HappyAgeing: rischio malnutrizione e disturbi alimentari negli anziani

Giornata Mondiale Alimentazione 2018
HappyAgeing: rischio malnutrizione e disturbi alimentari negli anziani
Attivo il programma “Longevitiy Food Action” di HappyAgeing dedicato alla nutrizione

Le persone anziane sempre più spesso vivono con difficoltà il loro rapporto con l'alimentazione. Dalla scelta dei cibi poco salutari e di scarsa qualità al verificarsi di disturbi dell'alimentazione, sono molteplici i problemi che mettono a rischio il naturale processo di invecchiamento in delle persone over 65. A sottolineare la questione, spesso poco conosciuta o sottovalutata, è HappyAgeing, l'Alleanza Italiana per l'invecchiamento attivo in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. “Numerose evidenze scientifiche e sociologiche – ha dichiarato Michele Conversano, presidente di HappyAgeing – conducono ad affermare che, nel nostro Paese, gli anziani non sono affetti da scarsa nutrizione, ma soffrono sempre più soprattutto di cattiva nutrizione, per carenze di nutrienti essenziali, per il consumo di prodotti ricchi di conservanti, sali e grassi occulti e questo anche e soprattutto per difficoltà economiche.”

La solitudine, i problemi dentari, la scarsa disponibilità economica, la perdita dell'appetito sono tra i fattori che condizionano le abitudini alimentari dell'anziano, ostacolando uno stile di vita sano e funzionale a garantire l'invecchiamento in Salute. L'isolamento, l'apatia, spingono gli anziani a perdere interesse per il cibo, sia nella preparazione che nella scelta delle pietanze. Un fenomeno più accentuato negli uomini che spesso per pigrizia tendono a privilegiare scatolette e cibi pronti. L'isolamento sociale può spingere alcuni anziani a trovare rifugio nelle abbuffate tipiche dei soggetti bulimici.

A essere quindi colpiti da anoressia e bulimia non sono solo i giovani, infatti, ma sempre più anche gli over 65. Un trend poco conosciuto e riconosciuto, ma diffuso specialmente nelle grandi città. “Gli anziani sono soggetti particolarmente deboli e gli traumatici, come la perdita di una familiare o la scarsezza di condizioni economiche o la perdita di fiducia nel futuro sono eventualità che possono condizionare in maniera diretta lo stile alimentare – ha aggiunto Conversano – La perdita di motivazione nel cibo e nella cucina porta spesso a non variare adeguatamente la dieta, provocando carenze nutrizionali particolarmente pericolose in presenza di patologie pregresse. Soprattutto in queste situazioni la magrezza eccessiva può essere imputata facilmente ad altri disturbi e non riconosciuta come sintomo di un disturbo alimentare da tenere sotto stretto controllo medico.”

“L'alimentazione negli anziani è uno dei pilastri principali per l'invecchiamento attivo, – aggiunge Marco Magheri, direttore HappyAgeing – secondo le priorità strategiche indicate dalla Commissione europea è al centro dell'avviso per la manifestazione di interesse lanciata oggi da HappyAgeing, l'Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo. Il programma dedicato alla nutrizione “Longevity Food Action” di HappyAgeing è finalizzato ad aiutare la popolazione anziana ad acquisire consapevolezza sull'importanza di scegliere una nutrizione salutare, sostenibile economicamente e sul piano ecologico, oltre che come strumento di sviluppo della convivialità e della solidarietà tra le generazioni.”

 

 

HappyAgeing – Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo, presieduta da Michele Conversano, nasce nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell'anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell'invecchiamento attivo. L'iniziativa nasce per rispondere alle indicazioni della Commissione europea che, con partnership per l'innovazione sul tema “invecchiare rimanendo attivi e in buona salute”, ha inteso stimolare il mondo scientifico, della società civile e delle istituzioni a rivolgere una maggiore attenzione sui temi del progressivo invecchiamento della popolazione europea e delle dinamiche socioeconomiche e culturali ad esso connesse. Fanno parte dell'Alleanza HappyAgeing fanno parte: SItI, SIGG, SIMFER, SIGOT, FNP CISL, SPI CGIL, UIL Pensionati, FAP ACLI e Federsanità ANCI. Dal 2015 HappyAgeing è stata cooptata dall'International Federation on Ageing, osservatore permanente presso le Nazioni Unite.

 

 

Fonte Ufficio Stampa Paola Perrotta

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