- Cosa: “Scintille”, la stagione danza 2026 del Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound.
- Dove e Quando: Dal 19 gennaio al 15 maggio 2026 presso Teatro Ambra Jovinelli, Spazio Rossellini, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Teatro Palladium a Roma.
- Perché: Un viaggio in 4 mesi di programmazione che unisce grandi maestri, nuove creazioni e riflessioni sul post-umano per riaccendere la passione per la danza contemporanea.
La danza contemporanea torna a illuminare la Capitale con una nuova, vibrante energia. Si intitola Scintille la stagione 2026 firmata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound, sotto la direzione artistica di Valentina Marini. Il titolo non è casuale: evoca quella particella incandescente necessaria per innescare un cambiamento, una trasformazione collettiva che parte dalla visione artistica per diventare esperienza condivisa.
L’edizione di quest’anno si presenta particolarmente ambiziosa, estendendo la sua programmazione su quattro mesi e coinvolgendo quattro luoghi simbolo della cultura romana. Accanto ai consolidati Teatro Palladium, Spazio Rossellini e Teatro Biblioteca Quarticciolo, la grande novità del 2026 è l’approdo al Teatro Ambra Jovinelli, che ospiterà alcuni degli appuntamenti più attesi. Il cartellone si propone come un catalizzatore di emozioni, dove la tradizione viene passata allo scanner e le aspettative vengono decostruite per lasciare spazio a nuove forme di bellezza e consapevolezza corporea.
I Maestri e la Memoria: Tra Dolore e Rinascita
L’apertura della stagione, prevista per il 19 gennaio all’Ambra Jovinelli, è affidata a una figura cardine della danza europea: Virgilio Sieni. Il coreografo toscano presenta Sonate Bach – Di fronte al dolore degli altri, un’opera che, a vent’anni dalla sua creazione, risuona ancora con dolorosa attualità. Sulle note di Johann Sebastian Bach, undici pezzi coreografici dialogano con le immagini di reporter di guerra, evocando undici luoghi simbolo di conflitti e assedi, da Sarajevo a Gaza. È una riflessione profonda sulla condizione umana e sulla tragedia civile, che trasforma il palcoscenico in un luogo di memoria attiva.
Il tema della memoria e del riallestimento storico torna anche con un altro appuntamento di grande rilievo. Raffaella Giordano, icona della scena italiana, affida a Stefania Tansini la reinterpretazione del suo storico assolo Tu non mi perderai mai. In scena allo Spazio Rossellini, questo passaggio di testimone generazionale, finalista ai premi UBU, rappresenta un momento di rara intensità poetica, dove il Cantico dei Cantici diventa il pretesto per esplorare un mistero inafferrabile che attraversa i decenni senza perdere la sua forza originaria.
Corpi in Mutazione: Magia, Politica e Ironia
La stagione prosegue esplorando linguaggi eterogenei che spaziano dall’ironia tagliente alla ricerca antropologica. Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via portano al Teatro Biblioteca Quarticciolo The Doozies, un omaggio scanzonato e politico a due giganti come Eleonora Duse e Isadora Duncan. Lo spettacolo gioca con il concetto di “fuori dall’ordinario”, interrogandosi su quanto siano cambiate (o rimaste immutate) le battaglie per la parità di genere e contro gli stereotipi fisici nel mondo dell’arte a un secolo di distanza.
Sul fronte della ricerca più sperimentale, Francesco Marilungo presenta Cani Lunari, un lavoro che indaga la magia come forma di sapere alternativo. I performer si muovono tra suggestioni sciamaniche e ritmi house, creando un’atmosfera sospesa tra trance e ritualità. Parallelamente, la dimensione politica del corpo viene indagata da Charlie Prince in Shifting the Silence, dove le cicatrici dell’esilio e dell’eredità coloniale diventano il punto di partenza per una danza che è, al contempo, vulnerabilità e rivolta.
Visioni Future e Contaminazioni Internazionali
La chiusura della stagione guarda al futuro, sia in termini di linguaggio che di tematiche. Il Teatro Ambra Jovinelli ospiterà Apocalipsync di Luciano Rosso, artista argentino celebre per il successo globale di Un poyo Rojo. In questo one-man-show, Rosso utilizza il lip-sync e la mimica per interpretare una quarantina di personaggi, offrendo una satira feroce e divertente sull’alienazione tecnologica e la continua performance dell’identità nella società contemporanea.
Il finale di stagione, previsto per maggio, ci porta verso orizzonti quasi fantascientifici. Al Teatro Palladium, Marco D’Agostin presenta Asteroide, spettacolo vincitore del premio UBU, che parte dall’estinzione dei dinosauri per celebrare la resilienza della vita e dell’arte. A chiudere il sipario sarà Matteo Carvone con Icarus, una riflessione sul post-umano che si chiede chi danzerà quando l’uomo non ci sarà più, immaginando un mondo dove il gesto sopravvive come fossile o glitch in una realtà svuotata.
Info utili
Ecco i dettagli principali per seguire la stagione:
- Luoghi:
- Teatro Ambra Jovinelli (Via Guglielmo Pepe, 45)
- Spazio Rossellini (Via della Vasca Navale, 58)
- Teatro Biblioteca Quarticciolo (Via Ostuni, 8)
- Teatro Palladium (Piazza Bartolomeo Romano, 8)
- Date: Dal 19 gennaio al 15 maggio 2026.
- Orari: Variano a seconda dello spettacolo (generalmente 20:30 o 18:30 nei festivi/domeniche).
- Contatti Biglietteria: Disponibile al numero +39 329 550 8072 (lun-ven 11-16).
