La longevità e il cosiddetto “inverno demografico” sono stati al centro di un convegno tenutosi il 1° luglio 2025 presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico di Roma. L’evento, promosso dalla Fondazione Giacomo Leopardi ETS dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, ha rappresentato un’importante occasione per discutere l’impatto di questi fenomeni sulla professione farmaceutica e sulle farmacie in generale. L’incontro ha evidenziato la necessità di nuove politiche e strategie per adattarsi ai cambiamenti demografici e promuovere una longevità sana e sostenibile.
Longevità e impatto demografico in Italia
La sfida posta dall’invecchiamento della popolazione in Italia è stata affrontata con chiarezza dal Presidente della Fondazione Giacomo Leopardi, Emilio Croce. Nel suo discorso, Croce ha delineato la preoccupante tendenza demografica del Paese, evidenziando un saldo naturale negativo nel 2024, con una diminuzione delle nascite non compensata dai flussi migratori. Ciò ha portato a un aumento del rapporto tra pensionati e lavoratori, che attualmente si attesta a 602 pensionati ogni 1.000 lavoratori attivi. Questa dinamica ha contribuito a un incremento del 7,51% della spesa pensionistica rispetto all’anno precedente.
Croce ha sottolineato l’urgenza di un maggiore protagonismo delle Casse previdenziali, proponendo politiche di equità intergenerazionale e iniziative per sostenere la genitorialità e la conciliabilità tra vita e lavoro. Tra le strategie proposte, vi è l’investimento nello sviluppo delle competenze professionali, in particolare per i giovani farmacisti. In questo contesto, la Fondazione ha annunciato un programma di formazione continua rivolto ai giovani professionisti, che inizierà nell’autunno 2025, per guidarli nel loro percorso professionale e previdenziale.
Innovazioni tecnologiche per la farmacia del futuro
Il convegno ha posto l’accento anche sull’importanza delle innovazioni scientifiche e tecnologiche per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione. Durante la prima sessione, il Prof. Ennio Tasciotti ha evidenziato come, malgrado l’aumento dell’aspettativa di vita, le malattie croniche continuino a minare gli anni vissuti in salute. Sedentarietà, alimentazione sbagliata e stress cronico sono considerati fattori cruciali che accelerano l’invecchiamento e la fragilità.
Nonostante tali sfide, l’invecchiamento biologico non è visto come un destino immutabile. Le innovazioni tecnologiche offrono opportunità per un approccio preventivo e personalizzato alla longevità. In questo contesto, la farmacia territoriale emerge come un presidio di salute fondamentale, grazie alla sua capillarità e alla fiducia di cui gode tra il pubblico. Le farmacie giocano un ruolo chiave nella diagnosi precoce, nell’intercettazione dei segnali di rischio e nella promozione di stili di vita sani. Strumenti come le diagnostiche point of care e la telemedicina rafforzano le competenze del farmacista, facilitando l’accesso specialistico anche in assenza di un medico in sede.
Tecnologia e formazione continua per affrontare le sfide
La seconda sessione del convegno ha visto l’intervento di esperti come l’Arch. Luca Sartoretto Verna, il Dott. Luca Lagona e il Dott. Simone Caddeo, che hanno approfondito le interconnessioni tra tecnologia, automazione e farmacia. Hanno illustrato come l’automazione, attraverso avanzati sistemi di gestione del magazzino, possa liberare tempo per interagire con i pazienti e introdurre nuovi servizi.
Sono state presentate esperienze di telemedicina applicata al contesto farmaceutico, come consulenze nutrizionali a distanza, monitoraggio del BMI, piani alimentari personalizzati e servizi di telecardiologia e telediabetologia. Tali innovazioni contribuiscono a trasformare la farmacia in un centro di servizi sanitari continuativi, fidelizzando l’utenza e rispondendo ai bisogni di una popolazione in continua evoluzione.
Tutti i relatori hanno infatti enfatizzato l’importanza della formazione continua del personale e l’impegno concreto nella digitalizzazione, con particolare attenzione all’inclusione degli anziani. Il convegno ha sottolineato che una gestione consapevole della longevità può diventare un motore di sviluppo economico, coesione sociale e innovazione per il sistema sanitario e la professione farmaceutica. La Fondazione Giacomo Leopardi si posiziona come promotore attivo di questa visione, impegnandosi a facilitare il dialogo tra istituzioni, professionisti e cittadini.
Info utili
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