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Roma Wi-Fi a disposizione dei turisti e dei romani gratuitamente per un’ora al giorno

wifi provincia di roma logo fonte Provincia di RomaPoco
prima di Natale il presidente della provincia di Roma, Zingaretti, ha
inaugurato il 50º hot spot della rete provinciale Wi-Fi
che, nei progetti
dell'amministrazione, nel giro di due anni porterà a costellare tutto il
territorio provinciale con ben 500 ripetitori. 

Il servizio

Il servizio permette di navigare in Internet gratuitamente
per un'ora al giorno usufruendo della maggiore velocità erogabile attraverso la
banda larga [[Wi-Fi]], soprattutto se paragonata all'analogo servizio
utilizzabile mediante chiavetta [[UMTS]]. Tutti i cittadini italiani possono
registrarsi rapidamente a ProvinciaWiFi ed iniziare a navigare da subito dai
propri portatili, palmari e telefonini WiFi. Essendo la banda veramente larga e
a consumo illimitato nell'ora concessa è possibile anche effettuare telefonate
Skype, upload o download di video YouTube, magari riversando quanto girato o
scattato nel corso della visita della nostra splendida provincia.

Gli hot spot a Roma e provincia

 
wi-fi_logo fonte wikipediaIl progetto prevede di coprire capillarmente la provincia di
Roma in un'ottica di servizio pubblico per ridurre il gap tecnologico che il
resto della provincia potrebbe subire soprattutto se paragonata alla capitale. Consultando
questa cartina ci si può rendere facilmente conto di quanto sia
già stato fatto nell'arco di pochi mesi
e di quanto ambizioso sia un piano
del genere. D'altra parte la banda larga
in mobilità è diventata un'esigenza imprescindibile per un paese moderno

come l'Italia. Il fatto che un'amministrazione pubblica si prenda carico di
fare da apripista sostenendo i costi di una sperimentazione che altrimenti
sarebbero difficilmente sostenibili dal privato è senz'altro un segnale forte e positivo che non può
essere che benvenuto in un momento di incertezza economica come il presente. Se
poi tutto ciò viene esteso anche ad aree
meno densamente popolate, usualmente trascurate dai grandi player di mercato
,
l'amministrazione pubblica assolve pienamente alla sua mission istituzionale. D'altra
parte la miniaturizzazione dei dispositivi porterà inevitabilmente tutti
cittadini ad abbandonare il complicato computer e ad adottare sempre più di
frequente più semplici dispositivi
palmari
per le proprie navigazioni quotidiane. Il mercato futuro sarà florido e succulento, ben lo sanno le compagnie
telefoniche mobili che hanno messo a punto diversi piani tariffari
scontatissimi per permettere una navigazione flat ai propri utenti mobili.
Ultimo annuncio di questi giorni è quello di TIM che promette il raggiungimento
di una banda larga di ben 20 Mbps mediante chiavetta, quindi paragonabile alla
velocità media di un dispositivo [[Wi-Fi]]. dlink_wireless_router fonte wikipediaBisognerà vedere se la copertura sarà limitata solo ai grandi
centri dove economicamente più conveniente. Per la loro capillarità e gratuità
sono lodevoli  iniziative private come Fon
che, utilizzando i router dei singoli utenti privati, permette a tutti gli
aderenti al circuito di agganciarsi in tutta Europa al circuito Fon e navigare
gratuitamente con un'ottima copertura di segnale (vedi
copertura
). Lo sanno bene gli esercenti di [[Trastevere]] che in passato
hanno deciso di coprire tutto il quartiere mediante questo sistema per
garantire la navigazione ai loro clienti. Il
problema di questi sistemi privati
è che, pur essendo affidabili e
collaudati, non sempre sono del tutto legali
in Italia
e difficilmente possono essere utilizzati da un'utenza business
che necessita di affidabilità e sicurezza (la disponibilità di un nodo Fon è
legata esclusivamente alla buona volontà del proprietario che si impegna
mantenere acceso il proprio router).

Gli utenti ideali: turisti italiani, ma non gli stranieri

Ma quali possono essere gli
utenti ideali
di un servizio che permette la navigazione però solo un'ora
al giorno? Tutti coloro che vogliono mandare
a casa i propri contenuti multimediali
, alla fine di una estenuante
giornata di escursioni turistiche, oppure, quando il sistema sarà perfezionato
e più capillare, tutti cittadini della
provincia di Roma
dotati di apparecchi palmari abilitati al [[Wi-Fi]], che
vogliano accedere ad Internet durante i
tempi di attesa di una giornata
(attesa del bus, pausa caffè, in coda alla
posta ecc. ecc.). Purtroppo, a quanto ci risulta, per il momento l'uso di
questo sistema sembra precluso ai
turisti stranieri
, che, a nostro avviso, potrebbero essere dei grandi
fruitori e promotori al tempo stesso di un'immagine più moderna della provincia
di Roma. D'altra parte non è un mistero che spesso i turisti dal Nord Europa, per non parlare dei nordamericani, sono decisamente più Internet friendly
dei nostri concittadini. Il problema principale all'apertura a turisti non italiani
non è tecnico, ma sembra legato al particolare meccanismo di autenticazione di
cui si parlerà di seguito.

La prova su strada dalla registrazione e navigazione

I progettisti di Provincia WiFi si sono dovuti confrontare
con uno spinoso problema da risolvere
prima di lanciare il servizio: si trattava di escogitare un metodo di
registrazione facile da utilizzare ma che garantisse il rispetto della legge
che impone l'identificazione certa dell'utente. La soluzione trovata è stata elegante e geniale. L'utente può
connettersi direttamente al ripetitore di Provincia WiFi che proporrà come
prima pagina di navigazione un modulo di registrazione in cui immettere i
propri dati, gli estremi di un documento d'identità italiano ed un numero di
cellulare italiano. Finita la registrazione basterà chiamare un numero gratuito
italiano e vedersi istantaneamente autenticare la connessione ed assegnare una
password di navigazione. Nei collegamenti successivi basterà semplicemente
autenticarsi con la password fornita. Abbiamo
provato la procedura al nodo di via De Lollis e tutto è filato liscio: in 5
minuti eravamo on line.
Dalle nostre prove su strada (è proprio il caso di
dirlo in questa occasione) la navigazione
si è rivelata fluida e la copertura
omogenea
con segnale forte e stabile anche nei piccoli spostamenti
effettuati in auto (quindi in condizioni di schermatura parziale del segnale).

Cosa potrebbe migliorare

A nostro avviso, come tutti i grandi progetti, anche questo
presenta degli aspetti migliorabili. Non siamo ad esempio riusciti a trovare da
nessuna parte un metodo per registrarsi
preventivamente
via web al
servizio, in modo da evitare la pur semplice procedura mentre si usa il proprio
palmare, quindi con una mano impegnata a tenere il dispositivo, l'altra che
impugna il documento per leggerne gli estremi, l'altra (la terza ???) ancora
che compone il numero di attivazione…
Sarebbe davvero comodo un servizio di
pre-registrazione
in modo da sfruttare la connessione autenticata fin dalla
prima navigazione col palmare. Inoltre, sarebbe
importante estendere il servizio agli stranieri, magari fornendo delle card di
autenticazione
da distribuire nei punti di informazione turistica.

L'importanza del
coinvolgimento dei privati
per raggiungere una copertura veramente capillare
è stato compreso dalla Provincia di Roma fin dai primi passi del progetto,
vorremmo poter leggere sul sito dedicato una
chiara esposizione dell'iter che gli esercenti di Roma e provincia
possono
seguire per diventare hot spot e,
magari, regalare ai propri clienti
minuti in più
oltre l'ora gratuita.

In conclusione questo e un
servizio che vorremmo vedere imitato in più parti d'Italia
. Ci appassiona
vedere come è stato progettato e come, giorno dopo giorno, viene sviluppato.
Diamo appuntamento ai nostri lettori
poco prima di Pasqua
per un aggiornamento della situazione di ProvinciaWiFi
all'aprirsi della vera alta stagione turistica romana.

Info e dettagli: Provincia di Roma

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