Nel cuore dell’autunno romano, uno spettacolo teatrale di spessore illumina i palchi della capitale e non solo. “Bambine”, un melologo tratto dal racconto di Alice Ceresa, accompagna il pubblico in una riflessione profonda e commovente sulla condizione umana e femminile. La rappresentazione, orchestrata da Michela Cescon, si distingue non solo per l’originalità dell’opera letteraria da cui trae origine, ma anche per la brillante interpretazione di Evelina Rosselli e Giada Ferrarin. Con il contributo musicale di Ferrarin, lo spettacolo si snoda in diverse tappe attraverso i teatri del Lazio, manifestando così un viaggio culturale che prende vita grazie alla cooperazione di PAV e Teatro di Dioniso, con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Lazio.
Alice Ceresa e l’intreccio tra letteratura e teatro
Alice Ceresa, una delle voci letterarie più significative degli anni ’90, esplora nel suo racconto “Bambine” temi profondi e universali. Attraverso il prisma della famiglia e delle relazioni domestiche, la scrittrice svizzera dipinge un quadro crudele e ironico della condizione femminile. Con uno stile inconfondibile, fatto di immagini e frammenti, Ceresa provoca il lettore a riconsiderare la trama intricata dei legami familiari, oscillando tra il profondo e l’umoristico. In questo adattamento teatrale, Michela Cescon riesce abilmente a catturare il cuore della prosa di Ceresa, tramutandola in una rappresentazione scenica in cui la parola diventa dialogo e musica.
Nato da una ricca collaborazione tra PAV e Teatro di Dioniso, “Bambine” inizia il suo cammino all’Ex Mercato di Torrespaccata il 4 ottobre, per poi approdare in numerosi teatri laziali. Questo percorso non solo diffonde l’eredità culturale di Ceresa, ma permette anche a nuovi pubblici di scoprire una parte della letteratura femminile spesso trascurata dalla storiografia ufficiale.
Evelina Rosselli e Giada Ferrarin: duo di talento
La performance di Evelina Rosselli e Giada Ferrarin porta alla ribalta il racconto di Ceresa, donandogli voce e musica. Rosselli, con la sua formazione prestigiosa e la sua esperienza sul palcoscenico internazionale, offre una presenza scenica che incanta e coinvolge gli spettatori. La sua eccezionale capacità di incarnare la dualità dei personaggi di Ceresa rende questo spettacolo un’esperienza unica, che risuona tanto con l’emotività quanto con l’intelletto del pubblico.
Giada Ferrarin, musicista e compositrice dalle mille sfaccettature, arricchisce ulteriormente lo spettacolo con musiche originali. Esperta in diversi stili musicali che spaziano dal jazz al rock, la Ferrarin contribuisce a creare un’atmosfera che riflette la complessità e la ricchezza del testo di Ceresa. La sua musica, che accompagna e sottolinea le parole dello spettacolo, diventa parte integrante della narrazione, quasi un personaggio a sé stante.
Il progetto Lessemi e il percorso di Michela Cescon
“Bambine” rappresenta il primo capitolo del progetto Lessemi, una trilogia che Cescon dedica alla letteratura femminile del ‘900. Il progetto vuole riscoprire e dare visibilità alle opere di autrici come Alice Ceresa, Anna Banti e Dolores Prato, creando un ponte tra letteratura e teatro che riesce a parlare direttamente all’anima del pubblico.
Michela Cescon, esperta regista e attrice, si è formata sotto la guida di grandi maestri come Luca Ronconi e ha collaborato con figure di spicco del teatro e del cinema italiano. Con Lessemi, e in particolare con “Bambine”, Cescon sfida le convenzioni sceniche e letterarie per offrire una rilettura contemporanea e incisiva di testi considerati spesso di nicchia. Il suo coinvolgimento è un ulteriore garanzia della qualità e dell’attenzione artistica che permea questa produzione.
Info utili
Lo spettacolo “Bambine” sarà rappresentato in diverse date e location: il 4 ottobre all’Ex Mercato di Torrespaccata, dal 7 all’8 ottobre al Teatro Tor Bella Monaca.
Il 12 ottobre al Teatro La Fenice di Arsoli, dal 16 al 19 ottobre al Teatro Biblioteca Quarticciolo, il 24 ottobre al Sessantotto di Latina, e infine il 31 ottobre al Teatro Manlio di Magliano Sabina.
La produzione è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Lazio.
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