La Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma ospita una nuova esposizione dell’artista Vincenzo Scolamiero. Intitolata “Come sogni perduti”, la mostra è curata da Maria Giuseppina Di Monte e Roberto Gramiccia. Questo evento, che inaugura il 12 maggio 2025, offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’universo suggestivo e onirico di Scolamiero, attraverso un viaggio tra tele e installazioni in perfetta sintonia con l’ambiente che le accoglie.
Un dialogo tra arte e spazio
La mostra “Come sogni perduti” si inserisce armoniosamente nel contesto storico e culturale della Casa Museo Hendrik Christian Andersen, un’istituzione sotto l’egida dell’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo. Questa scelta di ambientazione non è casuale, bensì frutto di un dialogo profondo tra le opere di Vincenzo Scolamiero e il luogo che le accoglie. L’artista ha infatti realizzato sei grandi tele pensate appositamente per questo spazio, ispirandosi agli ideali utopici immaginati da Andersen. Attraverso queste opere, Scolamiero esplora la possibilità di una città ideale, luogo d’incontro tra arte e scienza, filosofia e musica.
Il progetto espositivo mira a creare un percorso immersivo che non è solo visionario, ma anche emotivamente coinvolgente. Un dialogo tra il passato e il presente, tra il sogno utopico non realizzato di Andersen e la forza creativa di Scolamiero, che si concretizza nelle sue opere attraverso un’esperienza sensoriale completa. Le installazioni sembrano ricercare un equilibrio tra il visibile e l’invisibile, materializzando una fantasia che aspira a sconfinare dalla tela per rivivere nell’immaginazione del visitatore.
Un viaggio tra sogni, natura e arte
Le opere esposte rappresentano un’interessante riflessione sulla condizione dell’artista, sempre in bilico tra sogni irrazionali e la realtà del mondo. Prendendo ispirazione dalla novella “Lenz” di Georg Büchner, Scolamiero presenta uno scenario onirico, in cui la creazione artistica diventa un viaggio irrealizzabile, simile a un sogno perduto. La metafora si dispiega attraverso l’uso di colori terreni come verde e bruno, che evocano una natura che si fa portatrice di nuove visioni, una sorta di orogenesi della creatività che trasforma ogni frammento in un’opera poetica.
Maria Giuseppina Di Monte, curatrice della mostra, descrive il lavoro di Scolamiero come una “fantasmagoria di immagini poetiche” che reinterpretano la natura attraverso “visioni istantanee”. Ciò che emerge è un viaggio tra aperture riflessive e profondità artistiche, invitando lo spettatore a esplorare non solo le riflessioni dell’artista ma anche le proprie. La mostra promette così di essere un racconto vivo, capace di trasportare i visitatori in un tempo sospeso tra sogno e realtà.
L’impatto dell’ambiente sull’arte di Scolamiero
La mostra non si limita a presentare opere bidimensionali. Il carattere installativo è parte integrante dell’esperienza, che si estende in un viaggio evocativo tra i vari elementi della Casa Museo. L’incontro tra le opere di Scolamiero e l’ambiente si manifesta in una serie di installazioni che emergono e si sviluppano nello spazio. Le tele verticali all’entrata, ad esempio, accolgono gli ospiti come eterei arazzi che filtrano la luce, mentre altre opere sono sostenute da massicci blocchi di travertino, creando un dialogo tra fragilità ed eternità.
Il visitatore è guidato in un percorso dove l’arte prende vita attraverso interazioni cromatiche e materiche, compiendo un tragitto che va dall’oro scintillante delle tele d’ingresso alle profondità oscure dei dipinti sostenuti dalle strutture di travertino. In questo contesto, l’artista sembra voler registrare le forze della natura, facendo rivivere i sogni di un mondo in continuo mutamento. Ogni opera rappresenta una tappa di un viaggio interiore tra consapevolezza e fantasia, equilibrio e caos, narrando storie che si riflettono nella storia stessa del museo.
Info utili
La mostra “Come sogni perduti” di Vincenzo Scolamiero è aperta al pubblico dal 12 maggio al 22 giugno 2025 presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen, situato in via Pasquale Stanislao Mancini 20, Roma. Gli orari di apertura vanno dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30, con ultimo ingresso alle 18:45. I biglietti sono disponibili al costo di 6 euro per l’intero e 2 euro per il ridotto, con alcune gratuità di legge. È possibile acquistare i biglietti presso il totem digitale in loco.
Contatti telefonici: +39 06 3219089
(fonte e immagine. Roberta Melasecca – Ufficio Stampa)