La quarta edizione della rassegna Herencias, dedicata alla cultura ispanica, si conclude con un evento di grande spessore, che porterà in scena l’opera teatrale ¡Ay Carmela! di José Sanchis Sinisterra al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre. Interpretata da Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli, sotto la direzione di Ferdinando Ceriani, la pièce offre un ultimo sguardo sui temi della memoria, della resistenza e della dignità umana, attraverso una narrazione che intreccia humor e tragedia.
Cultura ispanica e la rassegna Herencias
La rassegna Herencias, giunta alla sua quarta edizione, rappresenta un importante appuntamento culturale che si propone di esplorare le radici della cultura ispanica. Organizzata dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università Roma Tre, in collaborazione con la Real Academia de España a Roma, questa manifestazione si pone come obiettivo quello di creare un ponte tra le memorie storiche e le attuali tematiche di resistenza e libertà. Ogni anno il Teatro Palladium diventa il palcoscenico ideale per opere che invitano alla riflessione e al dialogo.
Quest’anno la rassegna si conclude con il capolavoro di José Sanchis Sinisterra, ¡Ay Carmela!, che sarà proposta in prima nazionale il 6 maggio, seguita da repliche nei giorni successivi. Lo spettacolo si inserisce con coerenza nel tema della rassegna, portando in scena la memoria della guerra civile spagnola, in un intreccio di vicende personali e collettive che mettono in luce l’importanza del ricordo per affrontare i mali del presente.
Scoperta di ¡Ay Carmela!: trama e protagonisti
¡Ay Carmela! è una pièce che narra le vicende di Carmela, una danzatrice di flamenco, e Paulino, un cantante e cabarettista, durante la guerra civile spagnola. I due artisti, rappresentati da Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli, si trovano prigionieri dei falangisti e sono costretti a esibirsi per loro, insieme a un gruppo di soldati repubblicani destinati alla fucilazione. La rappresentazione si svolge in un teatro vuoto, simbolo di resistenza e rivincita contro l’oblio e l’orrore della guerra.
La forza drammatica della narrazione è sottolineata dalla regia di Ferdinando Ceriani e dalla trasposizione musicale di Giovanna Famulari e Riccardo Eberspacher. Attraverso effetti sonori, giochi di luce e una recitazione intensa, lo spettacolo mescola momenti di ironia e commozione, abbattendo la quarta parete e invitando il pubblico a riflettere su temi fondamentali come la memoria e la dignità umana.
L’importanza del teatro come atto di resistenza
L’opera ¡Ay Carmela! non è solo una rappresentazione teatrale, ma un vero e proprio atto di resistenza. La storia dei due artisti, che, nonostante le avversità, continuano a lottare per esprimere la loro arte, diventa metafora di una resistenza più ampia. Il teatro si trasforma in uno spazio di memoria vivente, dove i confini tra la vita e la morte si sfumano e il passato si intreccia con il presente, creando una dimensione dove il ricordo rivive e si rifocalizza.
Ad aprire la serata del debutto sarà l’incontro “Atti di Resistenza”, condotto dall’attore e drammaturgo Ascanio Celestini e dal regista Ferdinando Ceriani. Questo dialogo si propone di riaffermare l’importanza della memoria come strumento di lotta, di quel ricordare che si oppone al dimenticare degli emarginati, e rinnova continuamente le istanze di libertà e di diritti civili.
Info utili
L’appuntamento al Teatro Palladium è fissato per il 6 maggio alle ore 18.30 con l’incontro “Atti di Resistenza” e alle 20.00 per la prima dello spettacolo. Le repliche si terranno il 7 e l’8 maggio alle ore 20.00. Il prezzo del biglietto è di 10 euro.
Un’occasione per riflettere sugli eventi che hanno segnato la storia e su come il teatro possa rappresentare ancora oggi uno strumento potente di narrazione, memoria e cambiamento.
(Fonte e immagine: Marzia Facchinetti – Ufficio Stampa)