Il Museo di Roma in Trastevere si trasforma in un palcoscenico visivo che mette in luce i legami tra festività e territori con la mostra “Legami intangibili. Ventotto paesaggi festivi in mostra”. Un riflettore puntato sulle espressioni culturali attraverso gli scatti di cinque talentuosi fotografi. La mostra non è solo un’esposizione di fotografie, ma un racconto visivo, che esplora paesaggi e tradizioni festivi italiani, svelando la ricchezza del patrimonio culturale immateriale del nostro Paese.
Fotografia e patrimonio: un connubio unico
Il progetto “Legami intangibili” nasce da un’iniziativa dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, sotto l’egida del Ministero della Cultura, e viene presentato in collaborazione con il Museo di Roma in Trastevere. Quest’iniziativa non si limita a immortalare scene di festa: si addentra nelle storie che ogni immagine porta con sé, ponendo domande e fornendo risposte visive sul patrimonio culturale italiano. La mostra si avvale dell’opera di cinque fotografi italiani, protagonisti di un viaggio che esplora i luoghi e le comunità attraverso la lente della festa, sfidando costantemente i confini tra la documentazione e l’interpretazione artistica.
Le immagini esposte diventano un mezzo per riconnettersi con le nostre radici culturali, approfondendo temi come l’interrelazione tra esseri umani e l’ambiente, contribuendo alla comprensione dell’importanza della festa come patrimonio comune. Gli scatti di Marina Berardi, Barbara Di Maio, Francesco Faraci, Francesco Francaviglia e Fausto Podavini danno vita a un dialogo tra la contemporaneità e la tradizione, attraverso il quale emergono nuove interpretazioni e chiavi di lettura del festivo.
Profili dei fotografi in mostra
Dietro ogni immagine presente nella mostra si cela la visione creativa di cinque talenti fotografici distinti, ognuno dei quali porta una prospettiva unica. Francesco Francaviglia, per esempio, si ispira a Ferdinando Scianna nel reinterpretare la corsa dei nudi di Lentini, mentre Barbara Di Maio esplora i Misteri di Campobasso con un’ottica eterotopica. Marina Berardi esplora i paesaggi virtuali del Lucca Comics and Games, concentrandosi sulla fusione tra tradizione e innovazione, mentre Francesco Faraci documenta le lotte quotidiane dei bambini di Brancaccio a Palermo con un acuto senso dell’umanità.
Fausto Podavini, medaglia d’oro del World Press Photo, cattura invece la vita rurale di Accetura attraverso il suo obiettivo esperto, restituendo un’interpretazione sensibile e rappresentativa del contesto culturale. Questi artisti utilizzano la fotografia come mezzo per creare legami intangibili tra osservatori e soggetti, esortando il pubblico a riflettere sulle dinamiche culturali e sociali che influenzano il nostro tessuto culturale.
Un dialogo continuo tra cultura e fotografia
Oltre all’esposizione fotografica, il progetto “Legami intangibili” si arricchisce di una serie di incontri e giornate di studio, organizzati in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. Questi eventi fungono da piattaforma per dialoghi stimolanti tra comunità, antropologi, studiosi e fotografi, offrendo uno spazio di confronto per discutere sull’importanza della salvaguardia dei patrimoni culturali attraverso la lente del fotografo.
Queste attività forniscono l’opportunità di approfondire ulteriormente le tematiche esplorate dalla mostra, creando un ponte tra ricerca accademica e pubblica fruibilità. In questo contesto, la fotografia diventa un potente strumento di narrazione e documentazione, facilitando una comprensione più profonda delle nostre radici culturali, delle tradizioni e del loro significato nella società moderna. La mostra e gli eventi ad essa collegati invitano tutti a partecipare a questo dialogo continuo che esplora il cuore pulsante della nostra eredità culturale.
Info utili
“Legami intangibili. Ventotto paesaggi festivi in mostra” sarà aperta al pubblico dal 19 settembre 2025 al 1° marzo 2026 al Museo di Roma in Trastevere, situato in Piazza S. Egidio 1b. La mostra è accessibile dal martedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 20:00; l’ultimo ingresso è consentito un’ora prima della chiusura. Il costo del biglietto intero è di 12 euro, con tariffe ridotte per i residenti a Roma Capitale. L’ingresso è gratuito per i possessori della “MIC Card”.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio al numero 060608, operativo tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
(Foto: Egetmann, Termeno sulla Strada del Vino BZ © Archivio ICPI- ph Berardi)