Frey. Al 18′ la Lazio perde Radu, rilevato da Scaloni. Il massimo sforzo dei romani arriva a cavallo del 39′: mancino di Zarate messo in angolo dal portiere clivense, sugli sviluppi del corner Dias stacca in completa solitudine trovando l’opposizione decisiva di Fernandes, che di testa si sostituisce al suo estremo difensore. Stanno per finire i due minuti di recupero quando Moscardelli atterra Brocchi ai 30 metri: sul pallone si presenta Hernanes, sin lì in ombra, e inventa un destro tanto violento quanto preciso. Sorrentino non è perfetto e non può nulla, padroni di casa in vantaggio all’intervallo. La reazione del Chievo è rabbiosa in avvio di ripresa. Al 4′ Bogliacino crossa in rovesciata per Fernandes, solissimo sulla linea dell’area piccola: la girata aerea dell’elvetico è flebile, Muslera blocca. Sessanta secondi più tardi Scaloni si addormenta, Sardo gli porta via il pallone in tackle e centra immediatamente verso il palo lontano dove Lichtsteiner ostacola di mestiere Thereau. Al 19′ gli ospiti trovano il pari. Corner di Bogliacino da destra, la sfera attraversa tutta l’area e Cesar allunga la gamba quanto basta per anticipare Dias e griffare l’1-1. Da lì in poi non succede praticamente più nulla: da registrare soltanto lo scollamento tra Reja e il pubblico dell’Olimpico, non proprio convinto dalle sostituzioni di Hernanes e Zarate. Buon per il Chievo, che torna a Verona vedendo incrementato di un punto il suo distacco dal Cesena terzultimo.

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