
Cresciuto all’Accademia per giovani attori di Gigi Proietti, Brignano è comico, regista, cabarettista, attore e conduttore televisivo di indiscussa bravura e versatilità che riesce sempre a catturare il suo pubblico sia al cinema che a teatro che in televisione. Anche questa volta ci farà emozionare nel riportare in scena la famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini con la collaborazione artistica di Luigi Magni, e le splendide musiche di Armando Trovajoli tra cui Roma nun fa la stupida stasera e Ciumachella de Trestevere. Rugantino è stato messo in scena per la prima volta il 15 dicembre del 1962 al teatro Sistina con gli indimenticabili Nino Manfredi e Aldo Fabrizi insieme a Lea Massari, Bice Valori, Lando Fiorini. Successivamente altre fortunate versioni hanno visto protagonisti attori famosi come Enrico Montesano, Valerio Mastandrea, Michele La Ginestra, Maurizio Mattioli, Sabrina Ferilli, Alida Chelli, Ornella Vanoni, Simona Marchini. La storia musicale in dialetto romanesco è costruita sul personaggio popolare di Rugantino, giovane spaccone e un po’ furfante che vive di espedienti, ma che alla fine saprà riscattarsi con una morte eroica.

Rugantino è infatti ambientato nella Roma papalina del 1830, e la vicenda si svolge tra vicoli, osterie, scommesse, sfide ai coltelli, patiboli, amori clandestini e attraverso le serenate, gli stornelli tipici della Roma verace e violenta di quei tempi.
Era l’epoca dei bulli, vero fenomeno sociale e Rugantino incarnava il bullo romano, sempre armato di coltello (la spada dei poveri), forte, fumantino e indolente, ma di parola d’onore (a modo suo).
Brignano sembra un Rugantino nato, per la sua faccia da romano sbruffone ma simpatico.
Lo abbiamo già apprezzato nel 2010 quando mise in scena una maschera romanesca moderna e personalizzata, ricordando per alcuni tratti i suoi accattivanti show televisivi, ma muovendosi in modo disinvolto anche quando il momento richiedeva una recitazione più drammatica e intimistica.
La regia dello stesso Brignano sarà perfettamente aderente a quella originale di Garinei e Giovannini, originali come nelle precedenti edizioni saranno i costumi, come quelli indossati da Maurizio Mattioli, ovvero Mastro Titta nelle vesti che furono di Aldo Fabrizi, quasi a celebrare e legittimare l’eredita di uno dei ruoli più importanti dopo quello dei protagonisti principali, Rugantino e l’affascinante Rosetta che sarà interpretata da Serena Rossi.
Sarebbe ingeneroso un paragone con i mostri del passato, quello che conta è che i nuovi e giovani attori riescano a farci divertire e a rendere al meglio lo spirito dei personaggi dell’epoca e le magiche atmosfere di una Roma sparita.
Come nel 2010 non mancherà l’entusiasmo del pubblico e Brignano non deluderà le aspettative, lo spettacolo sarà ancora godibile e coinvolgente.
