
Del resto, il loro ultimo lavoro si intitola “Resurrection” (2013) ed è giustamente un loro ritorno sulle scene, dato che per lungo tempo circolavano voci su di un possibile scioglimento, alimentate comunque dallo stesso leader che, presentando l’album precedente “The Seventh Seal” (2006), lo aveva definito come l’ultimo capitolo della loro storia, quasi un cerchio che si chiude.
Invece, ecco un nuovo album che ribadisce l’eterna giovinezza di questa storica band. C’è un po’ tutto in tale lavoro e le caratteristiche che hanno fatto la fortuna del gruppo sono ben presenti e non possono che rendere felici i fans.
I Death SS si sono contraddistinti, fin dagli inizi, per il modo estremo di proporsi dal vivo. Sul palco accade qualsiasi cosa e lo possiamo definire, per certi versi, uno spettacolo da Grand Guignol, tuttavia non c’è solo semplice apparenza. I testi, infatti, affrontano temi legati all’occulto, al satanismo (chiari riferimenti ad Aleister Crowley), a tutto il filone della letteratura gotica ed ai vecchi film horror della Hammer.
Tra agli album più significativi del gruppo, segnaliamo Black Mass (1989), “Heavy Demons” (1991) e “Panic” (2000).
La band intanto è pronta per promuovere l’ultima fatica con un tour che toccherà anche la Capitale, o meglio a due passi dalla Capitale, Ciampino. Appuntamento il 25 ottobre 2013 all’Orion Live (viale J.F. Kennedy 52) con inizio alle ore 22.
