Cineforum sulle Relazioni Affettive: “Profeti di Pace nella coppia” al MEIC Sant’Ivo alla Sapienza

Film: Nessuno si salva da solo – tratto dall’omonimo Romanzo di Margaret Mazzantini –  Regia di Sergio Castellitto

Venerdì 25 Ottobre 2019 dalle ore 21.00 presso la parrocchia di San Giovanni Battista dei Fiorentini (Piazza dell’Oro 4, Roma) avrà luogo l’incontro inaugurale del cineforum sulle relazioni affettive a cura dell’associazione cattolica romana MEIC Sant’Ivo alla Sapienza, al suo terzo anno di esperienza.

In programma un intero ciclo di incontri dedicato alla gestione dei conflitti, per rimanere in linea con il tema generale dell’anno “Profeti di Pace”, trasversale a tutte le attività proposte. Quale situazione migliore per essere ambasciatori di pace se non all’interno della coppia o delle relazioni che viviamo nel quotidiano?

L’equipe formativa del MEIC Sant’Ivo annovera due giovani sposi, psicologi e psicoterapeuti in formazione, Matteo Arrighi ed Erica Immorlano, che volontariamente mettono la loro esperienza, sia di coppia che professionale, al servizio di chi, coppie e non, intende apprendere gli strumenti necessari per costruire un matrimonio stabile e duraturo, tematica sta particolarmente a cuore al progetto pastorale del MEIC Sant’Ivo. Per il terzo anno consecutivo, i due esperti condurranno un percorso formativo proponendo otto incontri con frequenza mensile, da ottobre 2019 a maggio 2020, dove si esplorano molte sfaccettature della crisi nella coppia, e si elaborano strumenti di gestione del conflitto.

Ciascun incontro è diviso in due momenti: la visione di una pellicola cinematografica, e successivamente un dibattito guidato dagli esperti che conducono il pubblico ad una visione sapiente del film, della durata di 45 minuti circa. Ecco le proposte per il ciclo quest’anno, sempre di venerdì:

“Nessuno si salva da solo” (25 Ottobre 2019);

“Storia di noi due” (15 Novembre 2019);

“Tutti i santi giorni” (6 Dicembre 2019);

“Giorni e nuvole” (17 Gennaio 2020);

“Il matrimonio che vorrei” (7 Febbraio 2020);

“Non dico altro” (6 Marzo 2020);

“Cuore di vetro” (3 Aprile 2020);

“War Room” (15 Maggio 2020).

Tutte le proiezioni avverranno presso la Sala dei Fiorentini in Piazza dell’Oro 4, a Roma, sede operativa del MEIC, con inizio alle h. 21:00 e fine prevista alle 23:30 circa, e saranno pubblicizzate sulla pagina http://www.facebook.com/meicroma

Si comincia Venerdì 25 ottobre 2019 con il film di Sergio Castellitto, tratto dal premiatissimo romanzo della moglie Margaret Mazzantini. Il navigato attore-regista affronta di petto il dolore vivo causato dal crollo di un matrimonio, interpretato da Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, andando dritto al danno emotivo nei due partner. La pellicola ha un ritmo serrato, come i matrimoni che cadono nella spirale dell’assenza di perdono, costellata da continui scambi verbali, particolarmente intensi, figli dell’attenta penna della scrittrice. Benchè abbia riscosso pareri contrastanti dalla critica, l’opera al suo interno racchiude amore e sofferenza, problematiche di coppia e personali, aspettative, desideri e malattia, con un finale del tutto inaspettato.

Un incipt intenso e significativo per il percorso formativo sul tema della pace nella relazione coniugale, che farà cogliere immediatamente l’obbiettivo di tutto l’iter proposto da MEIC Sant’Ivo alla Sapienza, tramite i suoi ideatori Matteo Arrighi ed Erica Immorlano, cioè quello di diventare profeti di pace nella coppia, dispensatori di perdono e costruttori mai stanchi di dialogo.

Come nasce l’attenzione formativa del MEIC alle tematiche della famiglia?

Secondo l’Istat in Italia, nel 2015 (ultimo dato disponibile), a fronte di 194.000 nuovi matrimoni circa, vi sono 82.000 divorzi, e 91.000 separazioni circa. Ciò vuol dire che per ogni nuova famiglia che si forma, una su due non regge le difficoltà della vita matrimoniale. La durata media dei matrimoni che crollano, è di 17 anni, dato significativo in termini di indubbi risvolti sul futuro dei partner, che hanno quindi bassissime speranze di rifarsi una vita affettiva. In grande scala, l’intero assetto sociale del paese risulta visibilmente segnato, con un calo demografico tra i peggiori al mondo, segno evidente dell’assenza di speranza nei giovani che fanno famiglia.

Dinnanzi al panorama desolante fotografato dall’Istat, il MEIC Sant’Ivo alla Sapienza propone di ri-scoprire continuamente la bellezza della vocazione matrimoniale, dare un respiro più grande alle relazioni affettive, diventando specialisti di perdono, e di tecniche come l’ascolto attivo oppure la comunicazione efficace, tutte forme di carità che favoriscono l’incontro col partner e alimentano il benessere delle relazioni.

Ma perchè proprio un cineforum per affrontare questa tematica così complessa?

Il ricorso a questo strumento, avvenuto dopo un iter di formazione degli esperti sul binomio “cinema e psicologia”, consente un duplice obbiettivo: imparare a districarsi nelle contro-verità e nelle tante “letture” di cui la sequenza di immagini cinematografiche è portatrice, illuminando il (purtroppo) tanto tempo a video che oggi si spende; allenarsi a declinare il vissuto emotivo suscitato dalla trama cinematografica sotto la guida degli psicologi, per trarne indicazioni utili per la propria vita di relazione. Il tutto nel pieno dello stile formativo del MEIC, che cerca di leggere fra le righe della realtà e discernere i riflessi nella propria coscienza, come espressamente indicato dal suo fondatore San Paolo VI.

Animati dalla speranza in una vita familiare piena di senso, con l’obbiettivo di perseguire “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie” come recita l’incipit dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, ma ben consapevoli delle difficoltà che minano la stabilità del matrimonio, questa la mission dell’équipe formativa del MEIC Sant’Ivo alla Sapienza, ispirata dall’ing. Antonio Mangiola.

Gli incontri sono gratuiti ed aperti a tutti.

Incontro Inaugurale del terzo ciclo, Venerdì 25 Ottobre 2019 h. 21:00-23:30

San Giovan Battista dei Fiorentini, Piazza dell’Oro 4, Roma

Fonte Ufficio Stampa MEIC Santi’Ivo alla Sapienza

About Redazione

Check Also

“Vecchi Tempi” di Pinter rivive all’Argot Studio di Roma

#VecchiTempi #Teatro #Cultura #EZrome "Vecchi Tempi" di Harold Pinter all'Argot Studio di Roma dal 21 al 24 marzo. Un viaggio nei ricordi e nei desideri inespressi, sotto la regia di Filippo Gili e interpretato da Anna Foglietta, Alessandro Tedeschi, e Giulia Perulli.Nell'affascinante cornice dell'Argot Studio, nel cuore di Roma, dal 21 al 24 marzo prende vita uno degli spettacoli più attesi della stagione teatrale: "Vecchi Tempi" di Harold Pinter. Sotto la direzione artistica di Filippo Gili, il palcoscenico si anima grazie alle straordinarie interpretazioni di Anna Foglietta, Alessandro Tedeschi e Giulia Perulli. Un evento imperdibile, prodotto da Argot Produzioni, che segna il debutto nazionale di questa celebre opera pinteriana. Un enigma chiamato "Vecchi Tempi" La piece "Vecchi Tempi" è un intricato labirinto di memorie e desideri inespressi, dove il tempo e la realtà si intrecciano in un abile gioco di specchi. Ambientata nella campagna inglese degli anni '70, la storia narra di Kate, Deeley e Anne, tre personaggi segnati da scelte passate e ricordi nebulosi. Il regista Filippo Gili riesce magistralmente a navigare tra le sfumature del testo di Pinter, esplorando la complessità delle relazioni umane, l'ambiguità dei sentimenti e la lotta incessante tra verità e finzione. La rappresentazione è un viaggio nell'opaco universo pinteriano, dove ogni dialogo, ogni silenzio, si carica di significati nascosti. La regia di Gili, insieme alle prestazioni impeccabili del cast, invita lo spettatore a immergersi in una riflessione profonda sull'identità, sull'amore e sulla natura illusoria del ricordo. Tra realtà e surrealismo: una regia d'autore Filippo Gili, con la sua visione artistica, plasma lo spazio scenico trasformandolo in una dimensione atemporale, dove la luce e l'ombra giocano un ruolo cruciale nel narrare l'intensità dei legami fra i personaggi. Anna Foglietta, Alessandro Tedeschi e Giulia Perulli danno vita a un intreccio emotivo carico di tensione, portando in scena una gamma espressiva che spazia dalla passione repressa al tormento più sottile. La scelta di ambientare l'opera negli anni '70 non è casuale ma contribuisce a creare un contrasto vibrante tra la nostalgia dei "vecchi tempi" e la cruda realtà dei sentimenti inesplorati. Questa produzione dell'Argot Studio offre un'occasione unica di riflettere sulle dinamiche umane, sull'isolamento e sulla ricerca di connessione in un mondo frammentato. Info utili Per chi desidera immergersi in questa esperienza teatrale, "Vecchi Tempi" di Harold Pinter va in scena all'Argot Studio, Via Natale Del Grande, 27, a Roma. Gli spettacoli si terranno dal 21 al 24 marzo, con orari che vedono le rappresentazioni dal giovedì al sabato alle ore 20:30 e la domenica alle ore 17:30. I biglietti hanno un costo di 10€, con la possibilità di associarsi all'Argot Studio al costo di 5€. Per maggiori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il teatro al numero 06 5898111 o scrivere a info@teatroargotstudio.com. In conclusione, "Vecchi Tempi" di Harold Pinter, con la sua ricca tessitura di narrazioni e simbolismi, promette di essere un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro e della cultura. Un'opportunità per riflettere, sognare e forse, trovare risposte in quelle zone d'ombra che abitiamo tutti.

Chilometro 42: Una corsa tra teatro e diritti al Cometa Off

#Chilometro42 #Teatro #Inclusione #EZrome "Chilometro_42", in scena al Teatro Cometa Off di Roma dal 27 al 29 marzo, racconta la vita di Kathrine Switzer e il suo impatto sulla maratona femminile. Un'opera che intreccia musica, teatro e diritti, guidata dalla regia e interpretazione di Angela Ciaburri.

Lascia un commento