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Serie A: LAZIO – UDINESE 3-2

I capitolini dovevano vincere per volare a -3 dal Milan: nemmeno 120 secondi e la sfida si mette subito bene. Break di Rocchi – titolare per l’assenza di Floccari – e appoggio al limite per Hernanes. Il Profeta, alquanto ispirato, conclude di prima intenzione con un rasoterra mancino che si insacca nell’angolino basso alla sinistra del portiere sloveno dell’Udinese. La rete finisce per spiazzare i padroni di casa, in totale sbandamento da lì al 20esimo. Reja ridisegna i suoi con un 4-3-1-2 che avrebbe il compito di tutelare Diakitè, schierato esterno basso al posto di Radu. I fatti in realtà evidenziano ulteriormente il disagio del francese: all’11’ tiene in gioco Di Natale sull’imbucata di Sanchez, il capocannoniere spreca. Minuto 13, dai e vai Isla-Sanchez-Isla con quest’ultimo che solo davanti a Muslera spara malamente a lato. Il ritorno al 4-2-3-1 rilancia i romani. Rocchi cerca e trova la profondità di Zarate, l’argentino chiude poco un diagonale respinto senza troppa fatica da Handanovic. E’ il 25′ quando Hernanes può far diventare straordinario il suo mezzogiorno: mancino violentissimo dai 22 metri, traversa piena. La chance più grande arriva in chiusura di prima frazione e nasce da un calcio piazzato per l’Udinese. La ripartenza laziale è fulminea, Rocchi si invola crossando per Lichtsteiner. Il mestiere dello svizzero non è quello di far gol e si vede: destro flebile che non spaventa più di tanto il numero 1 dei friulani, costretto ad una nuova parata sulla ribattuta di Hernanes. Chi sbaglia paga, il conto è salatissimo in avvio di ripresa. Di Natale mette in mezzo con l’esterno, Sanchez si getta senza palla in area e di testa fredda un Muslera incolpevole. Tale aggettivo non può essere invece accostato alla retroguardia capitolina, con Lichtsteiner e Diakitè piantati a terra sul traversone proveniente da destra. Per ironia della sorte sono gli altri due difensori a confezionare il gol del 2-1 al 7′. Sul corner di Zarate c’è la sponda di Dias per Biava: girata volante in area piccola e nuovo vantaggio. A questo punto sale in cattedra Muslera, protagonista assoluto nel bene e nel male. Straordinario all’8′ sullo scavetto di Di Natale, disastroso subito dopo il quarto d’ora. Isla centra per Denis, in campo da qualche secondo: l’ex Napoli gira di testa il primo pallone toccato mentre l’uruguagio scivola sul piede d’appoggio limitandosi ad osservare la sfera che entra lentamente in porta. Il pareggio invece di gasare i friulani ha l’effetto contrario: Guidolin tira indietro i suoi lasciando il gioco in mano ai biancocelesti. L’ingresso di Kozak per Zarate scatena i fischi dell’Olimpico, Hernanes sfiora la doppietta con un destro deviato da un difensore prima e da Handanovic in angolo poi: è il preludio all’autogol decisivo che lancia la Lazio e tiene a 23 punti l’Udinese.

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