- Cosa: Scende giù per Toledo, adattamento del romanzo di Giuseppe Patroni Griffi, con Roberto Maria Azzurro.
- Dove e Quando: OFF/OFF Theatre (Via Giulia, 20 – Roma), dal 12 al 14 dicembre 2025.
- Perché: Un ritratto potente e malinconico della Napoli anni ’70 attraverso la figura della femminiello Rosalinda Sprint.
L’attenzione ai grandi autori e ai testi che hanno segnato la storia culturale italiana si conferma un filo rosso nella programmazione dell’OFF/OFF Theatre di Roma, diretto artisticamente da Silvano Spada. Dal 12 al 14 dicembre 2025 , il palcoscenico di Via Giulia ospiterà uno spettacolo di profonda intensità emotiva e letteraria: Scende giù per Toledo, tratto dall’omonimo romanzo d’esordio di Giuseppe Patroni Griffi. Lo spettacolo, che ha già ricevuto il plauso della critica, è firmato nella regia e nell’interpretazione da Roberto Maria Azzurro.
L’opera non è solo un omaggio a un pilastro della letteratura e drammaturgia italiana, ma una vera e propria immersione nella Napoli degli anni Settanta, portando in scena la vicenda di Rosalinda Sprint. Questo progetto, sotto l’egida del Nouveau Theatre De Poche , promette di condurre lo spettatore nelle “pieghe dell’anima” di un personaggio che Patroni Griffi scolpì con fragile possanza e un innocente romanticismo. Azzurro, che ne è il protagonista e regista, racconta la storia attingendo direttamente alla forza evocativa delle parole del grande autore, trasformando il testo in un’esperienza vivida e a tratti esilarante, pur nella sua malinconica profondità.
L’Affresco Umano di Rosalinda Sprint
Scende giù per Toledo ci introduce a Rosalinda Sprint, una femminiello che conduce un’esistenza solitaria e spesso umiliante nel modesto quartiere di Montecalvario. La sua vita si svolge all’ombra della scintillante e borghese Via Toledo, metaforico confine tra la sua realtà di prostituzione, necessaria per sbarcare il lunario, e un mondo di sogni irraggiungibili. Eppure, Rosalinda è dipinta come una “gracile e titanica creatura” che, nonostante le difficoltà e le discriminazioni subite dai napoletani “alfa” , affronta la vita con una forza d’animo fuori dal comune.
A darle conforto e a colorare la sua quotidianità sono le sue “amiche”, un gruppo di altre femminielli dai nomi evocativi come Marlene Dietrich, Maria Stuarda e Maria Callas. Queste figure non sono semplici comparse, ma sorelle di destino che condividono un’esistenza fatta di amori rapidi e carnali, buffi e scandalosi. L’originalità del personaggio di Rosalinda sta proprio nel superare lo stereotipo del travestito napoletano sboccato degli anni ’70 , emergendo come una vera e propria maschera tragica. Azzurro, con la sua interpretazione, si pone l’obiettivo di rendere il racconto vivo, alternando la narrazione alla piena immedesimazione del protagonista, creando un effetto magico in cui il narratore diviene l’oggetto stesso della storia davanti allo spettatore.
Viaggio tra Sogno e Cruda Realtà
Il racconto di Rosalinda è un girovagare notturno che va oltre i vicoli di Napoli, toccando luoghi come le uscite in barca a Posillipo, dove è costantemente vittima di discriminazione e molestie. La sua storia è un viaggio dalle strade di Montecalvario fino alle lontane scogliere di Dover , un luogo simbolico dove i suoi sogni impossibili si infrangono. Questo contrasto tra l’aspirazione a una vita diversa e la cruda realtà è il cuore pulsante dell’opera. Rosalinda è una figura antesignana, un archetipo che Patroni Griffi anticipa rispetto ai celebri travestiti di Moscato e Ruccello.
Le note di regia di Roberto Maria Azzurro sottolineano come il suo sia un viaggio senza scampo e senza amore , dove la solitudine diviene l’unico e infelice approdo possibile. La messinscena vuole restituire la complessità di questo personaggio: la sua capacità di sopportare le umiliazioni grazie al suo carattere, ma anche la sua profonda, ineluttabile malinconia. È la storia di un’umanità complessa, grottesca ma allo stesso tempo toccante, che ci invita a riflettere sulla discriminazione e sulla ricerca di affetto in un mondo ostile. Un’occasione per il pubblico romano di confrontarsi con un testo fondamentale, presentato con una formula che unisce il racconto alla performance, rendendo la storia accessibile, commovente e sorprendentemente divertente. L’appuntamento all’OFF/OFF Theatre di Via Giulia 20 è un invito a scoprire un pezzo di storia culturale e sociale del nostro Paese attraverso l’occhio sensibile di uno dei suoi più grandi narratori.
Info utili
- Date: Da venerdì 12 a domenica 14 dicembre 2025.
- Orari: Martedì al sabato ore 21:00; domenica ore 17:00.
- Dove: OFF/OFF Theatre, Via Giulia, 20 – Roma.
- Biglietteria: Tel. + 39. 06. 89239515.
- Prevendita online: www.vivaticket.it
(Credit photo: Vito Fusco)
