Come è arcinoto il maggior numero di opere d'arte del mondo si trova in Italia, e Roma è sicuramente una delle città che ne ospita di più. Anche se, nonostante tutti i nostri musei e le gallerie d'arte, abbiamo ancora tanti reperti ancora da catalogare chiusi in magazzini sotterranei, che aspettano solo di essere mostrati al mondo. Ecco perché ne vogliamo parlare qui, dei più famosi e importanti musei a Roma, ma anche di ciò che c'è e di ciò che ... dovrebbe esserci in più!
La Crypta Balbi è una delle sedi del Museo Nazionale Romano dal 2000. L'innegabile fascino di questo luogo esplode in tutta la sua bellezza non appena varcato l'ingresso e lasciato fuori il rombo del traffico che si propaga da piazza Venezia fino qua.
Si tratta di un vero e proprio complesso museale, costituito da un intero isolato racchiuso tra via delle Botteghe Oscure, via dei Polacchi, via dei Delfini e via Caetani. È un complesso particolarmente interessante per la storia romana perché in esso vi sono raccolti materiali di diverse epoche ritrovati nell'area circostante e all'interno dell'edificio stesso, che è a sua volta l'espressione di avvenimenti storici e modifiche architettoniche successive dall'età augustea ad oggi, grazie al fatto che nei secoli ha visto diversi usi e insediamenti.
Leggi tutto...Non è usuale un museo interamente dedicato al Medioevo, tanto più ad un periodo ben preciso come è l’Alto Medioevo.
In Italia gli unici due dedicati a questa epoca storica si trovano a Roma e ad Ascoli Piceno.
Noi di EZRome vogliamo illustrarvi quello che sorge nel quartiere Eur, all’interno del Palazzo delle Scienze, nella nostra città, ma al tempo stesso invogliarvi ad approfondire un periodo, incluso in una delle epoche considerate più buie e misteriose, che racchiude in se reperti e testimonianze molto interessanti.
Un luogo espositivo dove i più piccoli sono i protagonisti. Un museo in cui possono imparare e allo stesso tempo divertirsi. È un sogno? No è realtà si chiama Explora il museo dei bambini.
Il museo è molte volte sinonimo di divieti, dove non si può toccare niente di quello esposto per esigenze conservative.
Questo lo rende - soprattutto per i più piccoli - un luogo di non divertimento se non vi sono precisi programmi didattici dedicati a loro. A Explora questo non accade perché il bambino viene stimolato in modo naturale all'apprendimento e alla curiosità tipica del loro istinto.
In Via Pasquale Stanislao Mancini, uno dei vicoli nei pressi di Piazzale Flaminio che costeggiano il Lungotevere, sorge una delle molteplici curiosità di Roma: il Museo Hendrik Christian Andersen, aperto in seguito al lascito al Comune di Roma delle casa e delle opere dello stesso scultore americano di origine norvegese.
Non si tratta del patrimonio di opere lasciateci da un grande scultore, ma fare due passi per le sale e le stanze che furono per anni la sua casa permette di fare un salto indietro nella vita degli inizi del secolo e di incontrare un artista-sognatore.
L'utopista Andersen passò gran parte della sua vita a progettare una città ideale e internazionale a misura d'uomo e immersa nell'arte a cui si interessò anche Mussolini. All'interno del museo ne è conservata una pianta, in cui è anche segnata la zona tra Maccarese e Fiumicino che sarebbe stata deputata alla nascita di questa città ideale.
Leggi tutto...Chi non ha fatto una visita al Museo Pigorini con la scuola almeno una volta nella vita? E' il Museo da gita per eccellenza!
Con le sue collezioni disposte appositamente per le scolaresche in modo che possano aiutare la didattica, in particolare per i periodi preistorico e protostorico, è un luogo imperdibile per la cultura di base di ogni studente dalla prima elementare all’anno della maturità.
Le opere qui raccolte, in gran parte dal famoso paleontologo Luigi Pigorini e poi arricchite nei decenni successivi, sono numerosissime, tanto che è bene essere disposti a passare molte ore nelle stanze delle diverse sezioni o a tornare almeno un paio di volte per poter apprezzare a fondo e comprendere l’esposizione nel suo insieme. In alternativa, e se non avete abbastanza tempo, dovrete scegliere di vedere solo alcune delle interessantissime raccolte etnografiche e preistoriche, ma vi assicuro che rinuncerete al resto con grande rimpianto ed uscirete dal museo con la speranza di poter tornare.
Roma si sa è talmente ricca di musei, gallerie d'arte e fondazioni, che elencarle tutte risulterebbe quasi un'impresa. Ma c'è un posto, una casa addirittura, che riesce a racchiudere tutti questi luoghi di cultura in un solo ambiente: è il museo Mario Praz.
Sorge nel cuore pulsante della capitale, a due passi da Piazza Navona e dal Pantheon, al terzo piano di Palazzo Primoli, nello stesso edificio in cui, a piano terra, ha sede il museo Napoleonico.
La casa- museo del celebre anglista, saggista e critico fiorentino, ha aperto al pubblico nel giugno del 1995, proprio in quella che fu l'ultima dimora del Praz prima della sua morte avvenuta nel 1982.
Nel verde di Villa Torlonia a Roma sorge "La Casina delle Civette" che fu dimora del principe Giovanni Torlonia jr. fino all'anno della sua morte avvenuta nel 1938.
Il nome della casina deriva dal tema ricorrente delle civette che sono raffigurate all'interno e all'esterno della struttura ma nell'Ottocento il palazzo era conosciuto come Capanna Svizzera per via dell'aspetto simile a quello di uno chalet svizzero.
La casina oggi visibile è il risultato di una serie di trasformazioni e aggiunte apportate alla struttura ottocentesca originale e costituiva in origine un luogo di rifugio dalla residenza ufficiale poiché nascosta dalla vista da una collina artificiale.
Leggi tutto...Nel cuore del centro storico di Roma, a pochi passa dalle più note Piazza Farnese e Campo de’ Fiori, sorge a Piazza Capo di Ferro, nello storico palazzo da cui prende il nome, la Galleria Spada.
La consistente collezione che la compone, fu avviata, intorno al 1600, dal cardinale Bernardino Spada, mecenate e patrono delle arti e degli artisti, arricchita anche dal fratello Virginio. Una tradizione di famiglia quella del collezionismo, portata avanti nel tempo dal pronipote, Fabrizio Spada, e dal 1636, in seguito al matrimonio con Maria Veralli, anche da un altro componente della dinastia, Orazio.
Quattro sono le sale dello splendido palazzo in cui è ospitata la collezione composta di pitture dal XVI e XVII secolo, secondo il gusto dell’epoca, cornice contro cornice, con i quadri più piccoli in alto e quelli di dimensioni più grandi in basso.
Questa chicca dell’arte romana, è uno dei rarissimi esempi, in città e non solo, di spazio espositivo “a scrigno”, poiché il valore artistico e culturale è riscontrabile sia nel contenuto che nel contenitore.
Forse non tutti lo sanno ma la città di Roma vinse la Medaglia d'oro al Valor Militare per la guerra di Liberazione nell'ambito della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale.
E’ proprio nel cuore di questa città così forte e tenace che sorge il Museo Storico della Liberazione, una vera e propria galleria che raccoglie documenti originali, cimeli, giornali e manifesti, volantini, scritti e materiali iconografici relativi all'occupazione nazifascista di Roma.
Leggi tutto...Scendendo dalla scalinata di Trinità dei Monti, sulla sinistra, molti di voi avranno notato uno stendardo raffigurante l’effige di un poeta inglese dell’ottocento, John Keats, ma quanti di voi, presi da shopping e passeggiatine romantiche, si sono fermati un attimo e sono entrati davvero nella Keats-Shelley House di Roma?
Beh se non lo avete ancora fatto, noi di EZRome vi consigliamo di entrare in questo gioiello nel cuore di Roma, nella casa, che è stata l’ultima dimora di John Keats, in cui il poeta inglese vi morì nel 1821, a soli venticinque anni.
Nel Museo dell’Artigianato scomparso, a Dragona, si conosce la storia dell’uomo. Dall’uovo di dinosauro alla valigia del tempo, passando per la collezione di bottoni. Una fantastica raccolta colorata e immensa di oggetti di tutti i tipi al ‘Museo Agostinelli’
Ha gli occhi vispi e lo sguardo attento di chi ne ha viste davvero di tutti i colori Domenico Agostinelli, il fondatore di un’impresa incredibile e vastissima. Fin da piccolo ha portato con se’ qualsiasi cosa trovasse per strada. Girando l’Italia e il mondo ha raccolto poi un’infinità di oggetti, più di 800.000, e li ha uniti alla sua iniziale collezione di bottoni che in totale dovrebbero essere 500.000 o comunque diversi quintali, costituendo un museo di oltre 2.000 metri quadrati.
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Camminando sulle rive del Tevere,
all'altezza della città del Vaticano e del rione Borgo, ci si imbatte in una
struttura circolare che "rompe" la squadratura dei palazzi circostanti, stiamo
parlando di un'opera romana famosa come Castel Sant'Angelo ma nota anche come Mole
Adriana.
A volere l'edificio, che nasceva come mausoleo funebre, fu, nel 125, l'imperatore Adriano. Il Mausoleo ospitò i resti degli imperatori: Adriano, Antonino Pio che ultimò l'opera nel 139, Marco Aurelio, Settimio Severo, Geta e Caracalla nonché delle compagne e dei figli.
Leggi tutto...Questo grande museo, una delle cinque sedi del Museo Nazionale Romano, è un concentrato imperdibile di opere d'arte dell'Antica Roma e un importante testimone della storia dell'evoluzione nel gusto e nella raffinatezza degli artisti dell'urbe dall'età repubblicana fino all'epoca di Costantino.
Il grande edificio, che si trova a Largo di Villa Peretti, è stato sede del collegio dei Gesuiti fino al 1960. Il palazzo nobiliare, in tipica architettura barocca romana, era frequentato a quei tempi dall'alta borghesia e domina la parte orientale della stazione Termini. E' aperto al pubblico dal 1992.
Il museo ha ben quattro piani dedicati all'esposizione di opere che toccano tutti i livelli dell'arte visiva dell'antichità.
Non poteva che sorgere nel cuore della città, a Trastevere, il luogo che più di ogni altro conserva e racconta, i momenti di una Roma sparita, che non c’è più, ma che suggestivi ed eccitanti si mostrano agli occhi di chi visita il Museo di Roma in Trastevere.
Sorge nel fulcro del quartiere, in Piazza Sant’Egidio, all’interno di un edificio storico che dal XVII secolo fino a dopo l'unità d'Italia fu convento delle Carmelitane scalze.
Nel 1875 l'edificio divenne proprietà del Comune di Roma e dal 1918 fu sede del sanatorio antimalarico per l'infanzia "Ettore Marchiafava".
Nel
tardo seicento la scienza era già diventata una forma popolare di
intrattenimento, offerto da conferenzieri itineranti che vivacizzano i loro
spettacoli con macchine speciali idonee a dimostrare principi scientifici.
Entrare oggi nel merito del se e come i musei astronomici possano essere definiti o meno musei, siano essi musei "vivi" e non, o se assolvano soltanto una funzione didattica e formativa, meriterebbe un'osservazione a parte, che investe da anni il mondo della scienza e della cultura, e che nel nostro caso risulterebbe ridondante.
Ciò che si vuole fare in questa sede è approfondire la conoscenza di un museo particolare, che non sorge nel cuore di Roma, come la maggior parte di quelli esistenti nella capitale, bensì ai confini della città, così come la sua connotazione si pone un po' ai confini tra scienza e cultura.
Leggi tutto...L’Italia, lo sappiamo bene, è nota in tutto il mondo, oltre che per le sue bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, anche per essere il il paese della pizza, del mandolino, e naturalmente della pasta.
E allora quale idea migliore, che non celebrare questo antico e amatissimo alimento se non con un museo ad essa interamente dedicato?!
Ecco che è nato a Roma, oltre un decennio fa, il Museo Nazionale delle Paste Alimentari, uno spazio espositivo unico al mondo nel suo genere.
Il Museo Napoleonico di Roma nasce dalla volontà di Giuseppe Pirmoli (1851-1927), figlio del conte Pietro Primoli e di Carlotta Bonaparte, che nel 1927 donò alla città la collezione che fu la sua passione di una vita, con l’intento di documentare gli intensi rapporti che legarono i Bonaparte a Roma.
Profondamente legato al ramo materno della sua famiglia, Giuseppe Primoli, ebbe inizialmente l’idea di scrivere una storia segreta dei suoi discendenti materni, i Bonaparte, tanto che cominciò a raccogliere una consistente documentazione sia dalla tradizione orale che dagli archivi. Col tempo invece si dedicò a riunire le opere d'arte, le memorie, i cimeli, gli oggetti legati alla storia della famiglia Bonaparte. Molte ne possedeva già per eredità familiare, altre le andava scovando con passione nei mercati antiquari . Il metodo con cui Primoli selezionava e cercava le opere che avrebbero fatto parte della sua collezione, e che costituisce tra l’altro uno dei principali motivi dell'interesse e del fascino del museo, è quello di documentare, non tanto l'epoca e le gesta napoleoniche, quanto il privato, oscuro ai più, della famiglia Bonaparte e gli intensi rapporti che legarono i Bonaparte a Roma.
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Passeggiando per le stradine di Villa Borghese, non molto distante dal Tempietto di Minerva e da Piazza di Siena, in Viale Fiorello La Guardia si trova il Museo Bilotti, circondato dal Giardino del Lago e localizzato in una sistemazione davvero spettacolare. Per secoli è stato l'Aranciera della Villa, un casino rustico che, dopo un periodo di abbandono e di profonde trasformazioni, è stato recuperato e riadattato magnificamente in poco più di due anni dal Comune di Roma, sollecitato dal collezionista e imprenditore Carlo Bilotti, al fine di dar vita ad un museo del tutto innovativo.
L'Aranciera ha una vicenda secolare di particolare interesse nella storia di Villa Borghese. Già presente nell'area prima della realizzazione del parco da parte del cardinale Scipione, l'edificio si è sempre distinto per il suo aspetto paludato, ben diverso dagli altri casini della Villa.
Più di 4 milioni di visitatori ogni anno.
I più famosi, imponenti e rappresentativi della capitale, tanto da essere chiamati dai romani semplicemente ‘I Musei'.
E' il ‘Laocoonte' la prima opera dei Musei Vaticani, la pietra miliare da cui ebbero origine.
La scultura, di tradizione ellenistica, fu acquisita nel ‘500 da Papa
Giulio II su consiglio di Michelangelo ed esposta nel cortile del
Belvedere.
Ad essa si aggiunsero nei secoli nuove opere, che diedero origine a
quella che ad oggi è una delle testimonianze storiche ed artistiche più
importanti del mondo.
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Per quanti pensano che il mare non sia solo sinonimo di acqua, sole e divertimento ma diventa anche ricerca di luoghi da visitare quali "appetitosi" breaks culturali, il Museo di Ardea che ospita la collezione della Raccolta Manzù, situato a soli pochi chilometri dalla capitale (al Km. 32 della via Laurentina, nel comune di Ardea), a metà strada tra il verde dei pini e dei giardini e l'azzurro del mare e del cielo, in un territorio ricco di presenze archeologiche, laddove il tempo lascia il passo alla musicalità dell’arte e la natura si piega alla cruna dei pensieri dell’uomo, offre il senso profondo dell'artista e della storia che attraverso un gioco di luci e di forme ridisegnano e ricollocano anche il quotidiano di chi ricerca i suoi luoghi di approdo.
In via Ostiense 106, poco dopo il gazometro e in zona ex Mercati Generali, una fantastica parte dei Musei Capitolini è ospitata in una struttura veramente interessante! Un bel mix tra arte antica e tecnologia. Statue e macchine si fondono in un connubio architettonico e culturale davvero affascinante.
Stiamo
parlando della Centrale
Montemartini. Aperta dal
martedì alla
domenica dalle
9 alle 19, quest'anno potrete visitarla in questi stessi orari
anche lunedì
29 dicembre 2008 e 5 gennaio 2009, in
occasione dell'apertura straordinaria dei musei. Il 31 gennaio è
invece visitabile dalle 9 alle 14: biglietteria chiusa
dalle 13.30. Mentre è chiuso il 25 dicembre, il 1°
gennaio e il 1° maggio. Per ulteriori
info:
www.060608.it
Roma si sa è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo per
le preziose rovine di un impero che ha varcato i confini dell'Europa e per i
numerosi e ricchi musei, ma di certo non può essere annoverata tra le città europee in continuo fermento
artistico e architettonico, come Barcellona, Parigi o le capitali del nord.
Davvero troppo pochi sono nella nostra capitale gli esempi di architettura ed arte
contemporanea.
Spicca su tutti il MAXXI,
il grande Museo per la Arti
del XXI secolo di Zaha Hadid, che sarà inaugurato con una istallazione
coreografica di Sasha Waltz il prossimo 14 novembre, l'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano, e quella che sarà la Nuvola di Massimiliano Fucksas, il nuovo Centro
congressi di Roma che sorgerà all'Eur.
Tra queste nuove realtà che anche se lentamente si stanno affacciando nel panorama contemporaneo della città, merita sicuramente un posto di rilievo il MACRO inaugurato l'11 ottobre 2002 in una parte degli ex Stabilimenti Peroni, nel quartiere Nomentano.
Leggi tutto...Roma si prepara all'inaugurazione del Maxxi, il primo museo italiano dedicato esclusivamente all'arte contemporanea.
A più di dieci anni di distanza dal progetto che ne gettò le basi, è prevista tra pochi mesi l'apertura al pubblico di uno degli spazi espositivi più innovativi e multidisciplinari. Un evento di grande rilevanza non solo per la capitale ma per l'Italia, dove l'arte contemporanea è stata spesso relegata al ruolo di Cenerentola.
‘Visitarlo sarà un'esperienza unica e totalizzante', assicurano gli esperti d'arte.
In attesa di poterlo fare, scopriamo come è nata l'idea del Maxxi e perché è così speciale.
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Il Palazzetto del Burcardo si trova in via del Sudario 44, a pochi passi da Largo di Torre Argentina. Si tratta di un edificio in stile tardo gotico, nel quale dal 1932 sono ospitati Biblioteca e Museo teatrale. Burcardo deriva dal vescovo Johannes Burckardt, che lo fece costruire tra 1491 e 1500 e ne diventò il primo proprietario. Il prelato alsaziano, che fu anche cerimoniere pontificio, fece inoltre inglobare la Torre Argentina nell'edificio. Il nome "argentina" deriva dal fatto che il Burcardo amava firmarsi con l'appellativo episcopus argentinensis o argentinus, in quanto il nome latino della sua città natale, Strasburgo, era Argentoratum in virtù della vicinanza con alcune miniere d'argento.
Ospitato nel Padiglione 16 dell'ex area manicomiale Santa Maria della Pietà, il Museo Laboratorio della Mente venne inaugurato nel 2000 grazie al sostegno della Regione Lazio e dell'Azienda Ospedaliera (A.S.L. Roma E).
Data la quantità di materiale di valore storico, artistico e culturale concernente l'ex Ospedale Psichiatrico, si è creato un Centro Studi e Ricerche con lo scopo di conservare e tutelare tutto il patrimonio. Così, accanto al Museo sono nati l'Archivio Storico, l'Archivio Audiovisivo e la Biblioteca Cencelli, specializzata in salute mentale.
Leggi tutto...Roma purtroppo è ancora molto lontana dall’ essere considerata, al pari delle altre capitali europee, quali Londra, Parigi o Berlino, una città in cui l’arte non si è fermata a qualche tempo fa, ma continua a progredire, inglobando il contemporaneo e andando di pari passo all’evolversi della società.
Anche se sembra un terreno ancora troppo inesplorato per il clima di multiculturalità e di apertura che dovrebbe respirarsi, è certo che negli ultimi anni qualche piccolo passo in avanti lo stiamo facendo, dal Macro al Maxxi, fino al nuovo, e speriamo a breve attivo, centro congressi dell’Eur, la Nuvola di Fuksas.
Leggi tutto...Probabilmente molti di voi lo conosceranno come Museo del Corso, che dal 1999 ha intrapreso un viaggio alla scoperta dell’arte, che oggi continua, e anzi si arricchisce attraverso una nuova guida ed un nuovo nome, Fondazione Roma Museo.
La nuova guida si chiama Emmanuele F.M. Emanuele, ed è il Presidente della Fondazione Roma, la persona che ha dato un nuovo impulso questa istituzione, avvicinandola progressivamente ad essere non più solo ente erogatore passivo, ma autentica protagonista della vita e del fervore dell’arte romana.
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Sono mesi che il MAXXI è sotto i riflettori. Alla sua straordinaria inaugurazione, come spesso accade nella capitale quando vi sono le novità, sono seguite alcune polemiche.
Alla faccia di tutti gli scettici oggi la nuova struttura museale di Roma è diventato il museo dei record. Di pochi giorni fa è la notizia, che dal giorno dell’apertura il grande museo romano è stato visitato da ben 140.000 visitatori. Numeri da capogiro, che testimoniano come nella capitale mancava una struttura museale di respiro internazionale.
Continuiamo il nostro viaggio nel nutrito mondo dei musei capitolini, scoprendo un altro prezioso documento lasciatoci dalla storia: il Museo delle Mura.
Il Museo delle Mura, non è una semplice collezione di resti archeologici o opere, bensì un vero e proprio museo nel museo, inaugurato nel 1990, all’interno della porta San Sebastiano, una delle più grandi e meglio conservate delle Mura Aureliane.
Appia era il vero nome della monumentale porta, una delle più imponenti e ben conservate delle Mura Aureliane, traendo spunto dalla strada da cui si apriva. Nel medioevo le venne attribuito il nome di Porta San Sebastiano, in ricordo del martire cristiano che trovò sepoltura sull’Appia, non lontano dalle mura.
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Seminascosto nei corridoi dell'Auditorium Parco
della Musica di Roma, dietro il villaggio Olimpico, il Museo degli Strumenti
Musicali è tra le mille proposte dall'Auditorium una ‘chicca' di rara bellezza.
Per intenditori e per curiosi.
E davvero è da non perdere. E' gratuito. E' una delle più grandi raccolte di strumenti musicali di rara e antica bellezza, e comprende oltre cinquecento tra accessori musicali, oggetti, strumenti e pezzi antichi e moderni che parlano di culture musicali e storie che si fondono tra loro. Strumenti originari e loro evoluzioni.
Una progressione di storia che parte dall'Europa o dall'Africa e si spinge fino in Asia per raccontare più di cinque secoli di cultura popolare. O musiche etniche extraeuropee.
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Il Museo Pietro Canonica, che sorge nel cuore di Villa Borghese, è un esempio raro e particolarissimo di museo, al tempo stesso percorso museografico e casa personale dell’artista, uno dei pochissimi in Italia, insieme alla casa- museo di Mario Praz, luogo di enorme fascino ed interesse, già trattato da EZRome.
Oltre al normale percorso espositivo composto di sette sale, tutte al piano terra, il Museo offre al visitatore un percorso più intimo e personale dell’artista, che si snoda al primo piano, attraverso l’atelier e l’appartamento privato del Canonica.
Leggi tutto...La visita ai Musei Vaticani è un percorso che si snoda per chilometri attraverso i tanti palazzi che ne fanno parte. Sale sfarzose e giardini curatissimi abbracciano secoli di storia, a partire dal cortile del Belvedere, dove papa Giulio II nel ‘500 volle collocate alcune statue greche di straordinaria bellezza, dando così origine al primo nucleo costitutivo dei Musei.
Le opere del cortile del Belvedere, che nel corso degli anni divennero sempre più numerose, diedero vita alla ricchissima collezione di antichità greche e romane oggi ospitata nel Museo Pio Clementino e nel Museo Chiaramonti, parte dei Musei Vaticani.
Molte fra le più importanti capitali europee, come Parigi e Londra, verso la metà del XIX secolo, avvertirono l’esigenza di costituire dei musei monumentali che contenessero tutto ciò che riguardava l’arte della città, dalla scultura alla pittura, dalla storia alla letteratura: i più celebri rimangono il Museo Carnavalet di Parigi, dedicato alla storia delle capitale francese, e il Museo della Torre di Londra, in cui si può scoprire la lunga e movimentata storia del regno britannico, i suoi edifici e le sue collezioni.
Anche a Roma, divenuta capitale del Regno d’Italia nel 1870, nello stesso periodo si cominciò a sentire il bisogno di avere un luogo che potesse conservare le memorie di una città che fino a quel momento aveva fatto la storia della neonata Italia.
Leggi tutto...Le origini del Museo di Casal de' Pazzi vanno fatte risalire al 1981, quando fu scoperto, in una zona non troppo distante da Ponte Mammolo, un deposito di origine fluviale risalente al Pleistocene medio (compreso fra 781.000 e 126.000 anni fa). Si tratta, in sostanza, dell'ultima testimonianza di tutta una serie di depositi pleistocenici, che interessavano la bassa valle dell'Aniene.
Per non dimenticare mai. Ecco perché verrà realizzato, nella Capitale, il Museo della Shoah in una zona adiacente a Villa Torlonia. Nel 2013 partiranno i lavori, su progetto degli architetti Luca Zevi e Giorgio Maria Tamburini, che dovrebbero durare due anni.
Quando si passeggia a Villa Borghese, si respira quell’aria di antico e di tempo passato. Se poi ti trovi davanti la Galleria Borghese, il sentimento che prevale è quello dello stupore e della meraviglia.
La Galleria Borghese è un autentico gioiello incastonato nel polmone di Roma, che fa da subito pensare alla vita aristocratica del Seicento.
Contiene la più grande collezione di arte contemporanea italiana, con ben 4.400 opere di pittura e scultura e ben 13.000 disegni e stampe di artisti. Ha ben 55 sale dove sono esposti i capolavori di questa straordinaria collezione dell’Ottocento e del Novecento. Stiamo parlando della GNAM, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
A Roma il 20 ottobre scorso è stato inaugurato‘Vigamus’, acronimo di Video Games Museum. Un po’ in sordina già a maggio 2012 a Moconesi, vicino Genova, era stata aperta ‘La Mecca del Videogioco’. Così si disputano entrambi il primato di musei del videogioco in Italia.
E forse perché Roma è la capitale e l’evento ha avuto più risonanza, si è creata una piccola ‘querelle’ per chi è effettivamente ‘primo museo italiano’ in tema di videogiochi . Il bello è che….comunque ora l’Italia ne ha ben due!
Leggi tutto...Palazzo Massimo a Roma rappresenta uno tra i piu’ bei musei della capitale. Tra la stazione Termini e le Terme di Diocleziano (al momento purtroppo non visitabili per restauri) si trova un bellissimo e maestoso palazzo di fine Ottocento che ospita ben quattro piani ricchi di statue, affreschi e opere romane dei primi secoli a.C. In particolare l’esposizione mostra capolavori originali e rifacimenti di maestose sculture e pitture della cultura artistica romana dall’età tardo-repubblicana all’età tardo-antica (II sec. a.C. - V sec. d.C.).
Gli appuntamenti del weekend al Maxxi tra arte, fantascienza, cinema e architettura
Venerdì 20 settembre
ore 18.00 | TALK con l’artista Eduardo Stupía
ore 18:30 | LE MERAVIGLIE DEL POSSIBILE. Primo Levi
ore 19.00 | FOLLOW THE PAINTINGS, proiezione documentario e dibattito
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