Il Teatro di Documenti di Roma si prepara a ospitare uno degli spettacoli più attesi della stagione, la rappresentazione della tragedia “Trachinie” di Sofocle, con la regia di Walter Pagliaro. Questo evento, che si svolgerà dal 15 al 23 novembre, promette di rinnovare l’interesse per un capolavoro antico, spesso messo in ombra dalle opere più celebri del drammaturgo greco, attraverso una lettura moderna e profondamente evocativa.
Un viaggio tra mito e psicologia interiore
Il dramma di Sofocle, “Trachinie”, sebbene meno noto rispetto ad altre tragedie come “Edipo Re” e “Antigone”, si distingue per la sua complessità emotiva e psicologica. Al centro di questa opera c’è Deianira, moglie di Eracle, che vive un’esistenza dominata dall’attesa e dall’ambiguità degli oracoli. La protagonista, interpretata nella rappresentazione da una straordinaria Micaela Esdra, è una figura femminile forte e tormentata, che cerca di decifrare i misteri che le gravitano attorno.
Walter Pagliaro, regista e già assistente di Giorgio Strehler, conduce il pubblico in un’esplorazione interiore della protagonista. Deianira non è solo una moglie in attesa del marito, ma una donna che indaga in profondità la natura del maschile nell’epopea di Eracle. In questa versione della “Trachinie”, la tragedia non è solo un evento spettacolare ma un’occasione per riflettere sulla manipolazione dei sentimenti e sulla più sconcertante delle realtà: la distruzione auto-imposta come forma di rinascita e purificazione.
La rappresentazione di una donna visionaria
La messa in scena di Pagliaro nel Teatro di Documenti non si limita a una mera trasposizione del testo antico, ma spinge lo spettatore a riflettere sulle implicazioni che la storia di Deianira ha nel contesto moderno. Deianira diventa metafora di ogni donna che lotta contro i propri demoni, che si confronta con i propri limiti e che è disposta a mettere in discussione l’ordine delle cose in nome di una passione che arde al di fuori dei confini della ragione.
Un elemento centrale nel dramma è l’uso del filtro, elemento di tragica ambivalenza. Deianira bagna con il sangue di un centauro il mantello destinato a Eracle, ignara delle conseguenze devastanti di tale gesto. Pagliaro interpreta questo atto non solo come un errore fatale, ma come un simbolo della delicata e spesso autodistruttiva tensione tra amore e potere. Le musiche di Richard Wagner, i costumi di Annalisa Dipiero, e la scelta di un cast che include attori come Cristina Maccà e Fabrizio Amicucci, supportano la visione registica che rende l’opera vibrante e coinvolgente.
Una produzione tra classicità e contemporaneità
Con la regia di Walter Pagliaro, la “Trachinie” di Sofocle viene riletta sotto una luce nuova, con una scenografia che enfatizza l’interiorità dei personaggi e la loro lotta simbolica con il destino. L’allestimento è reso ancora più incisivo da musiche sublimi e costumi evocativi, che portano lo spettatore a viaggiare indietro nel tempo e, allo stesso tempo, a interrogarsi sul presente.
La storia di Deianira ed Eracle non è solo un racconto di amore e tradimento, ma un viaggio verso la scoperta di se stessi in relazione a forze più grandi. Il Teatro di Documenti, con la sua struttura intima, rappresenta il luogo ideale per accogliere un’opera di questa portata, che nell’intimità del suo spazio non teme di mettere a nudo le anime dei protagonisti e del pubblico stesso. Un’esperienza che invita a guardarsi dentro e a riflettere sul proprio rapporto con il destino e i sentimenti irrazionali.
Info utili
La “Trachinie” di Sofocle, con la regia di Walter Pagliaro, andrà in scena al Teatro di Documenti di via Nicola Zabaglia, 42, dal 15 al 23 novembre. Gli orari delle rappresentazioni sono: martedì e mercoledì alle ore 17.30, giovedì, venerdì e sabato alle ore 20.45, e domenica alle ore 18. Il costo del biglietto è di 15 € per il biglietto intero, 12 € per il ridotto, e 3 € per la tessera. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il teatro ai numeri di telefono 06/ 45548578, 328/8475891.
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