L’arrivo di ottobre porta con sé una ventata di cultura e inclusione a Roma con la quinta edizione di “Interazioni Festival”. L’evento, che si svolge presso la suggestiva cornice della Centrale Preneste nella zona del Pigneto, rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti delle arti performative. Diretto da Salvo Lombardo e organizzato da Chiasma, il festival è sostenuto dal Ministero della Cultura, SIAE e Roma Capitale, in uno sforzo congiunto per arricchire il panorama culturale della città. Con una vasta gamma di performance, installazioni e talk, l’edizione di quest’anno promette di coinvolgere il pubblico su temi attuali e universali come l’inclusione e l’espressione artistica.
Accoglienza e supporto nel mondo LGBTQ+
La giornata del primo ottobre si apre con un evento che affronta una tematica di grande rilevanza sociale: l’accoglienza e il supporto nel mondo LGBTQ+. Il talk, organizzato in collaborazione con Arcigay Roma, vedrà la partecipazione di figure di spicco che operano quotidianamente per sostenere chi affronta discriminazioni legate alla propria identità. Pietro Turano, vicepresidente di Arcigay Roma, sorveglierà la discussione insieme ad Antonella Ugirashebuja, responsabile dello sportello migranti e intercultura, Alessandra Rossi, coordinatrice della Gay Help Line, e Rachele Giuliano, presidente di Arcigay Roma. L’evento rappresenta un’opportunità per comprendere meglio i servizi offerti alla comunità LGBTQIA+ e riflettere su che cosa significhi appartenere a background non privilegiati.
Questa finestra di riflessione e divulgazione si inserisce perfettamente nel contesto di “Interazioni Festival”, che intende non solo essere un palco per le arti, ma anche un forum di discussione su temi di rilevanza contemporanea. Evidenziando l’importanza dell’accettazione e del sostegno reciproco, il talk si propone di sensibilizzare il pubblico e stimolare un dialogo che trascende le limitazioni personali e sociali.
Emozioni e riflessioni attraverso la performance
Tra gli eventi clou della giornata, spicca “A ROOM FOR ALL OUR TOMORROWS”, una performance del duo Igor x Moreno, composta dal basco Igor Urzelai e il sardo Moreno Solinas. Lo spettacolo, una riflessione sulle vite segrete che conduciamo e sugli spazi che immaginiamo per il nostro futuro, rappresenta uno dei momenti più attesi del festival. La combinazione di danza e introspezione sociale offre al pubblico un’esperienza unica, invitando a guardare oltre la superficie delle interazioni quotidiane.
L’intento degli artisti è chiaro: portare alla luce e condividere quei frammenti di vita e di emozioni che spesso rimangono nascosti. La performance diventa così un luogo d’incontro tra l’arte e la vita reale, un invito a urlare le proprie frustrazioni e le proprie gioie in un mondo che spesso ci chiede di restare silenziosi.
L’offerta artistica della giornata prosegue con “Collected Screams”, proposta dall’acclamata artista belga Sarah Vanhee. La performance si concentra sull’urlo come espressione di potere e vulnerabilità, utilizzando suoni provenienti da diversi contesti e tradizioni. Vanhee invita il pubblico a esplorare il significato profondo e le implicazioni di questo gesto umano, ricollegandosi a concetti di liberazione e resistenza.
Installazioni e urla che attraversano la città
Un ulteriore contributo all’esplorazione del tema dell’urlo è l’installazione video “Urlo-Stadium” della compagnia fiorentina Kinkaleri. Disponibile in loop per tre ore, l’installazione cattura la potenza e le diverse sfumature di un urlo, esplorando le sue manifestazioni nell’ambiente urbano contemporaneo. Attraverso uno schermo, lo spettatore può riflettere su ciò che significa essere umano in una realtà complessa e dinamica.
L’installazione si intreccia con il fil rouge del festival, che non solo esplora, ma celebra la diversità e la profondità dell’esperienza umana. “Urlo-Stadium” rappresenta un mezzo innovativo per coinvolgere il pubblico, offrendo una prospettiva unica sulla città e sui suoi abitanti.
Queste esplorazioni artistiche offrono uno specchio della società e dei suoi mille volti, evidenziando come l’arte possa essere un potente strumento di comunicazione e cambiamento. La giornata si chiude con un invito a considerare l’urlo non solo come liberazione, ma anche come un mezzo di guarigione e resistenza contro le forze oppressorie.
Info utili
L’ingresso al “Interazioni Festival” è gratuito previa prenotazione. La sede dell’evento è la Centrale Preneste, situata in Via Alberto da Giussano 59, a Roma, facilmente raggiungibile con diversi mezzi pubblici: bus 81, 112, 113, 213, 312, 409, 545; tram 5, 14, 19 con fermate Prenestina/Giussano; metro linea C fermata Pigneto o Malatesta. Per informazioni, potete contattare il numero 366 4500925.
E’ consigliato di prenotare gli accessi su Eventbrite
(Foto: Sarah Vanhee © Bea Borgers – Martín Zícari)