PierPaolo Pasolini

“Pasolini Roma”: una mostra per celebrare l’intellettuale e l’uomo

PierPaolo PasoliniRoma, insieme a tre capitali europee, Barcellona, Parigi, Berlino, allestisce una ricchissima mostra dal 15 aprile al 20 luglio al Palazzo delle Esposizioni per ricordare la figura di Pier Paolo Pasolini, scrittore e regista, personalità chiave nella italiana della seconda metà del 900. Una mostra molto intensa e articolata, curata da Gianni Borgna assessore alla cultura del Comune di Roma, recentemente scomparso, e da Alain Bergala e Jordi Balló con tanto materiale inedito per far conoscere la complessità e la genialità di Pasolini, attraverso la letteratura, il cinema, la poesia, la saggistica, il , l’impegno sociale e politico.

Il legame profondo e lacerante che ebbe con Roma domina la scena espositiva, suddivisa in sei sezioni cronologiche corrispondenti ad altrettanti momenti fondamentali della sua vita e delle sue creazioni artistiche.
Saranno messe in mostra tutte le tappe del suo percorso umano e culturale, dalla giovinezza alla maturità, i luoghi che lo hanno ospitato, che lo hanno ispirato, in cui ha ambientato i suoi film, i e i romanzi, gli amori, gli articoli di giornale, le poesie, le battaglie da libero pensatore quale era.
L’accanimento della società perbenista e dei media dell’epoca nei suoi confronti fu totale: fu un uomo da demolire per la sua diversità e la radicalità delle sue idee.

PierPaolo Pasolini1Gli anni romani di Pasolini iniziano con filmati, documenti, video: dalla sua espulsione dal partito comunista per indegnità morale, all’arrivo a Roma nel 1950 con la mamma Susanna, alla prima casa vicino al carcere di Rebibbia alle foto con gli amici importanti, Calvino, Ungaretti, Moravia, Laura Betti, le sue prime collaborazioni con Fellini e Bertolucci, fino alla morte il 2 novembre 1975 quando il suo corpo venne trovato ucciso brutalmente sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia.
Ci saranno anche i suoi disegni, gli autoritratti, i dipinti dei pittori contemporanei da lui menzionati in una poesia: Guttuso, Morandi, gli interpreti dei suoi film Sergio Citti, Ninetto Davoli, Anna Magnani e ancora documenti e testimonianze che chiariscono le sue molteplici attività.
Pasolini arriva a Roma e trova un universo a lui sconosciuto.
La città che non ha mai lasciato, la scoperta delle borgate diventano uno spazio di studio e di riflessione da dove nasceranno i soggetti dei suoi primi romanzi e dei suoi film. Roma è la sua musa, la sua immensa e assoluta ispirazione, e più di ogni altro è riuscito ad esprimere l’immagine della città nel periodo del boom economico e delle sue contraddizioni, con la poesia e l’arte.
Ebbe con Roma un rapporto conflittuale ma inscindibile di amore e odio, di attrazione e repulsione e mai di abbandono.
Vive e insegna a Roma che è osservata a fondo, ed è tutta da raccontare.
Conosce il tessuto umano delle periferie e del sottoproletariato urbano con la loro miseria, le loro pulsioni, la loro vita violenta.
Quella Roma vista con gli occhi affettuosi ed indulgenti dei suoi Ragazzi di vita, così nuda e palpitante vivrà scolpita nelle pagine della storia del cinema, nella narrazione poetica e ribelle dei suoi splendidi film, da Mamma Roma, ad Accattone, a Uccellacci e uccellini, film che esprimono con la crudezza del dialetto romanesco, a lui poco familiare, il senso di quel vivere drammatico; film riconosciuti dalla critica di grande valore etico e religioso per il sentimento di umanità e di pietà verso i deboli e i diseredati.
Chi visiterà la mostra sarà in grado di trovare il filo conduttore di una esistenza vissuta con grande passione e creatività, tra periodi di esaltazione, di gioia, di ansie e di dubbi, di fronte alla fatalità della vita. Il viaggio di Pasolini e il suo sguardo su Roma termina con le immagini del film Caro Diario di Nanni Moretti che arriva in Vespa all’Idroscalo di Ostia, luogo simbolo della sua morte.

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