La Compagnia Berardi Casolari porta sul palco dello Spazio Diamante a Roma il tanto acclamato spettacolo “Amleto Take Away”. Questa produzione teatrale, che andrà in scena il 17 novembre, rappresenta un momento significativo nel percorso artistico di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, due figure di spicco del teatro contemporaneo italiano. Accostando ironia e drammaticità, lo spettacolo esplora le complessità e i paradossi del nostro tempo attraverso la reinterpretazione dell’opera shakespeariana.
Un affresco tragicomico sui tempi moderni
“Amleto Take Away” non è solo una riproposizione dell’opera di Shakespeare, ma un incontro tra la finzione e la realtà che scava tra le pieghe della nostra società. Gianfranco Berardi, che ha ottenuto il Premio Ubu come miglior attore per questo lavoro, interpreta un attore in crisi che affronta il palco con l’aiuto della regista e compagna Gabriella Casolari. Lo spettacolo si snoda tra le vicende autobiografiche dell’attore e l’intreccio dell’Amleto, creando un parallelismo tra le sfide esistenziali del principe danese e quelle dell’uomo moderno.
La rappresentazione del duo Berardi Casolari è un esempio perfetto di teatro contemporaneo che sa far riflettere, divertire e commuovere allo stesso tempo. Le musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone, insieme alle luci di Luca Diani, arricchiscono la performance conferendole profondità e coinvolgimento emotivo. Supportato da vari enti teatrali, tra cui il Teatro dell’Elfo e il Comune di Rimini, lo spettacolo ha girato l’Italia e l’estero, raccogliendo successo e approvazione dal pubblico e dalla critica.
La contaminazione tra teatro e vita
In “Amleto Take Away”, le vicende personali di Gianfranco Berardi, come la scoperta della malattia e la cecità, diventano parte integrante del racconto, fondendosi con l’opera di Shakespeare per dar vita a un nuovo modo di interpretare il dramma del principe di Danimarca. Lo spettacolo riflette sulle pressioni sociali odierne, dalla vana ricerca di approvazione sui social media alle difficoltà di affermazione personale in un contesto in cui le certezze sembrano dissolversi.
La chiave tragica di “Amleto Take Away” risiede nel suo realismo contaminato dalla poesia e dall’ironia. Berardi e Casolari riescono a trasformare il palco in uno specchio della società attuale, mettendo in luce le sue incoerenze senza rinunciare alla bellezza del linguaggio teatrale. Utilizzano il personaggio di Amleto come metafora dell’incertezza esistenziale, ma lo ribaltano, trasformando il suo agire apparentemente fragile in una forza reattiva contro le convenzioni sociali.
Una riflessione sulla modernità
Il testo di “Amleto Take Away” invita il pubblico a riflettere sull’identità in un’epoca dominata dall’immagine e dai social network. La celebre domanda “To be or not to be” si reinterpreta in un contesto moderno, dove il dilemma esistenziale ruota attorno al bisogno di apparire perfetti e infallibili. La superficialità dell’esistenza è messa sotto processo in uno spettacolo che mescola riflessioni profonde e momenti di comicità dichiarata.
La collaborazione tra Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari si dimostra ancora una volta una potente alchimia scenica. In questo spettacolo, Casolari agisce come regista e co-interprete, introducendo pause e modelli di interazione che amplificano la portata emotiva della narrazione. Berardi, con il suo stile unico, accompagna lo spettatore in un viaggio interiore che richiama l’attenzione su aspetti spesso trascurati della vita quotidiana. Il risultato è un prodotto teatrale che affascina per la sua incisività e la capacità di sollevare interrogativi senza tempo.
Info utili
Lo spettacolo si terrà il 17 novembre alle 20:30 presso lo Spazio Diamante, in Via Prenestina, 230/B a Roma. L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione obbligatoria alla mail botteghino@spaziodiamante.it
Lo spettacolo è accessibile anche a persone cieche e sorde grazie a servizi di audiodescrizione e sovratitolatura digitale.
Gianfranco Berardi tornerà poi a Roma, il 21 novembre, presso lo Spazio Rossellini con “LidOdissea”. Anche per questo evento, Casolari collabora al testo e alla regia.
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