Alessandro Haber torna sui palcoscenici italiani con la sua ultima fatica teatrale, “Volevo essere Marlon Brando”, uno spettacolo originale in cui l’attore di origine triestina guida il pubblico attraverso un viaggio intimo e sincero nella sua vita e carriera. Tratto dalla collaborazione con Mirko Capozzoli e adattato per la scena da Giancarlo Nicoletti, lo spettacolo offre uno sguardo schietto e appassionante sul percorso umano e artistico di Haber. Un’odissea a metà tra realtà e immaginazione, dove il protagonista condivide senza veli i momenti più significativi della sua esistenza in un mosaico teatrale che promette emozioni e riflessioni.
Un viaggio tra realtà e immaginazione
Lo spettacolo “Volevo essere Marlon Brando” inizia con una chiamata sorprendente che arriva ad Alessandro Haber da ciò che potrebbe essere sia il cielo sia la sua coscienza. Questo spunto surreale dà il via a un racconto che è un incontro tra confessioni personali e sogni, dove Haber, come attore e uomo, si spoglia di fronte al pubblico. Molto più di una semplice narrazione autobiografica, lo spettacolo è un vero e proprio flusso di coscienza visivo e sonoro che mescola episodi reali con visioni immaginarie, fondendo con maestria ironia e malinconia.
Tra apparizioni improvvise e dialoghi inaspettati, il palcoscenico diventa uno spazio dove lo spettatore può ritrovarsi e perdersi, dove ogni parola pronunciata è un invito a riflettere su temi condivisi. Questo intreccio continuo tra ricordi, visioni e rivelazioni rende “Volevo essere Marlon Brando” un’esperienza teatrale partecipativa e avvincente, in cui Alessandro Haber non si limita a recitare, ma invita il pubblico a un dialogo sincero e diretto.
Una celebrazione teatrale della vita
Attraverso questo spettacolo, l’attore celebra la sua stessa esistenza e il teatro, un’arte che per lui rappresenta una missione e un destino. Haber racconta senza filtri della sua infanzia tra Tel Aviv e Verona, delle sue relazioni amorose e delle amicizie che hanno segnato la sua vita, delle cadute e delle rinascite che ha affrontato. Ogni parte della sua vita si intreccia in una narrazione fluida e ininterrotta, che sa emozionare ma anche far sorridere.
La regia di Giancarlo Nicoletti è particolarmente efficace nel costruire attorno a Haber uno spettacolo che esalta il suo carisma unico, usando una regia che non teme di osare e che intreccia parola, musica e gioco scenico in modo armonioso. La drammaturgia evita il monologo tradizionale per puntare su un approccio corale, dove altri attori si alternano nelle vesti di comprimari, amici e amori, aggiungendo ulteriore profondità alla rappresentazione.
Un progetto teatrale audace e originale
“Volevo essere Marlon Brando” non è solo uno spettacolo, ma un progetto teatrale ambizioso, che sfida le convenzioni tradizionali del teatro. Alessandro Haber e il resto della compagnia, tra cui Francesco Godina, Brunella Platania e Giovanni Schiavo, si muovono in uno spazio scenico che si trasforma continuamente, sostenuti da musiche originali e un raffinato disegno luci. La produzione, orchestrata nei dettagli da Goldenart Production con la collaborazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, racconta la vita di Haber in modo che possa essere vissuta, più che raccontata, dal pubblico.
Questo approccio permette a coloro che partecipano allo spettacolo di immergersi completamente in una narrazione che è tanto personale quanto universale. Il salotto di Haber diventa una finestra sulla sua realtà, dove ogni elemento scenico è pensato per coinvolgere e sorprendere. La scelta di Nicoletti di rendere il pubblico parte attiva del racconto è un modo per riaffermare l’importanza del teatro come rito comunitario e condiviso.
Info utili
Lo spettacolo sarà in tournée in diverse città italiane dal 7 novembre al 21 dicembre 2025. Tra le date più importanti, ci sono Roma al Teatro Sala Umberto dal 18 al 23 novembre e Trieste al Politeama Rossetti dal 27 al 30 novembre. La durata dello spettacolo è di 1 ora e 30 minuti. Le scene sono state curate da Alessandro Chiti, mentre le musiche sono state composte dal duo Oragravity.
Lo spettacolo è un invito rivolto a tutti gli appassionati dell’arte teatrale e a prendere parte a questa esperienza unica. L’opportunità di vedere Alessandro Haber, uno dei grandi maestri del cinema e del teatro italiani, raccontare la sua vita in maniera così personale e diretta è un evento da non perdere.
(Foto: foto di scena, ph Tommaso Le Pera)
